venerdì 26 febbraio 2010

Formelle "Vedute di Legnago"

Nel 2008 un gruppo di ceramisti di Legnago, coordinati dalla scultrice Rosa Borroni, ha realizzato una serie di formelle, davanti alla Casa di Riposo, in Corso della Vittoria, raffiguranti immagini del paesaggio e di edifici significativi della Legnago di un tempo. Ecco i nomi degli artisti: Marisa Beghini Luigi Bologna Rinaldo Camilloni Stellina Cirincione Marisa Lonardi Marisa Morelato Luigina Pellini Christa Pichler Giovanna Spinello Stefania Venturi Elena Zanardi Ecco ora le foto (di Andreina Zanaga): Ceramisti al lavoro (Rinaldo Camilloni) Raccoglitrice d'erbe sull'argine (Marisa Beghini, prematuramente scomparsa, poco dopo aver realizzato questa formella, e sempre nel cuore di tutti gli amici) Il Nichesola innevato (Christa Pichler) Piazza San Martino (Elena Zanardi) Traghettatore sul Tartaro (Luigina Pellini) Il Torrione (Giovanna Spinello) Scorcio di casa rurale (Marisa Lonardi) La raccolta del fieno (Marisa Morelato) Casa natale di Antonio Salieri (Stefania Venturi) Teatro Salieri (Giovanna Spinello) Casa rurale sotto l'argine (Stellina Cirincione) Ponticello sul Terrazzo (Marisa Morelato) Leone di San Marco (Stellina Cirincione) "Salgàri" lungo il Dugale (Luigi Bologna) -

Formelle "Zughi de 'na olta"

Serie della formelle in bassorilievo "Zughi de 'na olta" su una delle fioriere in Corso della Vittoria a Legnago Le formelle sono state realizzate nell'anno 2006 dal seguente gruppo di ceramisti operanti nella 1^ Circoscrizione di Verona, sotto la guida della docente scultrice Rosa Borroni. Balestrieri Anna Benvenuto Luciana Bologna Luigi Castagnini Paola Crescente Emma Rigoni Giovanna Rubele Ida Tezzon Renato Vitolo Lucrezia Ed ora ecco le foto (di Andreina Zanaga) Marmore (pice) e salto co la corda(Renato Tezzon) El "giro d'Italia" (Luigi Bologna) El cavalo a dondolo (Anna Balestrieri) El girotondo (Emma Crescente) Mosca cieca ( Lucrezia Vitolo) Butìne che zùga col passegìn (Renato Tezzon) El salto co la corda (Emma Crescente) L'altalena col coportòn del tratore(Anna Balestrieri) La saltacavaleta (Luigi Bologna) L'altalena co l'asséta de legno (Ida Rubele) El scianco (Luigi Bologna) -

COMUNE LEGNAGO: MALESSERE NELLA MAGGIORANZA

In otto mesi due consiglieri di maggioranza, per importanti divergenze politiche, hanno deciso di votare in libertà. I fatti Lucio Martinelli è uscito dalla Lega subito dopo che la maggioranza aveva deciso di aumentarsi gli stipendi e dopo che invano aveva cercato di far recedere la giunta dalla decisione. Stefano Zamperlin, capogruppo del PdL, dopo aver criticato aspramente la sudditanza del PdL rispetto alla Lega, è stato sfiduciato dagli altri due colleghi del PdL Riccardo Bariani e Alessandro Rettondini ed ha dichiarato che, "pur restando nel gruppo consiliare del PdL, d'ora in poi voterò secondo coscienza". Il consiglio comunale uscito dalle votazioni del 2009 è il seguente: maggioranza: 13 consiglieri (8 Lega Nord; 5 PdL); minoranza: 8 consiglieri (7 Rosa, Legnago al Centro, Liberi Insieme; 1 Matteo Limoni). Oggi, febbraio 2010, la Lega Nord ha "perso" Lucio Martinelli, che oggi fa parte del Gruppo misto, ed ha "acquisito" Paolo Castagna, uscito dal PdL. Il PdL ha "perso" appunto Castagna ed ha "sfiduciato " il capogruppo Zamperlin, che ha dichiarato di votare "secondo coscienza". Pertanto i voti sicuri per la maggioranza sono passati da 13 a 11 (su 21 complessivi). Commento In sèguito al "caso Martinelli" ed al "caso Zamperlin" la maggioranza non ha più i margini di sicurezza che aveva all'inizio del mandato. Era da 11 anni, da prima dell'Amministrazione Gandini, che non si verificavano sommovimenti così forti in Consiglio. Oggi la maggioranza è vicina al rischio "10 a 10", con conseguente, possibile paralisi. -

