venerdì 28 settembre 2012

RAGANA' DA' SPETTACOLO (TRAGICOMICO)

I fatti (da "Primo Giornale", 25 settembre 2012, Federico Zuliani):

"Dopo le proteste in piazza (delle opposizioni) Raganà ha annunciato le dimissioni del figlio (dal consiglio della Casa di Riposo) e la "non accettazione" della nomina alla Drv della fidanzata del figlio...

Ed ecco alcune dichiarazioni (strabilianti) di Raganà padre (sempre su Primo Giornale):

" a scanso di equivoci [da notare l'involontario umorismo] nei confronti della cittadinanza, per dimostrare che non mi interessano le poltrone[!!! sic!!!] ho preferito far dimettere mio figlio [ da notare bene: FAR dimettere!!!!] ...."

"Vorrei chiarire che io non ho indicato Gioia [Mantoan, la morosa del figlio] per quell'incarico [ in Drv]. E' stata una scelta fatta da Lese ed Amia [questa poi!!! è grossa come una casa: quando mai un Ente partecipato sceglie i nomi dei futuri possibili consiglieri? !!!! Cominci a dire un po' di verità,  Raganà !] sulla base di un curriculum [ e chi l'ha scritto ( o fatto scrivere) e inviato il curriculum?]. Tutti possono mandare il curriculum [ e per quale motivo uno manda il curriculum? Per non accettare l'eventuale nomina?]"

E poi Raganà continua:

[Adesso] "come gruppo consiliare del Pdl, decideremo un nome condiviso, e io mi farò garante che non si tratti del parente di qualcuno". [ qui Raganà raggiunge l'apice della sua difesa, con una comicità - bisogna riconoscerlo- di cui nessuno l'avrebbe ritenuto capace].

Un consiglio: se veramente a Raganà "non interessano le poltrone", dopo questi episodi, diciamo la verità, squallidi, si dimetta. Così potrà mettere, almeno parzialmente, le cose al loro giusto posto.




giovedì 27 settembre 2012

IO, CITTADINA ITALIANA, MI DIMETTO!



Riporto un articolo dal blog di Rosa Noci del 26 settembre 2012. Lo condivido pienamente: grave la responsabilità politica della maggioranza; grave, altrettanto, quella dei consiglieri di minoranza che si sono allineati alla maggioranza ed hanno difeso anche a posteriori l'assurdo provvedimento. Non vi siete ancora resi conto, rappresentanti regionali, che la gente non ne può più delle persone che, invece di rappresentarla, fa i propri interessi, individuali o di partito?


I sessanta consiglieri regionali del Veneto, oltre allo stipendio regolare, ricevono il “nero”…
Ricevono un rimborso forfetario: 2.100 euro al mese.
Questi 2.100 euro mensili, a quanto mi pare di capire, sono netti ed esentasse.
Indi per cui… chi ci ha raccontato che in Regione Veneto si risparmia, si tagliano il numero di consiglieri e i vitalizi, si sono ridotte le indennità, ha scordato di specificare il fuori busta.
Costui o costoro… che dir si voglia… ha o hanno dimenticato anche di dire che i soldi per i rimborsi spese vengono presi dal “fondo di riserva per le spese impreviste“.
“Il 22 marzo, l’Ufficio di presidenza, previo via libera della Conferenza dei capigruppo, decide che a partire dal 1 aprile il rimborso forfettario non deve più finire in busta paga, ma va “girato” ai gruppi che a loro volta con bonifico bancario lo girano ai rispettivi consiglieri.
Occhio, è tutto “in regola”, nel senso che c’è una legge che lo prevede e a quella ci si richiama: articolo 5 legge regionale numero 56/1984:
Nei limiti e con le modalità stabilite dall’Ufficio di presidenza, i gruppi consiliari possono riconoscere ai consiglieri regionali rimborsi, anche forfettari, delle spese per la partecipazione ad attività di cui all’art. 3, quando le stesse si svolgano in località diverse dal capoluogo regionale o dal comune di residenza del consigliere”
.
Questo si deduce dalla lettura dell’articolo apparso su Il Gazzettino!
Un conticino alla buona:
60 x 2100 = 126.000 al mese
da aprile ad oggi 126.000 x 6 = 756.000
Soldini sull’unghia che si aggiungono allo “stipendio”.
Lo stipendio è così composto – ancora dati de Il Gazzettino –
* paga base: 7.607,37 euro lordi
* indennità di funzione che varia a seconda della carica: la più alta è quella di Ruffato e Zaia, 3.072,21 euro lordi
la più bassa quella per i vicecapigruppo, 877,77 euro lordi
* diaria: 2.250 euro più una quota variabile a seconda delle presenze
* tragitti casa-lavoro rimborsati a km con tariffa Aci anche se si usa il treno
Alla faccia dello spread, dello spending review… dei pension cuts, dei blocks of salaries, della seniority, del purchasing power, degli esodati… che in inglese è ancora esodati… e di tutto quello che si può inventare…
Sul sito del Consiglio Regionale leggiamo tuttavia un comunicato dei capigruppo, titolato Nessun soldo in nero, annunciata querela a Gazzettino.
Riporto articolo:
25 settembre 2012 – I capigruppo del Consiglio regionale riuniti a palazzo Ferro-Fini hanno annunciato, all’unanimità, la decisione di sporgere querela nei confronti del quotidiano “Il Gazzettino”.
“Riteniamo – spiegano in un nota – che il titolo apparso oggi in prima pagina “Veneto, soldi in nero ai consiglieri” sia una gravissima diffamazione.
Scrivere questo significa, infatti, attribuire un reato ai rappresentanti dei cittadini veneti e all’intera istituzione regione”.

