lunedì 8 marzo 2010

SCUOLA DI VIGO: CRONACA DI UNA MANIFESTAZIONE

Lunedì 8 marzo Vigo si è stretta intorno alla sua scuola, nonostante il freddo quasi polare.
Alla manifestazione hanno partecipato molti genitori e cittadini di Vigo; erano presenti anche numerosi rappresentanti della pubblica amministrazione e candidati alle prossime regionali, sia delle forze di centro destra che di centro sinistra: Massimo Giorgetti, assessore regionale; Bonfante, Bazzoni e Cenci, consiglieri regionali; Mauro Saldi e Uboldi, candidati alle regionali, Clara Scapin, consigliere provinciale; Roberto Rettondini, sindaco di Legnago; De Lorenzi, assessore alla Pubblica Istruzione; Longhi, assessore ai LL.PP.; Gandini, ex sindaco e consigliere comunale. Vigo non ha mai avuto una presenza così qualificata di personalità delle Istituzioni tutte assieme. Forse merito delle elezioni imminenti, ma anche segno di una sensibilità molto forte per il conseguimento dell'obiettivo di tenere in vita una scuola che sta funzionando molto bene, ma che per quest'anno, e solo per quest'anno, ha il problema di avere solo 10 iscrizioni alla classe prima. La manifestazione è stata condotta da Gloria Facchin, coordinatrice del Comitato genitori. Ha sottolineato che "la manifestazione non vuole essere contro qualche cosa o qualcuno, non è una protesta, ma una sensibilizzazione per ridestare l'attenzione e riaffermare dei valori, tra questi quello della continuità della Scuola Primaria per la vita del paese. Il rischio di perdere la classe prima con una prospettiva di diminuzione dei numeri della scuola primaria ha sollevato tutto il paese che non vuole perdere un pezzo di storia: i nonni dei bambini hanno frequentato questa scuola, sita nel cuore del paese e attorno alla quale si concentra l'incontro e la conoscenza tra le famiglie. Le azioni del Comitato sono tese a salvare Vigo da un ulteriore impoverimento. Non si tratta di salvare l'insalvabile, l'indifendibile, ciò per cui non vale la pena. Ogni paese del Comune di Legnago ha diritto alla sua scuola, perché è un valore da difendere a tutti i livelli per conservare le identità storiche e garantire il collante del tessuto sociale". "Ma oltretutto -ha continuato Gloria Facchin - Vigo questa solidarietà se la merita: - la scuola Gianni Rodari è a tempo pieno, presenta innumerevoli progetti educativi e didattici che valorizzano l'offerta formativa. Già 17 famiglie hanno sottoscritto una dichiarazione d'intenti per l'iscrizione all'anno scolastico 2011 - 2012 e l'hanno consegnata all'assessore alla scuola. - da settembre 2009 è stato avviato un servizio di Baby sitting gestito da volontari fino alle 17,30, gratuito per tutti gli alunni della scuola; è forse l'unica esperienza sul territorio veronese in tempi di crisi economica e scarse politiche di aiuto alle famiglie. E' un servizio socialmente utile di cui il Circolo didattico Legnago 1 può ben vantarsi. - la Scuola Materna Parrocchiale è gestita bene sia a livello amministrativo che didattico. Anche la Scuola Materna ha vissuto un momento difficile qualche anno fa, ma oggi è tra le più richieste sul territorio proprio per la qualità globale e per il servizio di baby sitting fino alle 17,30, attivo da ormai 4 anni. E' previsto l'ampliamento dei posti e già dal prossimo anno si passerà da 34 a 45 bambini, ulteriormente aumentabili con un adeguamento strutturale. - arriveranno a Vigo nuove famiglie perchè si sono aperte nuove positive possibilità di insediamento abitativo. Non possiamo svalutare il valore economico del terreno togliendo servizi, tagliando opportunità che questo paese attende da troppo tempo". "Vigo - ha concluso Gloria Facchin - è emblema di una criticità vissuta da moltissime altre realtà venete e non a caso il nome Vigo deriva da Vicus, villaggio. E in questo nome, apparentemente non connotato, sta tutto il senso di una battaglia che parte da qui, ma spazia altrove. E' la causa della valorizzazione e non mortificazione delle singole realtà locali". L'assessore regionale Giorgettiha dato assicurazione di sostenere la richiesta, ricordando che la Regione per Vigo ha stanziato importanti fondi: per la Scuola materna (90 mila euro) e la Corte Severi (300 mila euro). Il consigliere regionale Franco Bonfante ha ricordato che la responsabilità di situazioni come quella di Vigo sta nel Decreto Gelmini, che indiscriminatamente fissa dei limiti al numero di alunni; nel 2008 lui aveva presentato un'interpellanza affinché la Regione salvaguardasse le piccole scuole di montagna e di pianura con apposita deliberazione, in modo da evitare che ogni singola realtà dovesse cercare la soluzione per sé. Paolo Longhi, a nome dell'amministrazione comunale, ha ricordato l'importanza del voto unanime del Consiglio comunale a difesa della scuola. Silvio Gandini ha sottolineato l'importanza della scuola per la comunità di Vigo, tanto più che oggi, grazie alle scelte amministrative del passato, questa frazione ha disponibilità di aree edificabili di notevole importanza, ha una banca, un parco giochi, una parrocchia che si dà da fare, una Scuola materna in espansione. Inoltre ha proposto ai candidati alle regionali di inserire nel loro programma un intervento economico a favore del mantenimento delle scuole di paese. Il consigliere regionale Raffaele Bazzoni ha affermato che si è voluto informare in Regione di ciò che è possibile fare in una situazione come quella