giovedì 25 febbraio 2010

OPERE PUBBLICHE: SAN PIETRO DAL 1999 AL 2009

SCUOLE SCUOLA ELEMENTARE: - rifacimento della recinzione - realizzazione delle uscite di sicurezza - realizzazione della piattaforma elevatrice - sostituzione del pavimento della palestra (già finanziato, da realizzare) - rifacimento dell’impianto elettrico; dei servizi igienici del controsoffitto della palestra; - - -tinteggiatura - rifacimento dei servizi igienici della palestra PIRUEA SAN SALVARO: è stata resa edificabile una vasta area tra la Chiesa romanica di San Salvaro e via Mozart. I privati hanno realizzato una piazza ed hanno ceduto al Comune un’area parco di 21.000 mq ed un’area dietro la Chiesa di San Salvaro, al fine di aumentarne l’area di pertinenza NUOVO PARCO- GIOCHI: - realizzazione del nuovo parco-giochi dietro la Scuola materna - messa a dimora di piante. NUOVI PARCHI: - realizzazione di un nuovo parco di 21.000 mq tra via Mozart e via San Salvaro - realizzazione di un nuovo parco tra la Scuola materna e la Scuola elementare - realizzazione di un nuovo piccolo parco in via Albero Z.A.I.: - realizzazione della mensa e del Centro Polifunzionale - realizzazione di un impianto di cottura per il servizio di ristorazione scolastica presso il Centro Polifunzionale - realizzazione di 8 strutture modulari (incubatoi) destinati alla locazione a servizio delle imprese produttive - ampliamento della Zona Industriale di San Pietro 1 - ampliamento della Zona Artigianale di San Pietro 1 - ampliamento della Zona Industriale (2° stralcio) - ampliamento della Zona Industriale (3° stralcio) VIABILITA’ NUOVE STRADE: - tangenziale di San Pietro (Via Giudici) - Allargamento a quattro corsie di Via Mantova - Realizzazione di nuove rotatorie su Via Mantova NUOVE PISTE CICLOPEDONALI:- tratto di collegamento tra via Ghiacciaia e via Mozart - nuova area Piruea San Salvaro - Prosecuzione fino a Ponte Fior di Rosa della ciclabile da San Pietro NUOVO SOVRAPPASSO IN ZONA INDUSTRIALE, che mette in collegamento diretto la zona industriale con la SS 434 ROTATORIE: - davanti all’area commerciale “Tosano” - presso San Salvaro - in zona industriale NUOVE ASFALTATURE: - via Ghiacciaia - via Mozart - via Tintoretto - via Mesette - laterale di via Giudici MARCIAPIEDI: - via Ghiacciaia - via Mozart - via Randazzo - via Albero (tratto) - via Fratta (tratto) - nuovo PIRUEA San Salvaro - collegamento tra il nuovo parcheggio dietro la Scuola materna e via Verona NUOVI PARCHEGGI: - Dietro la Scuola Materna SISTEMAZIONE DI VIA FONTANA E DI VIA PONZINA (allargamento, acquedotto, gas, fognature, illuminazione) SISTEMAZIONE DI TRATTO DI VIA BATORCOLO ACQUEDOTTO: è stata estesa la rete nelle seguenti vie: - via Corrubio - via Matilde di Canossa - via Zenate - via Mese - via Giotto - via Zucchetto da Legnago - via Meucci - viale Europa - viale dell’Agricoltura - viale dell’Artigianato - viale del Commercio - viale dell’Industria - via Moratello - via Toniolo - via Lombardia - via Abruzzo - via Veneto - via Molise - via Randazzo - via Vescovi; - via Padana Inferiore Ovest; - via Vespucci; - via San Salvaro; - via Albero; - via Belfiore Gallo. FOGNATURE: la rete è stata estesa alle seguenti vie: - via Padana Inferiore Ovest (tratto) - via Lombardia - via San Salvaro - via Corrubio - via Batorcolo - via Casoni Rampin - via Pisane Righette - via Mesette - via Zenate - via Verona ILLUMINAZIONE: sono stati realizzati nuovi impianti o sono stati sostituiti quelli non a norma nelle seguenti vie: - via Batorcolo (1° tratto, dal cavalcavia alla rotatoria nord) - via Fontana - sovrappasso Zona Industriale - via Albèro (1° tratto) - piazza Donatori di sangue - via Piemonte - via Mantovani - via Don Trecca - rotatoria e ingresso zona Tosano - via Verona - centro San Pietro - via Corrubio - via Colombo - via Fratta - cavalcavia via Fratta - via Tintoretto - via San Salvaro - vicolo San Salvaro - chiesa di San Salvaro - parcheggio San Salvaro - percorso pedonale dal parcheggio al centro - area parco-giochi - via Beethoven - via Mozart - via Gluck; - via Casoni Rampin - rotonda realizzata dalla Provincia in via Casoni Rampin - viale Europa - via Moratello - via Meucci - viale dell’Industria - viale dell’Agricoltura - viale dell’Artigianato - viale del Commercio - via Toniolo - via Pareto - via Biagi - via Maestri del Lavoro - via Mattei - via Vanoni - via Lama - via Cipolla - via Gasina - zona San Pietro 3 (1° stralcio) - rotatoria in via Bragadina - via Ghiacciaia - via Ponzino - via Ferrari - via Soave - via Grassi

"NO ALL'AUMENTO DEGLI STIPENDI"