“In realtà – prosegue la nota – quanto titolato e affermato dal quotidiano in questione non corrisponde assolutamente al vero: non esiste, com’è dimostrabile, denaro in nero elargito in alcuna forma ai consiglieri. Tutto è documentato e tracciabile nel pieno rispetto della normativa”. “Per questo motivo – si legge ancora nella nota – il Consiglio regionale si riserva di assumere ogni eventuale iniziativa nei confronti di qualsiasi organo di informazione che persistesse nell’affermare il falso, gettando fango sull’istituzione”.
“Vogliamo infine ricordare – concludono i capigruppo di palazzo Ferro-Fini – che abbiamo da tempo iniziato tempo un percorso normativo per ridurre i costi della politica veneta procedendo alla riduzione del numero dei seggi, all’abolizione del vitalizio dei consiglieri, e alla riduzione complessiva degli emolumenti. Tale percorso non è completato e annunciamo che, tra breve, la certificazione di tutte le spese del funzionamento dell’assemblea regionale verrà affidata a un organo esterno a garanzia della più totale trasparenza”.
Oggi, si può leggere sempre su Il Gazzettino, i politici si trincerano ancora dietro la parola “legittimi” per i 2.100 euro al mese come “rimborso spese”. Ma qualcuno riconosce che il sistema è da cambiare…




IL SISTEMA È DA CAMBIARE???
VE NE ACCORGETE SEMPRE E SOLO QUANDO VI COGLIAMO “CON LE MANI NEL SACCO”?

SE ANCORA NON LO AVETE CAPITO, noi, cittadini normali, poveri disgraziati, noi che ci rechiamo al lavoro a nostre spese, noi che abbiamo uno stipendio ormai inchiodato, noi che guardiamo l’euro… “l’un ero” di differenza, noi ormai basiti… vorremmo capire cosa diavolo credete di raccontarci una volta ancora…???

