giovedì 2 giugno 2022

VERONA: GIARDINO GIUSTI





Foto: Luigi Bologna, giugno 2022
Testi: tratti parzialmente da Verona Net



 



Il lampadario scolpito nell'atrio di ingresso



E' l'unico giardino cinquecentesco all'italiana presente a Verona. Un'oasi di verde a dieci minuti dall'Arena in cui sono visibili collezioni di fiori, reperti romani e un maestoso viale di cipressi, fontane, grotte acustiche e un labirinto di siepi tra i più antichi d'Europa. Un percorso di natura, arte e storia visitabile in un paio d'ore che culmina con un belvedere da cui si gode una splendida vista sulla città.

Situato a pochi passi dal centro della città e vicinissimo al teatro Romano, eppur nascosto all'occhio del visitatore frettoloso e distratto, Giardino Giusti è un angolo di Verona che induce alla lentezza e alla meditazione. Uno splendido esempio di GIARDINO ALL'ITALIANA.

 Nella foto: Veduta del giardino dall'atrio.




Affreschi al soffitto dello scalone di accesso al piano superiore


i accede al giardino entrando dal portone del palazzo affacciato su via Giardino Giusti, oltrepassando un grande atrio cinquecentesco in cui è presente la biglietteria e un muro interno di recinzione, che funge da scena del teatro impostato secondo i modelli del Serlio, su cui sono incastonate due fontanelle sovrastate dalle statue di Atena e Apollo.


Si accede al giardino entrando dal portone del palazzo affacciato su via Giardino Giusti, oltrepassando un grande atrio cinquecentesco in cui è presente la biglietteria e un muro interno di recinzione, che funge da scena del teatro impostato secondo i modelli del Serlio, su cui sono incastonate due fontanelle sovrastate dalle statue di Atena e Apollo.





La facciata interna di Palazzo Giusti





Teste simboliche sopra i portali. La visita al giardino, oltre che essere piacevole per i sensi esterni, era anche un cammino interiore dalla fisicità alla Bellezza ed alla Spiritualità







Grazie ad un sapiente gioco di prospettive il viale appare più lungo di quanto non sia veramente e culmina con l'ingresso di una delle cinque grotte scavate nella rupe, sovrastata da un gigantesco mascherone in pietra coronato dai balaustrini d'un meraviglioso belvedere.



 Nel corso dei secoli è stato visitato e celebrato da molti illustri personaggi, che hanno passeggiato all'ombra dei suoi alberi: da Goethe all'imperatore  




Nel giardino è presente anche un labirinto in siepi di bosco, piccolo nelle dimensioni ma difficile nel tracciato, tra i più antichi d'Europa: già inserito nell'originale impianto cinquecentesco fu ridisegnato nel 1786 dall'architetto veronese Luigi Trezza.






 Nel corso dei secoli è  Giuseppe II, passando per Cosimo III° de' Medici, Mozart e lo zar Alessandro. La sua storia inizia nel Quattrocento quando la toscana famiglia Giusti si trasferì a Verona, stabilendo in quest'area la propria attività di tintura della lana. Nella seconda metà del Cinquecento il conte Agostino Giusti fece risistemare i campi retrostanti il palazzo, ricreando un tipico giardino toscano rinascimentale, seguendo la filosofia en vogue all'epoca che è alla base del famoso Giardino di Boboli di Firenze. La scelta del disegno per il giardino dipese dalla particolare morfologia dell'area disponibile: una distesa di  terreno pianeggiante, delimitata verso nord da una massiccia rupe che si inerpica sul Colle di San Pietro, a cui fa seguito un'ulteriore piccola striscia di terreno che, lievemente ondulata, si estende ad est oltre i confini di quella inferiore.







 







 Dalla torretta a forma di campanile situata accanto alla rupe si snoda un'ampia scala a chiocciola che porta alla terrazza del belvedere e al giardino superiore. Un angolo romantico con cespugli e piante, situato su una collina scoscesa dove la natura si manifesta nella libertà delle sue forme, con una splendida vista sulla città di Verona.































Dalla parte alta del Giardino  si può ammirare la città di Verona, con i suoi campanili che sovrastano case e palazzi










 

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