La Corte dei Conti ha bocciato le indennità decise dalla giunta di Legnago I fatti La giunta di Legnago aveva deciso di aumentare, dal 30% all'80% gli stipendi di sindaco e giunta (si veda l'articolo dell' 11 gennaio 2010 su questo blog); Questo provvedimento ha provocato reazioni critiche sia all'interno della maggioranza (uscita dalla maggioranza del consigliere Lucio Martinelli, della Lega Nord, proteste nei partiti) sia della minoranza ( interpellanze e raccolta di firme da parte del PD); Dopo un po' di tempo, pressata dalle critiche, la giunta ha "autosospeso" la propria delibera ed ha inviato la delibera alla Corte dei Conti per un parere preventivo; La Corte dei Conti è entrata nel merito del provvedimento con estrema chiarezza:"Le argomentazioni addotte dal comune di Legnago per giustificare l'aumento dell'indennità di funzione del sindaco e degli amministratori ("lo stipendio del sindaco parificato a quello del segretario comunale") per quanto suggestive non sono condivisibili" (da l'Arena del 25.02.10); Inoltre "l'operazione prospettata dall'Ente [Comune di Legnago] si rivelerebbe non solo priva di idonea copertura normativa, ma addirittura elusiva del disposto di cui all'articolo 61 del Decreto Legge 112/2008, convertito in Legge 133 del 2008" (da "Primo Giornale" del 23/02/2010) Conseguenza: la giunta deve rinunciare agli aumenti, previsti da se stessa con effetto retroattivo alla data dell'insediamento. Il sindaco Rettondini ha dichiarato:"Non abbiamo nulla da rimproverarci ... finalmente è fatta chiarezza ed abbiamo trovato la via d'uscita in un ginepraio normativo". Commento E' la giusta conclusione per una delibera inopportuna e contestatisssima.. Il sindaco è contento per aver "trovato la via d'uscita"; sarebbe stato meglio che non avesse imboccato, con la giunta, la via d'entrata. "Finalmente è fatta chiarezza", dice Rettondini: dal punto di vista giuridico il pronunciamento della Corte ha fatto chiarezza (non certo nel senso desiderato da sindaco e giunta), ma dal punto di vista etico e politico non c'era proprio bisogno di tale sentenza: era chiarissimo che quella delibera "non s'aveva da fare". E' altresì evidente, dal pronunciamento della Corte dei Conti, che la Legge non imponeva affatto di adeguare in alto gli stipendi, come a più riprese il sindaco aveva affermato, dicendo una grossa bugìa, per difendere quella delibera. -

mercoledì 24 febbraio 2010

CENTRO ATTIVITA' SOCIALI: "LEGA, GIU' LE MANI"

I fatti In questi giorni davanti al Centro per le attività sociali di via XXIV maggio, dove hanno sede l'Auser ed altre associazioni, si può vedere uno striscione di due metri di lunghezza con la scritta: "Giunta leghista: giù le mani dal centro per le attività sociali ". E' uno striscione firmato: Dante Faccenda (presidente della formazione politica Destra Veneta), che ha voluto con questo gesto protestare contro il tentativo della Giunta di spostare il centro per far spazio ai Vigili urbani; operazione motivata unicamente "da spirito di rivalsa". Il sindaco Rettondini, secondo quanto riportato dall'Arena del 24 febbraio, ha dichiarato che "sono farneticazioni vergognose, frutto solo di una strumentalizzazione politica". "Non è volontà della Lega, prosegue Rettondini, penalizzare i cittadini e tanto meno sfruttare gli anziani. Anche perché l'ex pretura è vincolata fino al 2017 per il sociale in base agli accordi presi [dall'amministrazione Gandini, n.d.r.] con la Fondazione Cariverona, che ha finanziato il restauro Commento: 1. Quell' "anche perché" la dice lunga sulle reali intenzioni del sindaco, come l'aveva detto lunga la vicenda del pulmino prima tolto e poi restituito all'Auser. 2. Il sindaco Rettondini ha riconosciuto per la prima volta che l'ex pretura " è vincolata fino al 2017". Segno che Faccenda ha fatto centro, almeno costringendo il sindaco a guardarsi i termini dell'accordo. -Commento al post: Analisi esatta ahimè..Personalemente ho promosso un ordine del giorno contro la cessione delle quote e la perdita della maggioranza da parte del Comune di Legnago. L'odg sottoscritto, da tutta la minoranza verrà discusso nel prossimo consiglio di giovedi. Sabato invece come PD abbiamo iniziato una raccolta di firme anche con l'intenzione, se sarà necessario, di chiedere un referendum alla città su questo tema...altre iniziative sono in cantiere... (Claudio Marconi)

