Ricevo e volentieri pubblico da Claudio Marconi:
Nel 2005 la giunta Gandini, su mia proposta, aveva aperto uno Sportello stranieri presso la sede Municipale gestito dalla Associazione “Il Sorriso di Ilham” .
Il suo scopo era favorire l’integrazione attiva e regolare dei circa 1700 stranieri che oramai da qualche anno vivono nella nostra città .
La scelta della nuova Giunta Leghista di chiudere lo sportello toglie uno strumento fondamentale affinché queste persone di razze, culture e religioni diverse possano positivamente integrarsi nella nostra comunità. Lo sportello in cinque anni era diventato un punto di riferimento importante, autorevole e rispettato non solo per gli stranieri ma anche per molti italiani che hanno rapporti per lavoro o di famiglia con persone immigrate. La sua chiusura ostacola il percorso di integrazione di questi nuovi legnaghesi e rende la nostra comunità più a rischio per quanto riguarda gli effetti negativi dell’immigrazione. Del resto lo stesso Ministro dell’Interno Roberto Maroni dopo i recenti fatti di via Padova a Milano ha dichiarato “ … Adesso bisogna gestire, fare politiche di ricomposizione, mantenere insieme la città…. Mi piace parlare di ristrutturazione, ma senza interventi repressivi. Non serve incendiare le piazze.” (Corriere della Sera del 15-02-2010 )
A Legnago invece si pensa che i problemi dell’Immigrazione si risolvano rincorrendo qualche mendicante straniero tra i banchi del mercato del sabato oppure con qualche inutile ordinanza anti “barboni”.
Se la scusa per chiudere sono i soldi voglio ricordare che il Comune di Legnago è Partner di un progetto recentemente finanziato dalla Fondazione Cariverona per 40.000 euro relativo ad un Centro di formazione su diritti sociali, lavoro e cittadinanza rivolto ai cittadini migranti . Temo invece che la scelta sia legata ad ottusità sociale che agita paure per conquistare potere. La lettera di protesta contro la chiusura è un importante segnale che la parte più sensibile della Città ci consegna. Mi auguro che venga raccolta da altre associazioni , forze politiche e cittadini per avere una Legnago aperta al futuro.
Claudio Marconi , Consigliere Comunale Legnago
claudio.marconi@comune.legnago.vr.it
Di seguito viene pubblicata la lettera inviata al Sindaco ed all'Assessore ai Servizi sociali sullo "Sportello Stranieri", sottoscritta dalle seguenti Associazioni e persone:
Associazione Cooperazione Missionaria
Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Provinciali Verona
Circolo Noi Porto Legnago
Associazione “Al Nour Massandje”
Ambulatorio per i cittadini non comunitari Legnago – Verona
Associazione “Maestra Teresa” Fondazione ONLUS
“Madonna di Lourdes”
Caritas Parrocchiale di Legnago
Caritas Parrocchiale di Porto di Legnago
Colomba Bianca volontariato per il Commercio Equo e Solidale
Comunità Papa Giovanni XXIII Zona Verona
Consiglio Pastorale Parrocchiale di Porto di Legnago
Don Vittorio Eminente Parroco di Torretta
Consultorio Famigliare “La Bussola”
I Capi del Gruppo Scout “Legnago I
Legnago 22 febbraio 2010
Spettabile: Amministrazione Comunale Comune di Legnago
alla particolare attenzione del SindacoRoberto Rettondini e dell’Assessore alle Politiche Sociali Erika Ferraresi
per conoscenza
alla stampa locale
Oggetto: Sportello Stranieri del Comune di Legnago
La stampa locale, nei giorni scorsi, ha divulgato la notizia che l’attuale Amministrazione comunale di Legnago ha deciso di sopprimere lo Sportello Stranieri.
Il servizio, istituito per fornire alle persone immigrate da Paesi stranieri un punto di riferimento serio ed affidabile, ha funzionato per quasi 5 anni con l’obiettivo di contribuire a favorire l’inserimento degli immigrati ed evitare situazioni irregolari.
Riportiamo a titolo informativo alcuni dati sulle attività dello Sportello Stranieri che gli organi di stampa non hanno pubblicato:
nel 2009 (in due ore di apertura settimanale) lo Sportello Stranieri ha sostenuto circa 800 colloqui;
gli utenti che si sono rivolti allo Sportello Stranieri sono di 31 nazionalità diverse, di cui una parte non trascurabile di cittadini italiani;
oltre il 70% degli utenti risiede a Legnago, il resto degli utenti proviene da comuni vicini;
le principali richieste degli utenti stranieri riguardano i permessi di soggiorno e la compilazione di moduli, e poi richieste di informazioni su pratiche, ricongiungimenti familiari, riconoscimento di titoli di studio e
altro ancora;
le principali richieste degli utenti di nazionalità Italiana riguardano le modalità di assunzione e regolarizzazione delle badanti e dei contratti di lavoro domestico.
Orientarsi nella complessa burocrazia italiana, conoscere i propri doveri ed i propri diritti, sapere a chi rivolgersi per avere informazioni, trovare qualcuno disposto ad ascoltare, diventano bisogni primari per chi, suo malgrado, decide di lasciare la propria Patria, la famiglia, le amicizie, le tradizioni, le abitudini, la lingua e di trasferirsi qui.
Per una pubblica amministrazione un servizio come quello fornito dallo Sportello Stranieri è un fiore all’occhiello, un grande valore aggiunto al proprio senso civico perché dimostra di aver compreso che il fenomeno dell’immigrazione dai Paesi poveri del mondo è ineludibile e pertanto organizzarsi per gestirlo è un dovere civile oltre che morale.
I motivi dell’interruzione del servizio riportati dalla stampa sono inaccettabili:
affermare che un comune come Legnago reputi eccessiva una spesa di 8.000 euro per uno Sportello Stranieri è paradossale.
Senza entrare nel merito e senza ulteriori giudizi desideriamo evidenziare che gli immigrati sono anzitutto degli esseri umani, delle persone da rispettare con cui dobbiamo imparare a convivere. È perciò indispensabile «creare un clima di maggiore e migliore accoglienza» come hanno affermato i Vescovi della CEI, dopo i recenti drammatici fatti di Rosarno, sottolineando che «gli scontri hanno proprio evidenziato
la debolezza del sistema di accoglienza ed integrazione». Il Papa Benedetto XVI ha chiesto alle autorità di «agire con giustizia, solidarietà e lungimiranza».
Facciamo nostre le parole di Ratzinger e chiediamo a chi rappresenta l’autorità civile che, coerentemente con le proprie funzioni, sappia aprire il cuore e riesca a tessere corrette relazioni con tutti, anche con chi è considerato diverso ed è sicuramente più debole. La stessa autorità, che governa la realtà sociale di Legnago, deve anche saper volgere indietro lo sguardo e scorgere chi nella vita è costretto a
camminare con un passo più stentato per capire se sia in difficoltà e se abbia bisogno di una mano.
Tutti noi, sottoscrittori della presente lettera, chiediamo che l’Amministrazione Comunale di Legnago:
riprenda e sviluppi quanto prima il servizio dello Sportello Stranieri;
si impegni a trovare adeguata collaborazione con i Comuni vicini;
si renda disponibile ad incontrare Associazioni e Gruppi del territorio che hanno maturato competenze nella solidarietà con i più deboli allo scopo di favorire, anche attraverso altre modalità, la costruzione di una comunità più attenta ai diritti di tutti.
L’occasione è gradita per porgere Distinti Saluti.
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