mercoledì 27 gennaio 2010

ANCORA SULL'INDIA

Su Primo Giornale del 26 gennaio 2010 si ipotizzano nuovi contatti per la realizzazione del Centro Italo Indiano. L'opposizione chiede di ricucire con l'Indo Italian Institute. Il progetto del Centro Italo - indiano è troppo importante per cancellarlo con un colpo di spugna. Inoltre, come ha ribadito l'assessore regionale Vendemmiano Sartor, "se non partirà questo o analogo progetto, il Comune di Legnago rischia di dover restituire il milione e 370 mila euro ricevuti dall'Unione europea per ristrutturare l'Edificio 13". Pertanto Regione, Provincia ed Associazione industriali (quest'ultima forse ancora non del tutto ufficialmente) stanno operando per trovare una soluzione all'impasse. L'ipotesi su cui si sta lavorando è quella di affidare la gestione del progetto ad un'altra società e di coinvolgere Maurizio Miranda, presidente dell'IKC, nell'attività di consulenza e formazione. Damiano Ambrosini, capogruppo della lista di opposizione in Consiglio "La Rosa", ha presentato un Ordine del giorno per il prossimo Consiglio, in cui si chiede all'Amministrazione di "ricucire i rapporti" con l'Indo Italian Institute ed al Sindaco "di mettere per iscritto all'Indo Italian Institute che la sua amministrazione intende mantener fede integralmente (articolo 15 compreso) all'accordo sottoscritto dall'amministrazione Gandini, riprendendo i rapporti con l'Indo Italian Institute". Ma sembra che il sindaco Rettondini non risponderà affermativamente a questa richiesta, perché ha intenzione di non rimangiarsi le affermazioni fatte finora. Prima vuole percorrere la strada dell'accordo con un'altra società:"L'Indo Italian Institute non è l'unica società di consulenza che lavora sull'India. Se non sarà possibile far partire il centro con l'IKC ci stiamo muovendo per una soluzione diversa che punti però sempre ad un centro di internazionalizzazione per le imprese, e sempre legato all'India"(da "Primo Giornale, 26.01.1010). Poi, eventualmente, se l'accorso non potesse essere concluso, se ne riparlerà. Commento: L'iniziativa va portata a termine: è troppo importante per Legnago per lasciarsela sfuggire. Sarebbe un vero delitto. E' per questo che il sindaco non può giocare con le situazioni, perché potrebbe trovarsi alla fine con un pugno di mosche, senza l'accordo con l'IKC e senza l'accordo con altre società. Spero che questo non accada, soprattutto perché sono coinvolte Provincia, Regione e Associazioni Industriali, ma non va dimenticato che la questione è estremamente delicata e basta poco, un'imprudenza, una testardaggine o un errore di valutazione, per farla fallire.

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