lunedì 26 marzo 2012

ANGKOR (Cambogia): TA PROHM

Foto di Luigi Bologna (febbr. 2012)



TA PROHM






Un'iscrizione ci dà l'idea di quale fosse l'importanza di questa struttura: 12.640 personevivevano all'interno della cinta del Ta Prohm etra il personale erano inclusi 18 grandi sacerdoti, 2740 officianti e 2232 assistenti, tra cui 615 danzatrici; 3140 villaggi erano dati in prebenda e con i loro abitanti le u ità umane che gravitavano attorno al Ta Prohn  erano 79.365.





Le radici di giganteschi alberi si sono abbarbicate nel tempo ai vari edifici.





































































sabato 24 marzo 2012

ANGKOR (Cambogia): BAPHUON

Foto di Luigi Bologna (febbr. 2012)


BAPHUON

Un viale lungo 173 metri e sopraeleveto per più di un metro su una passerella costituita da una triplice fila di colonnette conduce al tempio Baphuon


















Il Baphuon è incluso in un recinto rettangolare di 425 metri per 125 ed è costituito da una piramide che misura alla base 130 metri per 104 e alla sommità 42 per 36, ed è alta 24 metri.






















Giganteschi alberi avviluppano parte degli edifici di Baphon











venerdì 23 marzo 2012

CHIESTE LE DIMISSIONI DI SPINELLI DA PRESIDENTE DELLA LESE

L'opposizione (Pd, Liberinsieme e Uniti per Legnago) ha presentato una richiesta urgente di convocazione del Consiglio comunale e un ordine del giorno in cui si chiede al Sindaco la revoca del "mandato a Spinelli essendo venuto meno le più elementari ragioni di fiducia nel suo operato".
'Lamministrazione deve ribadire il suo no all'inceneritore in Consiglio, non solo in conferenza stampa', sostiene Damiano Ambrosini. Afferma l'Arena (23/03/2012): "il leghista Fabio Donella, presidente della seconda commissione urbanistica esclude che Spinelli abbia agito da battitore libero".

mercoledì 21 marzo 2012

ANGKOR (Cambogia): ANGKOR TOM

Foto di Luigi Bologna, febbraio 2012


ANGKOR THOM

Dopo il 1177 Jayavarman VII, cacciati i nemici e saldamente assiso al trono, decise di costruire una città invincibile, oggi nota col nome di Angkor Thom. si ritiene che questa grande capitale ospitasse un milione di persone, accogliendo fra le sue mura la Corte, i Sacerdoti, gli Alti Ufficiali, i Burocrati, mentre parte della popolazion e semìplice viveva fuori delle mura.




Angkor Thom è delimitata da un fossato largo 100 metri e profondo fino a sei metri.







Ad Angkor Thom si accede tramite cinque dighe in laterite che scavalcano il fossato esterno e conducono ad altrettante porte monumentali, quattro agli assi, ed una quinta, nota come "Porta della Vittoria", aggiunta sul lato est per raggiungere  la Piazza reale e il Palazzo.






Angkor Thom è cinta da una possente muraglia in laterite che delimita un quadrato di tre chilometri per lato.






I fossati, i canali, le prese d'acqua e quelle di deflusso erano rivestiti in laterite ecostituivano una delle reti idrauliche più perfette di tutta l'Indocina.
























Ognuna delle cinque porte, alte fino a 23 metri, è sovrastata da una struttura turriforme costituita da quattro volti riproducenti il Bodhisattva Lokeshvara, con il quale Jayavarman VII si identificava.










Sul muro cieco della galleria della prima cinta si pipanano decine e decine di metri di bassorilievi  divisi in otto sezioni che illustrano lo spiegamento militare khmer el'impresa bellica di Jayavarman VII contro i Cham.























































































































Le colossali facce rivolgono il loro sguardo verso tutte le plaghe del regno, garantendono la protezione. Infatti la difesa di Angkor Thom non era affidata soltanto alle strutture, ma anche a un complesso simbolismo apotropaico.











































































































































































































La città ruota intorno al Bayon, il tempio-montagna che simboleggia il monte Meru. Nella costruzione di Angkor Thom si tiene anche conto della cosmografia buddhista , che racchiude il mondo entro un muro di roccia, oltre il quale vi è il grande oceano cosmico: proprio ad essi alludono la cinta muraria ed il fossato.





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