martedì 23 febbraio 2010

DISCARICA E LEGA : PER UN PIATTO DI LENTICCHIE

Legnago non avrà più la maggioranza del 51% nel Consiglio di amministrazione. Aperta la porta ad AMIA (VR) da parte del Comune. I fatti La discarica oggi 1. La discarica di Torretta è oggi l'unica funzionante nella provincia di Verona. Infatti Pescantina è stata forzatamente chiusa dall'autorità giudiziaria, e Ca' del Bue, per la quale sono stati spesi nessuno esattamente sa quanti milioni di euro nei decenni scorsi, non è mai realmente entrata in funzione, se non per la produzione di secco non riciclabile. 2. Finora, tranne casi eccezionali, la discarica è servita per raccogliere e trattare i rifiuti della nostra zona ed ha svolto una funzione essenziale. 3. La discarica di Torretta è oggi amministrata da Le.Se. (Legnago Servizi), una società di cui il Comune di Legnago possiede il 51% e AIM di Vicenza possiede, tramite la SIT, il restante 49%. 4. La gestione della Le.Se. è sana 5. La gestione Le.Se. ha finora ha consentito forti investimenti sia per nuovi costosissimi impianti (riciclaggio della plastica) sia per l'ampliamento della discarica stessa, con la presentazione da parte del Comune del progetto e l'approvazione della Regione, avvenuta senza modifiche, pur se con forte ritardo (che ha creato non pochi problemi al bilancio del Comune). 6. Le entrate della discarica, oltre che essere utilizzate, sempre meno (perché fortissimi sono stati appunto gli investimenti) direttamente dal Comune, sono servite anche ad iniziare una costosa bonifica delle aree dismesse della discarica. Infatti, se non si vuole che le discariche, col passare degli anni, divengano delle "bombe ecologiche" è necessario "ritrattare" i residui dei rifiuti dopo la lavorazione. E questo è un processo necessario, ma costosissimo. . 7. Dal 2005, e precisamente da quando è diventato assessore all'ambiente un esperto del settore, il prof. Alessandro Pozzani, i rapporti tra il Comune di Legnago ed il Comune di Bergantino, che sono sempre stati molto conflittuali, sono diventati buoni, e tutte le decisioni venivano prese di comune accordo. 8. Il nuovo breve tratto di discarica approvato recentemente dalla Regione Veneto, con il conferimento medio consolidato negli anni scorsi, può durare circa 8 anni. 8. Questo nuovo tratto di discarica è l'ultimo possibile; non ci sono più altri tratti di alveo utilizzabili. 9. Presidente di Le.Se. è oggi Giammaria Spinelli, uomo della Lega Nord; Sindaco di Legnago è Roberto Rettondini (Lega Nord); Presidente di Amia è Paolo Paternoster (Lega Nord); Sindaco di Verona è Flavio Tosi (Lega Nord). Gli accordi presi nelle ultime settimane 1. Il Consiglio di amministrazione di AIM ha dato il via libera alla cessione di una quota pari al 19% ad Amia (Verona); così AIM scende ad una percentuale di partecipazione del 30%; Le.Se. e il Comune di Legnago hanno dato la disponibilità a cedere un altro 11% ad Amia; la società Le.Se. passerà così dalla proprietà del 51% delle quote al 40%. Amia, dopo questa operazione, avrà il 30% di Le.Se. 2. Questi passaggi, ha dichiarato Paolo Paternoster, presidente AMIA, a Primo Giornale il 9 febbraio scorso, dovranno essere ufficializzati, approvati dal Consiglio comunale di Legnago e sottoscritti con atti notarili, ma "puntiamo a chiudere l'affare nel giro di tre mesi", quindi entro aprile. 3. La valutazione delle quote di Le.Se. verrà fatta dal Tribunale di Verona; poi Aim e Comune di Legnago decideranno se aderire definitivamente alla cessione delle azioni. Conseguenze degli accordi 1. Il Comune di Legnago perde il controllo, che finora ha avuto, della Le.Se. 2. Amia (Vr) garantisce a Verona un posto (Torretta) dove mettere i rifiuti della città e di tutta la provincia. 3. Il solo secco non riciclabile dopo la separazione di Ca' del Bue ammonterà a circa 50 mila tonnellate annue (a 100 euro a tonnellata = 5 milioni di euro che entreranno nelle casse di Le.Se. e cioè, poi, in parte, del Comune di Legnago). 4. Si sta anche procedendo ad un'altra operazione: il passaggio di Ecocisi di Nogara, oggi controllato dal Cisi, il Consorzio Integrato dei Servizi Idricoambientali, al Camvo di Bovolone e quindi, attraverso questo, all'Amia di Verona che "a quel punto, avrebbe in mano la gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti non solo in tutto il Basso Veronese, ma anche in tutta la Provincia" (Primo Giornale). Commento 1. Dell'accordo -ripeto, ancora da completare nell'iter, ma politicamente già deciso - sono soddisfatti sia i veronesi Tosi e Paternoster che i legnaghesi Rettondini e Spinelli, per motivi diversi, che ha ben ricordato il presidente Amia Paternoster:"Finalmente diamo una discarica a Verona e nello stesso momento garantiamo all'impianto di Torretta un introito di 5 milioni di euro l'anno". Verona avrà dunque la sua discarica: non è stata capace di far funzionare a dovere Ca' del Bue, non ha saputo evitare una gestione "poco felice" della discarica di Pescantina; Torretta salva Verona dal disastro. Almeno altre 50 mila tonnellate annue di secco non riciclabile arriveranno da Verona ogni anno, contribuendo in maniera determinante a far durare pochissimo il nuovo ampliamento di Torretta. Legnago avrà un ulteriore introito di 5 milioni di euro l'anno: è questo il motivo della soddisfazione dei leghisti legnaghesi? Se fosse questo, la Lega venderebbe un patrimonio (di storia, di tecnologia, di uomini, di positive esperienze ambientali) per il classico piatto di lenticchie. Come Esaù, figlio di Isacco e gemello primogenito di Giacobbe, prediletto del padre, che vendette il diritto di primogenitura al fratello per un piatto di lenticchie, una sera che era molto stanco e affamato. Quella che sta per essere conclusa dal sindaco Rettondini è un'operazione che va ad esclusivo vantaggio di Verona e della Lega Nord veronese, perché: 1. Verona ha finalmente a disposizione una discarica nel territorio della provincia dove conferire i rifiuti (finora era costretta ad andare fuori provincia); 2. Verona in tal modo spenderà meno di prima; 3. Con l'operazione in corso, descritta al punto 4 del paragrafo precedente"Gli accordi presi nelle ultime settimane ", Amia creerà un unico grande gestore della filiera dei rifiuti in tutta la provincia, e gli uomini della Lega che sono al "comando" gestiranno un enorme potere anche economico. Per Legnago è una scelta gravida di conseguenze negative: 1. Legnago perde la maggioranza assoluta e, con essa, la leadership. Le decisioni ultime non saranno più quelle dell'interesse di Legnago, del Basso Veronese, dell'Alto Rodigino, ma quelle di Verona, dell'Amia e della logica di potere della Lega e livello provinciale e regionale; 2. Il nuovo ampliamento della discarica durerà pochissimo, con tutte le conseguenze negative che è semplice immaginare; 3. Torretta diventerà la "pattumiera della provincia". Rettondini, nel passato, quando era all'opposizione, ogni volta che si parlava della discarica, "tuonava" contro qualsiasi ipotesi di allargare l'area dei comuni conferenti che non fossero della nostra zona. Coerenza vorrebbe che anche una volta diventato sindaco portasse avanti quelle idee...; 4. Cosa succederà una volta esaurito il nuovo tratto di discarica? E' difficile prevederlo. Una cosa, però, è certa: che a decidere del futuro di Torretta non sarà né Torretta né Legnago, ma Verona. A meno che non ci sia una sollevazione contro questa scellerata ipotesi di accordo. -

