sabato 6 marzo 2010

LA SCUOLA DI VIGO DEVE CONTINUARE

Tutto il Consiglio comunale a difesa della scuola elementare di Vigo I fatti (da L'Arena del 6 marzo 2010)
"Di fronte al rischio pressante che il prossimo anno scolastico non venga attivata la classe prima a causa del ridotto numero di iscrizioni - i bambini interessati a frequentare la «Gianni Rodari» sono infatti solamente nove contro il tetto minimo di 15 imposto dalla riforma Gelmini - il Consiglio comunale di Legnago ha raccolto l'appello del comitato genitori appena costituitosi nella frazione. Ed ha quindi approvato un documento unanime a sostegno delle famiglie, frutto della sintesi dei due analoghi ordini d'urgenza presentati ad inizio seduta dall'ex sindaco Silvio Gandini (Pd) e dal capogruppo della Lega Michele Menini. Tutti gli schieramenti si sono così impegnati - in attesa del sit-in di protesta in programma lunedì dalle 8 alle 12 davanti al plesso di via Rovigo con la partecipazione del sindaco Roberto Rettondini e dell'assessore all'Istruzione Maurizio De Lorenzi- «ad attivarsi per una fattiva collaborazione con la dirigenza e le autorità scolastiche competenti, alla luce delle indicazioni normative che raccomandano un'efficace collaborazione tra scuole ed enti locali». Con l'obiettivo «di garantire la continuità della primaria di Vigo, che rappresenta un valore importante ed un collante per l'intera comunità». «E non solo perchè», ha rimarcato Gandini, «serve un centro vivace ed in piena espansione, arrivato a contare 1.700 residenti. Ma anche in considerazione del fatto che questo plesso offre il tempo pieno con 40 ore di lezione settimanali ed un servizio gratuito di baby sitting gestito a turno da un gruppo di volontari per prolungare la permanenza degli alunni fino alle 17.30». «Per l'amministrazione», ha aggiunto Menini, «è prioritario mantenere la scuola in ogni paese ed evitare forzosi spostamenti degli studenti in altri istituti. Pertanto, ci batteremo con ogni mezzo per soddisfare un'esigenza molto sentita e non distruggere quanto di buono è stato costruito finora». A questo riguardo, De Lorenzi ha annunciato che nei prossimi giorni incontrerà il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Giovanni Pontara «per salvaguardare la primaria di Vigo senza penalizzare gli altri plessi». Tutte rassicurazioni accolte con entusiasmo dai genitori presenti tra il pubblico. «Ci auguriamo», ha confidato la referente Paola Giuliari, «che unendo le forze si possa sbloccare la situazione in modo da non essere costretti a dover portare i nostri bambini a Legnago. Anche perchè cancellando la prima potrebbero esserci altre fughe con il rischio che, con meno di 50 iscritti, la scuola chiuda». Un pericolo che le famiglie non sono di certo disposte a correre tanto più davanti ai 17 bimbi della materna che varcheranno le aule della «Rodari» nell'anno 2011-2012". Commento E' molto positivo che tutta l'amministrazione, maggioranza e minoranza, sia unita nella volontà di garantire alla frazione di Vigo la continuità della scuola primaria. Genitori ed insegnanti si sono dati da fare positivamente, evitando divergenze e scontri, per salvaguardare un'esperienza scolastica che è importantissima per i bambini di Vigo e per la stessa qualità di vita della frazione. LUNEDì 8 MARZO : GENITORI E ABITANTI DELLA FRAZIONE DIMOSTRERANNO DAVANTI ALLA SCUOLA LA LORO VOLONTA' CHE NON CI SIANO TAGLI DI CLASSI CHE COMPROMETTANO IL FUTURO DELLA SCUOLA. La scuola elementare, per un paese come Vigo, è di fondamentale importanza. E' sbagliato che lo Stato faccia tagli di questa natura. Presenza della scuola primaria significa identità di paese, significa centro di attività e di vita culturale per una comunità. La scuola di Vigo ha un secolo di vita. Nei prossimi anni ci sarà un numero che supera la soglia dei 15 alunni: quindi il problema di quest'anno si può superare con maggior facilità. Anche la dirigenza della scuola deve credere nei valori di una piccola scuola, ed agire di conseguenza. Dirigenza della scuola, amministrazione comunale, genitori, insegnanti devono, uniti, far sì che la scuola rimanga come centro di vita pulsante per tutto il paese. -

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' ora di cominciare a risparmiare anche nel pubblico! Se si deve chiudere, che venga chiusa quella scuola!

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