Cari
AZZALIN Graziano, Partito Democratico Veneto
BAGGIO Luca, Liga Veneta – Lega Nord Padania
BASSI Andrea, Liga Veneta – Lega Nord Padania
BENDINELLI Davide, Popolo della Libertà – PDL
BERLATO SELLA Giuseppe, Partito Democratico Veneto
BOND Dario, Popolo della Libertà – PDL
BONFANTE Franco, Partito Democratico Veneto
BORTOLI Mauro, Partito Democratico Veneto
BORTOLUSSI Giuseppe, Bortolussi Presidente
BOTTACIN Diego, Gruppo Misto
BOZZA Santino, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CANER Federico, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CAPPON Bruno, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CAUSIN Andrea, Gruppo Misto
CENCI Vittorino, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CHISSO Renato, Popolo della Libertà – PDL
CIAMBETTI Roberto, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CONTA Giancarlo, Popolo della Libertà – PDL
Conte Maurizio, Liga Veneta – Lega Nord Padania
COPPOLA Marialuisa, Popolo della Libertà – PDL
CORAZZARI Cristiano, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CORTELAZZO Piergiorgio, Popolo della Libertà – PDL
DONAZZAN Elena, Popolo della Libertà – PDL
FASOLI Roberto, Partito Democratico Veneto
FINCO Nicola Ignazio Liga Veneta – Lega Nord Padania
FINOZZI Marino, Liga Veneta – Lega Nord Padania
FOGGIATO Mariangelo, Unione Nord Est
FRACASSO Stefano, Partito Democratico Veneto
FRANCHETTO Gustavo, Italia dei Valori
FURLANETTO Giovanni, Liga Veneta – Lega Nord Padania
GIORGETTI Massimo, Popolo della Libertà – PDL
GRAZIA Raffaele, Unione di Centro
LARONI Nereo, Popolo della Libertà – PDL
LAZZARINI Arianna, Liga Veneta – Lega Nord Padania
MAINARDI Mauro, Popolo della Libertà – PDL
MANZATO Franco, Liga Veneta – Lega Nord Padania
MAROTTA Gennaro, Italia dei Valori
PADRIN Leonardo, Popolo della Libertà – PDL
PERARO Stefano, Unione di Centro
PETTENÒ Pietrangelo, Fed. della Sinistra Veneta – PRC Sinistra europea
PIGOZZO Bruno, Partito Democratico Veneto
PIPITONE Antonino, Italia dei Valori
POSSAMAI Gianpiero, Liga Veneta – Lega Nord Padania
PUPPATO Laura, Partito Democratico Veneto
REOLON Sergio, Partito Democratico Veneto
RUFFATO Clodovaldo, Popolo della Libertà – PDL
RUZZANTE Piero, Partito Democratico Veneto
SANDRI Sandro, Liga Veneta – Lega Nord Padania
SINIGAGLIA Claudio, Partito Democratico Veneto
TESO Moreno, Popolo della Libertà – PDL
TIOZZO Lucio, Partito Democratico Veneto
TOSATO Paolo, Liga Veneta – Lega Nord Padania
VALDEGAMBERI Stefano, Unione di Centro
ZORZATO Marino, Popolo della Libertà – PDL
siete solo sessanta tra tutti i politici che NOI manteniamo, NOI CITTADINI ITALIANI!!!
Vi rendete conto di come ci possiamo sentire noi, padri e madri di famiglia a stipendio fisso, al pensiero che di pagati come voi ce ne sono molti altri e che anche in quelle buste paga forse si dovrebbe andare a dare un’occhiata???
630 Deputati e 315 Senatori?
1.117 Consiglieri regionali?
8.094 Sindaci?
120.490 consiglieri e 35.254 assessori comunali?
3.246 consiglieri e 858 assessori provinciali?

Consiglieri Circoscrizionali… che non si sa quanti sono!¹

Fareste bene, cari politici di ogni bandiera, stipendiati da ognuno di noi, ad avere almeno la buona creanza di tacere quando non siete in grado di dare il buon esempio che noi tutti ci aspetteremmo da voi in un momento come questo.

Cominciate a fare i bravi, altrimenti, come scrive Altan, noi cittadini ci dimettiamo e vediamo allora chi ve lo paga ‘sto stipendio!
¹ dati Nocensura.com

sabato 22 settembre 2012

LA POLITICA PER LA "PROPRIA" FAMIGLIA DI RAGANA'



Nel precedente post del 30 agosto avevo ripreso da l'Arena la notizia che "Luca Raganà, figlio del presidente del consiglio [comunale di Legnago] Maurizio Raganà (Pdl) , potrebbe essere nominato a breve come componente del consiglio d'amministrazione di "Dwr", società partecipata di Lese, impegnata nello smaltimento della plastica e presieduta sempre da Gian Maria Spinelli".
 Era stato usato il condizionale, perché l'ennesima nomina a familiari della giunta legnaghese non era ancora avvenuta
Ora la nomina c'è stata: non del figlio, ma (forse perché il padre non se l'è sentita, dopo le aspre polemiche preventive, di insistere sulla candidatura del figlio) di un'altra persona: Gioia Mantoan, che non ha niente a che vedere col cognome Raganà, almeno apparentemente. Perché, in realtà un legame Gioia Mantoan ce l'ha con Raganà: è la fidanzata di suo figlio. 
L'aveva pensata bella Maurizio Raganà: un cognome diverso, nessuno se ne accorge..., ma non ha tenuto conto probabilmente che Legnago è una piccola realtà in cui tutti si conoscono. 
Adesso si difende dicendo che "è  tutta una strumentalizzazione... anche perché non si sa ancora se Mantoan accetterà l'incarico".
Se Gioia Mantoan non accetterà l'incarico (e ci auguriamo che ciò avvenga) sarà soltanto per le pressioni dell'opposizione e dell'opinione pubblica legnaghese, perché se il suo nome è stato fatto per quella nomina e se è stato votato, vuol dire che qualcuno (Maurizio Raganà, appunto) l'aveva proposto e richiesto. 
In barba a quanto afferma oggi su l'Arena.

VERONA: I DISEGNI MIEI E DI MARISA LONARDI RELATIVI A VERONA

 Disegni di Luigi Bologna e Marisa Lonardi Piazza delle Erbe Lungadige (che non c'è più) Piazza delle Erbe  Lavori sull'Adige nei pr...