lunedì 22 febbraio 2010

L’età de i metai preziosi

Racconto Da Gianna Longo (Adattamento a cura di Luigi Bologna)

On buteleto, co so nono, sentà sul meàle de casa, i se gode el primo sole tiepido de marzo. El buteleto ‘l ghe domanda a so nono: “Nono, ma ti… che età gh’èto?” “Eh” , ghe fa so nono, “caro mio, se te savessi! Mi a gò ‘n’ età che l’è quéla de i metài preziosi!” “Oh!”, 'l fa el buteleto spalancando i oci ,“... come sarìa?” “Desso te spiego mi, caro neodeto, védito, mi gò … de piombo le gambe … “Nono, ma ‘l piombo no ‘l me pare mìa on metalo prezioso!” “ Par quelo, a te gh’è reson: a fao ‘na fadiga a strapegàrle avanti … però de argento a gò i cavei , i denti de oro, se el dentista no ‘l m’ha imbrojà.” El buteleto, incantà, el ghe domanda ‘ncora: “Nono, dime … coss’elo che se fa in te 'sta età preziosa?” ”Eh, ghe dise so nono, se pol fare tute che le robe che no se gà vu tempo da far prima. A mi, presempio, me intaressa la storia, son... on studioso de storia!” “ Dal bon nono, ti te studi la storia, come mi a scola?”, ghe fa el buteleto sempre piassè intaressà. “Eh, caro mio, mi so dirte tuto quélo che gh’è capità da quando che son nato, fin desso! Te sé quando che te me vedi che son là su la carega co i oci sarà che pare che dorma?! E inveze no! … mi son là che penso! … che me ripasso i nomi e i visi de e persone che gò conossù, e de chi i gèra fioi, e che laoro faséa so apà, e ‘ndove che i staséa … eh … go tanto mi da ricordare, da ripassare... e te voi dire anca ‘n’antra roba, caro neodéto, me son specializà in te ‘na materia che la va tanto de moda desso, la meteorologia! Mi so sempre che tempo farà ancò e che ‘l farà domàn parché varda, se me fa male le gambe, l’è piova sicura … se me fa male ‘l colo vol dire che riva aria freda de tramontana … se go mal de testa, vol dire che ‘l tempo se buta a siroco … e se me vien mal de schiena, el tempo l’è in movimento e ‘l ga oja de cambiare!”. “Ma che belo, nono! Dài, cònteme 'ncora!” ‘l dise ‘l buteleto. “Ah, ma no l'è mìa finìa! Te ghè da savére, caro neodéto, che mi, me dedico a la 'ricerca', se dise cossì, no, desso? Difati, son sempre là che zérco, e zérca … e indove gavarò messo i ociài, e indove gavarò postà ‘l capèlo … che a mi, me pare impossibile, basta che me serva ‘na roba e te pol star sicuro che no la cato altro! E vardo … de qua … de là …de su, ... de zò, insoma, a fao 'l ricercatore”. El buteleto l’è tuto entusiasto, el ghe fa a so nono: “Oh nono! Quante robe che te fè, e che te sé ti! Che bèla che l’è la to età, vorìa tanto vérghela anca mi 'sta età preziosa!” ...Sta tranquilo bèlo, sta tranquilo, che la riva sì, anca par ti! Ma no sta a vérghe pressia desso, che on dì tacà a che l’altro, la fa presto a rivàre! … parché i ani, quando i è invià, no i e fèrma pì gnessuni, e i core sempre più svelti e i se mucia uno sora che l’altro e ti no te te ne incorzi gnanca de che mucio che te gh’è fato! Però seto cossa che gò da dirte, caro neodéto, che te ghè reson ti! … a l’è proprio ‘na bèla età questa … l’età de ci che gà visto tante robe, e che gà la boca che gà saludà e parlà con tanta gente, e le man che gà laorà e carezzà tanto … e che gà ‘l core che l’è pien de tuto ‘l ben che se gà dà e che se gà vù! Sì, … a l’è proprio ‘na bela età (la tua!).

domenica 21 febbraio 2010

"I SOPRUSI DEI PREPOTENTI..."

"I soprusi dei prepotenti sono dovuti alla vigliaccheria dei buoni" (Voltaire).

