Costretti a smantellare la «spiaggia della mutua»
I fatti Il 14 ottobre 2009 i volontari del circolo «L’Incontro» hanno demolito le attrezzature realizzate in 5 anni in riva all’Adige. "Un cittadino ha denunciato le opere fatte come abusive ed il Comune ha «consigliato» di toglierle di mezzo per evitare sanzioni", è stata la giustificazione del sindaco Rettondini Riportiamo ampi stralci dell'articolo dell'Arena, che espone i fatti."Da ieri mattina l'«Oasi» - com'era stata ribattezzata per l'occasione dall'associazione che ha ottenuto in concessione fino al 2010 dal Genio civile i circa tre ettari di golena situati alle spalle di via XXIV Maggio - è stata completamente rasa al suolo. Per giunta dagli stessi volontari che se ne occupavano dal 1995 dopo che era stata già sbaraccata una prima volta. E che, a distanza di 14 anni dall'«adozione», sono stati costretti a smantellare in quattro e quattr'otto, con gli operai della Sive, la loro creatura di fronte allo spettro di una demolizione forzata con pesanti sanzioni incorporate. Le opere realizzate sull'area demaniale erano infatti abusive. «Purtroppo», hanno confidato ieri Dani e Venditti mentre la benna dell'escavatore assestava gli ultimi colpi sulla spiaggetta, «non avevamo altra scelta. Dopo che i vigili ci avevano intimato verbalmente in agosto di demolire ogni attrezzatura le abbiamo infatti tentate tutte, mettendoci in contatto con sindaco ed assessori, per evitare quella che è una grave perdita per la nostra comunità. Ma non c'è stato nulla da fare». «Un simile epilogo non ci fa di certo piacere e siamo pronti a studiare con l'Incontro», assicura Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «un progetto alternativo e a norma per salvaguardare la loro attività. Tuttavia, non c'erano scappatoie poichè un cittadino ha presentato una denuncia per abusivismo edilizio che non potevamo ignorare. Quindi, abbiamo sollecitato il circolo a sanare le irregolarità commesse prima di intraprendere le azioni ordinarie con relative sanzioni»".
Commento
L'affermazione dell'assessore Longhi "non c'erano scappatoie" fa sorridere (se non piangere) chi ha un minimo di esperienza amministrativa. L'Associazione l'Incontro aveva il regolare permesso del Genio civile; le strutture in legno erano del tutto rimovibili (come peraltro ha prtroppo dimostrato lo smantellamento forzato). Pertanto altri sono stati i motivi del Diktat: forse la voglia di dimostrare che chi fa parte di associazioni che non sono "simpatiche" al Potere devono farsi da parte (come dimostrerebbe anche l'episodio del pullmino anziani (si veda il post in questo blog); forse la frenesia di far capire a tutti che "qua comando mi!". Fatto sta che un'iniziativa importante, aggregante ed autogestita come quella della spiaggia è stata sepolta anche con uno schiaffo morale vergognoso verso un numerosissimo gruppo di anziani che si è dato da fare per offrire la possibilità di godere in modo piacevole tel tempo libero estivo.
Che cosa può fare ora l'Amministrazione? Solo riparare il danno, ricostruendo prima dell'estate prossima agli anziani de L'Incontro le strutture fatte abbattere. Ovviamante con una spesa a carico della collettività che si doveva evitare. In caso contrario sarà bene che l'Associazione L'Incontro faccia conoscere capillarmente a tutti i Legnaghesi quanto è successo.
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1 commento:
Le costruzioni non erano affatto regolari e purtroppo è intervenuta una denuncia.
I nostri agenti non potevano fare altro.
Qui la politica non c'entra proprio niente.
un agente di polizia
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