venerdì 15 gennaio 2010

ABOLITO LO “SPORTELLO STRANIERI"

Gli stranieri, che in questa iniziativa avevano un aiuto ed un prezioso punto di riferimento, saranno privati di questo servizio Nel 2005 l’Amministrazione Gandini aveva istituito il servizio “Sportello Stranieri” per favorire l’inserimento e l’integrazione degli stranieri presenti nel territorio legnaghese ed evitare situazioni di degrado sociale. La consulenza diretta da parte degli operatori ed il costante rapporto con le assistenti sociali dell’Ufficio Assistenza hanno dato la possibilità agli stranieri, fino ad oggi, di trovare una risposta positiva ai tanti problemi legati al lavoro, alla casa, alla lingua, all’istruzione, alle leggi.
Dal 2010, però, il servizio è stato abolito dalla Giunta Rettondini. Il motivo? Ufficialmente perché "il comune non può spendere 8000 euro annui come nel passato, per un servizio utilizzato non solo da stranieri che abitano a Legnago, ma anche in altre zone del Basso Veronese". “La spesa deve essere distribuita tra tutti i comuni che hanno stranieri che utilizzano il servizio. Quindi si abolisce il servizio e poi si vedrà se si troverà l’accordo”. Se queste fossero le motivazioni reali dell’abolizione del servizio, la strada, razionale e ragionevole, avrebbe dovuto essere un’altra: 1) continuare il servizio, che è molto importante sia ai fini di una maggiore integrazione degli stranieri sia per prevenire situazioni di profondo disagio; 2) cercare un accordo con gli altri comuni interessati e stipulare una convenzione in cui siano evidenziate le modalità del servizio e gli impegni economici di ciascun comune. Se gli altri comuni non fossero stati disponibili a partecipare alla spesa, si poteva valutare se procedere come prima o limitare il servizio ai residenti nei comuni convenzionati. A questo proposito va tenuto presente che il Comune di Legnago ha storicamente, proprio per la sua posizione geografica, un ruolo centrale di coordinatore tra i comuni della zona e si è accollato in numerose occasioni da solo le spese anche per gli altri comuni che utilizzano il servizio. Per esempio: il Teatro Salieri ha un costo di gestione (straordinaria e ordinaria) a carico del solo comune di Legnago, mentre gli spettatori provengono da molti comuni diversi; il Tribunale offre un servizio per tutti i cittadini del Basso Veronese, ma le spese sono a carico solo di Legnago; lo stesso accade per i Giudici di pace: anche in questo caso le spese per i locali le ha sempre pagate e le sta pagando il comune di Legnago; ecc. Inoltre, la percentuale dei non residenti a Legnago che hanno usufruito del servizio Sportello stranieri è del 20%, una percentuale molto bassa. Le motivazioni vere dell’abolizione dello sportello non sono dunque quelle economiche: lo ha riconosciuto lo stesso sindaco nella seduta consiliare in cui si è discusso di questo argomento. E’, in primo luogo, la paura che trovandosi assieme tanti stranieri, possano formare gruppo e diventare più organizzati. Ha senso tale preoccupazione? No, per diversi motivi: 1. la presenza dello sportello dà allo straniero la percezione che la comunità che lo ospita si occupa di lui, e quindi contribuisce a dare un’immagine positiva degli italiani; 2. se lo straniero, attraverso lo sportello, risolve certi suoi problemi è più sereno e ben disposto verso gli altri; 3. attraverso lo sportello l’Amministrazione comunale e la comunità legnaghese sono al corrente di quali sono i problemi degli stranieri stessi e si può intervenire tempesivamente per risolverli; 4. se gli stranieri sono più organizzati, è più facile avere contatti positivi con loro ed evitare l'esplosione di tensioni sociali. Ma sulla decisione della giunta ha influito anche un altro elemento non secondario: si vuole punire l’associazione che ha gestito lo sportello in questi anni perché, secondo quanto ha dichiarato l’assessore ai Servizi sociali Ferraresi all’Arena, è rea di “essersi comportata scorrettamente in campagna elettorale strumentalizzando la loro attività a fini politici”. Le cose non sono andate così: l’Associazione “Il sorriso di Ilham” ha semplicemente invitato gli stranieri con diritto di voto ad un incontro in cui si spiegava il modo in cui in Italia si vota: una lezione cioè, di educazione civica. Ma ammettiamo pure, per assurdo, che si sia trattato di propaganda elettorale non gradita. Anche in questo caso è da non approvare la scelta di sbarazzarsi dell’Associazione perché: 1. Lega e PdL hanno comunque vinto le elezioni ed è segno di grande debolezza la vendetta; 2. si deve guardare non ad un singolo episodio, ma all’insieme del servizio reso, e “Il sorriso di Ilham” ha gestito molto bene il rapporto con gli stranieri; 3. è indice di chiusura e rancorosità da parte di chi governa e di una mentalità sbagliata la convinzione che chi opera positivamente nel territorio "debba avere le stesse idee di chi comanda, se no lo si taglia fuori". Concludendo, la decisione di giunta di affossare il servizio per gli stranieri va nella direzione opposta a quella che lo stesso sindaco a più riprese ha affermato (evidentemente dice una cosa e fa l'esatto contrario), della necessità cioè di operare per un’integrazione degli stranieri. Legnago, 14 gennaio 2010, Luigi Bologna

1 commento:

Enrico75 ha detto...

sì ma i proventi del Salieri rimangono a Legnago mentre lo sportello stranieri è solo un costo... (almeno dal punto di vista economico)
In ogni caso è stato scorretto da parte dell'Associazione partecipare alla campagna elettorale a favore dell'una o dell'altra parte.
Diciamo che forse la nuova amministrazione poteva -in modo più diplomatico- censurare pubblicamente l'operato "elettorale" dell'Associazione e poteva mantenere in vita lo sportello cercando fondi e sovvenzioni presso gli altri comuni.

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