CARNEVALE FLOP AL SALIERI

Il fatto
La Giunta di Legnago ha voluto importare da Venezia il modello della Cavalchina. Il Teatro Salieri, dunque, come la Fenice, dove, secondo la tradizione, anche quest'anno si è svolta la tradizionale festa in maschera che risale ai secoli scorsi. L'iniziativa è stata coordinata, attraverso la cooperativa Eventi, da Antonio Giarola, regista, fratello di Luciano, anche lui regista, però della giunta legnaghese, di cui è anima fin dalla campagna elettorale, quando ha deciso di iscriversi alla Lega, di finanziarne la campagna elettorale (si dice con 80mila euro), di farsi eleggere revisore dei conti, di far nominare la moglie delegata alle attività culturali del Comune. Prezzo d'ingresso a La Fenice: 600 euro; prezzo d'ingresso al Salieri: 100 euro (costumi a parte), poi ridotti a 50 euro per gli abbonati alla Stagione salieriana ed a 75 per i non abbonati. In occasione della serata una ditta esterna ha smontato (e dopo lo spettacolo) rimontato tutte le sedie del Salieri secondo la tradizione veneziana. Spettatori: alla Fenice tutto esaurito; al Salieri: un terzo di presenze rispetto alla capienza, di cui circa 100 paganti. Commento 1. Il numero di spettatori non è sicuramente l'unico parametro per valutare la riuscita di uno spettacolo; ma siccome questo evento era stato annunciato come un sicuro successo, anche di pubblico, è doverosa nelle dichiarazioni un po' di prudenza (una volta era considerata una virtù) in più . 2. Che cosa ha inciso sul flop? Il costo del biglietto (100 euro, poi ridotto a 75 e a 50 per mancanza di prenotazioni allo spettacolo)? Il fatto che nella nostra zona non c'è mai stata una tradizione analoga a quella di Venezia? Il fastidio per un'iniziativa costata sicuramente tanto, in un contesto generale di difficoltà economica? Probabilmente tutti questi fattori. 3. I costi: è opportuno che i consiglieri, di maggioranza e di minoranza, verifichino con precisione quanto è costata la serata alla collettività. Un conto è che tali costi siano giustificati dalla valenza culturale e/o turistica dell'iniziativa; un altro è che siano assolutamente ingiustificati; in questo caso, si tratterebbe di scarsa oculatezza o di cattiva amministrazione. A quanto sembra, il Comune ha messo a disposizione gratuitamente il Teatro, per una delle 5 serate di cui può disporre in un anno, alla cooperativa Pro Eventi. 4. I parenti: quando si opera nella pubblica amministrazione è prudente coinvolgerli il meno possibile, nonostante la soggettiva bravura, per evitare illazioni, congetture o commistioni poco trasparenti.

sabato 20 febbraio 2010

TUTTI IN TUTA, PURCHE' SOTTO I RIFLETTORI

Il fatto Domenica 21 febbraio, in occasione della "Giornata senza auto nel Centro", "sindaco, assessori e consiglieri" parteciperanno "tutti assieme, in tuta e scarpe da ginnastica, alla 29^ "Caminada ai Casoni", la marcia in programma nell'omonima località di San Pietro"(da l'Arena del 20.02.2010) Commento Riporto, perché mi piace, la presentazione del giornalista de l'Arena (S.N.): "Sindaco, assessori e consiglieri, dopo essersi purificati l'anima e il corpo con le messe [v. "Il giro delle dieci chiese", in questo blog] e le colonscopie di gruppo [v. l'Arena di qualche settimana fa], domani mattina si tonificheranno pance e muscoli". Naturalmente, la cosa indispensabile è che queste partecipazioni siano sotto i riflettori. Sennò, chi lo saprebbe?

giovedì 18 febbraio 2010

LE MULTE "chewing gum" DEI VIGILI

Il fatto
Il 19 gennaio 2010, sull'Arena, si rendeva noto che nel 2009 gli incassi delle multe fatte dai vigili erano diminuite di 160 mila euro.

«Il nostro obiettivo», hanno sottolineato il sindaco Rettondini e l'assessore Menini, «non è quello di infierire [...] con un eccessivo fiscalismo. Bensì puntiamo, innanzitutto, sulla sicurezza e quindi sulla prevenzione dei reati privilegiando gli interventi di polizia giudiziaria».

Il 18 febbraio, sempre sull'Arena, si dava conto che " grazie alle infrazioni commesse al volante dai guidatori indisciplinati, quest'anno il Comune punta ad incassare [...] 165mila euro in più del 2009".

Il commento

Se è vero quanto affermato dal sindaco e dall'assessore il 19 gennaio non si giustifica che quest'anno il Comune punti ad incassare 5000 euro in più dell'anno scorso. Se, viceversa, è giusto che nel 2010 il Comune incassi 5000 euro in più del 2009, sono del tutto false le giustificazioni addotte dal sindaco e dall' assessore (che cioè va bene che le multe diminuiscano perché "puntiamo, inanzitutto sulla sicurezza e quindi sulla prevenzione"). Ahh, le "multe chewing gum"!!!