di Vigo e gli è stato detto che, se si vuole, rispettando la legge e con un po' di creatività, la situazione si può risolvere. Il Parroco ha sostenuto che Vigo non può perdere la sua scuola primaria, pena il venir meno della sua identità. Tanto più che per l'anno prossimo le iscrizioni alla materna sono molto numerose. Il Sindaco ha dichiarato che tutti gli amministratori sono concordi nella volontà di fare tutto il possibile per mantenere la scuola, tanto più che il problema del numero si prospetta solo per quest'anno. Ha concordato, con l'assessore De Lorenzi e Gandini, di fare un incontro con la responsabile regionale della scuola, dott.ssa Palumbo, per una soluzione positiva per la scuola di Vigo. Nota stonata,anzi, sonatissima,della mattinata: l'intervento del Dirigente scolastico del 1° Circolo di Legnago, Oriano Modenini. Ha esordito dicendo "Piccolo è bello, la scuola di Vigo è piccola, quindi è bella", per poi affermare che con l'attuale numero di alunni la classe prima non può partire: occorrono 15 alunni; la scuola, comunque continuerà; quindi ha fatto un augurio alle donne per l'8 marzo, per chiudere con un "Yes, I (sic!) can!". Subito dopo questo intervento l'ex sindaco Gandini ha detto:"No, Dirigente Modenini; noi vogliamo che la classe prima parta! E' per questo che siamo tutti qua". Terminati gli interventi, una staffetta (simbolica) di un nonno, un genitore e un bambino ha consegnato al Dirigente scolastico e all'amministarazione comunale una copia del libro "La scuola elementare di Vigo" scritta dal Maestro ed ex Sindaco di Legnago Gino Girardi. Quindi è stata distribuita dalle mamme una cioccolata calda per tutti.
Durante questo periodo di relax, alla presenza del sindaco, alcune mamme hanno fatto presente che il Dirigente scolastico, prima ancora della chiusura dei termini per le iscrizioni, diceva ai genitori che la prima classe di Vigo non sarebbe partita. "C'è la volontà di chiudere la scuola di Vigo per alimentare la prima di Legnago centro, dove ci sono 24 iscritti, che, con i 9 o 10 di Vigo consentirebbero di fare le due classi"; "...ma tutti noi genitori siamo d'accordo che se non partisse la prima a Vigo, iscriveremmo i figli a Villa Bartolomea"; "I genitori di Legnago della futura classe prima non sono stati informati che la loro classe sarà di 24 alunni e sono convinti che ci saranno due prime, perché così è stato detto loro", ecc. Che cosa c'è di vero in questi discorsi? L'impressione è che il Dirigente scolastico non stia operando per trovare una soluzione positiva per la partenza della classe prima a Vigo, proprio perché vuole che gli alunni di Vigo siano un "serbatoio" per completare le classi di Legnago centro e di Casette. Questa volontà era apparsa fin dallo scorso anno, quando mancava a Vigo qualche unità per raggiungere il numero minimo (poi conseguito con alcune altre iscrizioni da fuori paese) e il Dirigente aveva spinto perché le iscrizioni di Vigo fossero divise tra Legnago centro e Casette. Ciò in barba all'importanza di mantenere una scuola primaria in un "vicus" con 1700 abitanti. C'è da sperare che l'intervento delle autorità che si sono impegnate in tal senso e soprattutto del Sindaco e degli amministratori dei Legnago con le autorità provinciali e regionali riescano a trovare una soluzione positiva e che quanto prima venga comunicato che la classe prima a Vigo può partire anche se con un numero inferiore a quello previsto. Ecco ora il testo dell'Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Comunale il 04.03.2010: IL CONSIGLIO COMUNALE - accogliendo l'appello dei rappresentanti dei genitori a favore della continuità della scuola primaria di Vigo, dove esiste una scuola che rappresenta un valore importante ed un collante per l'intera comunità e dove, grazie all'amore ed all'attaccamento di volontari, è stato attivato un servizio gratuito di baby sitting a prolungamento dell'orario fino alle 17,30; - a fronte del rischio che per il prossimo anno scolastico non sia costituita la classe prima, a causa del ridotto numero di iscrizioni fino ad oggi determinato; - alla luce delle stesse disposizioni normative (C.M. n. 4/15.1.2010, DPR 89/2009) che raccomandano una efficace collaborazione tra le scuole e gli enti locali, per garantire a tutti il diritto allo studio e governare adeguatamente l'accoglienza degli alunni e le iscrizioni nella scuola; - considerata la necessità prioritaria per un'Amministrazione comunale di mantenere nel rispetto della normativa vigente la presenza della scuola in ogni paese e di evitare forzosi spostamenti degli alunni da un paese all'altro ESPRIME la propria vicinanza al Comitato dei Genitori di Vigo, come sarebbe per qualsiasi altro Comitato, e si impegna, a mezzo dei propri rappresentanti e senza distinzioni di parte, in una fattiva collaborazione con la dirigenza e le autorità scolastiche competenti, per garantire la continuità della Scuola Primaria a Vigo, consentendo la costituzione anche per l'a.s. 2010/ 2011 della classe prima, alla luce delle dovute valutazioni, non solo politiche, ma anche logistiche, economiche, di opportunità e di un attento controllo al rapporto beneficio/disagio, che devono essere effettuate.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

E' ora di cominciare a risparmiare anche nel pubblico! Se si deve chiudere, che venga chiusa quella scuola!

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