DE LORENZI E LA MULTA DI 150 EURO

MULTA SALATA AD UN CICLISTA LEGNAGHESE Il fatto Un 18enne non si ferma all'alt del vigile ed incappa in 150 euro di multa. L'ammontare della multa fa discutere. Il Comandante dei Vigili afferma:"Il vigile ha applicato semplicemente il Codice, non potendo far finta di nulla di fronte a quella bici che si è infilata tra i pedoni quando doveva fermarsi". L'assessore della Lega De Lorenzi (l'Arena del 18 febbraio) sostiene:"Le regole vanno rispettate ed i ciclisti non posseggono di certo una patente di immunità. Tuttavia è auspicabile seguire il buon senso evitando di accanirsi con provvedimenti vessatori verso gli amanti delle due ruote, i quali devono però comportarsi con responsabilità per non costituire un pericolo". Fermiamoci un po' su queste affermazioni. Commento Secondo voi: l'assessore De Lorenzi dice che il vigile ha fatto bene a sanzionare il ciclista o no? Secondo me, ci sono contemporaneamente più risposte possibili: 1^ RISPOSTA: Sì, perché "le regole vanno rispettate ed i ciclisti non posseggono certo una patente di immunità". 2^ RISPOSTA: No, perché "è auspicabile seguire il buon senso evitando [soggetto: il vigile, n.d.r.] di accanirsi con provvedimenti vessatori [quelli decisi dal vigile che ha voluto far rispettare le regole, n.d.r.] verso gli amanti delle due ruote". Ma allora? Non c'è per caso un po' di contraddizione tra le due affermazioni? ... Ma no, "perché [i ciclisti] devono comportarsi con responsabilità per non costituire un pericolo". Non mi raccapezzo più:"Qual era il problema di partenza?"

NON PIU' GRATIS I CERTIFICATI DI IDONEITA' DELL'ALLOGGIO

Il fatto: Il certificato di idoneità serve per lo più a stranieri per il rinnovo del permesso di soggiorno.
Gli interessati, oltre alle marche da bollo, dovranno versare € 28,60 per diritti di segreteria, più 30 euro per rimborso spese del sopralluogo. Sulla base dei certificati emessi lo scorso anno, il Comune prevede di incassare 15.300 euro. Commento: Questa decisione della Giunta sarà molto utile per una migliore "integrazione degli stranieri" (obiettivo che la Lega si propone come primario), per una "migliore giustizia sociale" (parità di tutti di fronte alla Legge) e per risanare le "casse vuote" del Comune (vista l'enorme cifra che si pensa di incassare). Tre piccioni con una fava!

mercoledì 17 febbraio 2010

OPERE PUBBLICHE: PORTO DAL 1999 AL 2009

Nel periodo tra il 1999 e il 2010 sono state realizzate a Porto le seguenti opere: SCUOLE ASILO NIDO (l’edificio è di proprietà del Comune di Legnago): sono state realizzate le seguenti opere: - realizzazione dell’asilo nido integrato - nuovo impianto di climatizzazione - nuovi serramenti esterni SCUOLA MATERNA: sono state realizzate le seguenti opere: - uscite di sicurezza e scala antincendio - ristrutturazione, manutenzione straordinaria ed adeguamento alle normative di sicurezza SCUOLA ELEMENTARE: sono state realizzate le seguenti opere: - scale di emergenza (G . Bruno) - impianto servo-scala(G. Bruno) - nuovo impianto elettrico (G. Bruno e palestra) - compartimentazioni ed uscite di sicurezza - impianto antincendio - rifacimento centrale termica (G. Bruno) - rifacimento manto di copertura (Scarsellini) e tinteggiatura - ristrutturazione, manutenzione straordinaria ed adeguamento alle normative di sicurezza - rifacimento servizi igienici (Scarsellini) - sostituzione dei serramenti SCUOLA MEDIA: sono state realizzate le seguenti opere: - bonifica, in seguito all’incendio, di parte della copertura - ricostruzione e ristrutturazione della scuola - sistemazione dell’impianto di riscaldamento - sistemazione dell’area esterna, sia davanti che dietro IPSAA (Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente): trasferimento dall’ex Caserma Rebora, presso il municipio, all’Istituto Ricci di Porto LICEO COTTA: dopo la cessazione dell’attività dei Salesiani, di concerto con la Provincia di Verona e con la Fondazione Cassa di Risparmio è stato acquistato l’Istituto Salesiano ed è in corso la ristrutturazione totale degli edifici, che diventeranno la sede del Liceo G. Cotta. RIQUALIFICAZIONE URBANA: LASTRICATURA, NUOVE FOGNATURE E ILLUMINAZIONE DI VIE E PIAZZE: - via Ospital Vecchio - via Pietà - via S. Pietro Vecchio - via S. Pietro Nuovo - via Monte Pietà NUOVI MARCIAPIEDI E SISTEMAZIONE FOGNATURE: - lungadige Scrami - via Don Bosco - via Alighieri - via Principe Umberto formella in Piazzetta Padri Domenicani ( Opera di Stellina Cirincione) - via Mazzini - via Dietro Mura - via Saffi - via Cairoli - via Bixio - via degli Alpini - Piazzetta Carducci - via Puccini (tratto) - via Benedetto da Porto NUOVO PIAZZALE MADONNA DELLA SALUTE: lastricatura in pietra, nuona illuminazione, parcheggi laterali e ampio spazio pedonale NUOVA PASSERELLA CICLOPEDONALE SUL FIUME ADIGE Larga tre metri e mezzo, la nuova passerella, agganciata al Ponte passeggeri, consente un collegamento sicuro tra la destra e la sinistra Adige. Prima della realizzazione della passerella, sono state scandaglliate in profondità le pile di sostegno del ponte. Una è risultata gravemente intaccata dalla corrente dell’Adige; per questo sono stati realizzati importanti ed essenziali lavori di rinforzo sotto il livello dell’acqua. NUOVI ASCENSORI PER IL COLLEGAMENTO PORTO- LEGNAGO PIANO PARTICOLAREGGIATO EX RIELLO: ha cessato l’attività l’ Azienda Riello, che si è trasferita in zona industriale. Nell’area di Porto sono sorti alcuni edifici residenziali e un edificio commerciale ed è prevista la costruzione della torre progettata dell’architetto svizzero Mario Botta. E’ stata realizzata la ciclabile su via degli Alpini. VIABILITA': NUOVE ROTATORIE: - in Piazzetta Carducci e in via Padana Inferiore est (tra Porto e San Vito): in entrambi i casi le rotatorie hanno reso più fluido e sicuro il traffico NUOVE PISTE CICLO-PEDONALI: Sono state realizzate: -ascensori e passerelle ciclopedonali sull’Adige - la pista da via Padana Inferiore est fino al Cimitero di Porto - S.Vito - il tratto che va dalla rotatoria del cimitero fin dopo il gruppo di abitazioni verso il deposito ATV - la pista sull'argine sinistro dell'Adige fino a Bonavigo - la pista sull’argine sinistro dell’Adige fino a Canove (Capitello de ‘la morosa’) - il tratto su via degli Alpini - Il tratto che va dalla zona Peep alla rotatoria di San Vito NUOVI PARCHEGGI: Sono stati ricavati nuovi parcheggi: - a nord di Piazza della Costituzione - sul Piazzale Madonna della Salute - davanti alla Scuola materna - sotto l’argine, dietro l’Istituto ENAIP - nell’area ex Riello - di lato alla rotatoria di piazzetta Carducci - davanti alla scuola elementare, lungo via Scarsellini NUOVO ACCESSO DEI TIR ALLA CIRCONVALLAZIONE DEL PONTE LIMONI in precedenza i carichi eccezionali da Mantova a Padova erano costretti a passare per zone centrali, in quanto il sovrappasso di San Vito non era sufficientemente alto PARCO GIOCHI: sono stati realizzati i nuovi servizi igienici ed installati alcuni giochi nuovi AREE VERDI - sistemazione del parco a nord di Piazza della Costituzione - Realizzazione di aiuole nelle rotatorie e nei viali alberati PEEP: realizzazione del e del 3° stralcio NUOVA STAZIONE DEI PULLMAN ATV in via Pastoria:si tratta di un’importante opera con tecnologia avanzata, che ha consentito di liberare una zona densamente popolata dalla presenza inquinante dei mezzi ATV CENTRO SPORTIVO - è stato riqualificato il centro sportivo (sistemazione spogliatoi e creazione della nuova tribuna) - è stato approvato il progetto per l’ampliamento e la realizzazione di nuovi spogliatoi - è stato realizzato il nuovo campo di calcio sussidiario - è stata realizzata una piattaforma polifunzionale per basket, calcetto, ecc. CIMITERO Sono stati realizzati i seguenti interventi: - adeguamento dell’impianto elettrico - ampliamento del Cimitero e sistemazione esterna ACQUEDOTTO La rete è stata estesa nelle seguenti vie: -via Baracca - via Crestani - via Bresciani - via Sicilia - via Alighieri - via Monte di Pietà - via Lumumba - via Bixio FOGNATURE la rete è stata estesa nelle seguenti vie: - via Padana Inferiore est - via Pio X - nuovo collettore lungo lo Scolo Terrazzo per lo smaltimento delle acque piovane del quartiere di Porto (nel passato si verificavano frequenti allagamenti) ILLUMINAZIONE sono stati realizzati nuovi impianti o sono stati sostituiti quelli non a norma nelle seguenti vie: -via Padana Inferiore est - via degli Alpini - Rotatoria di Piazza Carducci - via Puglie - via Buozzi - via Spaltin Alto - via Spaltin Basso - via Marco Polo - via Ragazzi del ’99 - via Slavacchio (1° tratto) - via Sicilia - via Sereni - via Bonetti - via Martin Luther King - via Brodolini - parcheggio autocorriere di via Brodolini - via Meneghetti - via Pasolini - via Alessandrini - via Scarsellini - via Anna Frank - giardini di via Scarsellini - via Placido Zurla - via Benedetto da Porto - via Rosmini - via Mascagni - via Volta (1° tratto) - via Goldoni - via Tasso - via Barbieri - via Nino Bixio - via De Stefani - via Brusoni - via Pecinali - via Cairoli - via Collodi - via Calabria - via Lombroso - via Abba - via Forlanini - via Beccarla - via Carmagnani - via dell’Assunta - via Merlo - via Brugnolo - via Manzoni - piazza della Costituzione - via Girelli - via Morgagni - via Ospital Vecchio - passerella ciclo-pedonale - via Visconti - via Cairoli - via Savonarola - via Dietro Mura - via Saffi - via Mazzini - via San Pietro Vecchio - via Don Bosco - via Pellico - via Puccini - via Tazzoli - vicolo Pietà - via San Pietro Nuovo - via Monte di Pietà - via Dante Alighieri - parcheggio sotto l’argine (presso l’ENAIP) - piazzale Madonna della Salute - Lungadige Scrami - via Guttuso - via Madre Teresa di Calcutta - via Mazzi - via Gandhi - parcheggio di via Gandhi - via Nenni

VERONA: I DISEGNI MIEI E DI MARISA LONARDI RELATIVI A VERONA

 Disegni di Luigi Bologna e Marisa Lonardi Piazza delle Erbe Lungadige (che non c'è più) Piazza delle Erbe  Lavori sull'Adige nei pr...