martedì 20 aprile 2010

TEATRO SALIERI: 2° ANNO DA RECORD

I fatti (da L'Arena 20 aprile 2010, Stefano Nicoli)


Il teatro Salieri di Legnago si riconferma anche per la stagione 2009/2010 la prima sala di tutto il Veneto - e tra le più alte a livello nazionale - per un riempimento medio intorno al 92 per cento. 
A rendere noto il prestigioso traguardo raggiunto per il secondo anno consecutivo dall'ente gestito dalla Fondazione culturale Antonio Salieri è stato Il Giornale dello Spettacolo, organo dell'Agis (l'associazione generale italiana dello Spettacolo), che in questi giorni ha pubblicato l'annuale classifica delle sale italiane in base al numero medio di spettatori registrati nel periodo compreso tra il primo luglio 2009 ed il 28 febbraio 2010. 
Nelle 16 serate che dal 14 novembre 2009 al 17 aprile hanno costituito la stagione 2009/2010, il Salieri ha infatti raggiunto il tutto esaurito nelle rassegne di danza e prosa, con un riempimento di sala del 93 per cento nel ciclo dedicato alla musica. I biglietti singoli staccati sono stati 12mila - che statisticamente equivale a dire che un legnaghese su due è stato a teatro almeno una volta - mentre gli abbonamenti, dalla stagione 2005/06 ad oggi, hanno registrato un aumento medio annuo del 15 per cento.
«L'ottimo risultato», sottolinea il direttore artistico Angelo Curtolo, «è il frutto non solo del lungo lavoro svolto in questi anni, ma anche del rapporto di fiducia che ritengo si sia creato nel tempo con gli spettatori. Il pubblico si fida delle nostre scelte e ad ogni stagione torna al Salieri, proprio perché sa che tipo di spettacoli sono offerti»...
... Il primato veneto di presenze conquistato in questa stagione dal Teatro Salieri non costituisce di certo una novità. Anzi. con il cartellone 2008-'09 era andata addirittura meglio e si era toccato il record di spettatori... Ad influire sul leggero calo di presenze, ha contribuito il ciclo dedicato alle Musiche da Oscar, che non ha ottenuto il riscontro previsto".
Commento

Si ha veramente motivo di essere soddisfatti del successo della programmazione del Teatro Salieri.  Merito, senza dubbio, del Consiglio di amministrazione della Fondazione di partecipazione che gestisce il Teatro e, in particolare, del Direttore artistico Angelo Curtolo. La strada intrapresa è quella giusta: spettacoli di ottimo livello, prime nazionali... Anche nel settore della musica, secondo me, le scelte di questi anni sono state azzeccate, tenendo presente che la programmazione musicale è quella più difficile, sia per la presenza di tanti generi (sinfonica, lirica, jazz, blues, da film, ...), sia per la concorrenza di città vicine (Verona, Mantova, Padova, Ferrara, Venezia, ...) che hanno programmazioni belle e costose con le quali è difficile competere (orchestre sinfoniche, lirica, ...), sia per i costi proibitivi dei grandi eventi. Curtolo ha cercato di caratterizzare Legnago con una proposta originale e di richiamo: prima con l'abbinamento di musica e letteratura, poi con l'esecuzione di musiche da film mentre scorrono le  immagini dei film stessi su grande schermo.
Il successo della programmazione teatrale legnaghese è poi esaltata dal contemporaneo successo delle numerose rassegne teatrali che si sono svolte, talvolta in contemporanea col Salieri, in numerosi altre sedi teatrali del legnaghese: al Teatro Salus, al Mignon di Porto, al Dante di San Pietro, al Parrocchiale di Vigo, al Piccolo Salieri di Legnago. In tutte queste sedi le rassegne hanno ottenuto un vivo successo, offrendo spettacoli piacevoli e di buon livello.
Questi sono dati estremamente positivi che hanno modificato radicalmente la situazione di 15 anni fa, quando a Legnago esisteva solo la programmazione del Salieri (o del Salus, quando il Salieri era chiuso per lavori di ristrutturazione) e quasi mai si riusciva ad ottenere il teatro  esaurito.  Un cambiamento che è stato favorito proprio da un'intelligente gestione del Teatro Salieri.















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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Va beh: riempimento? Con 622 posti, si fa presto a riempire il teatro, visto che nei dintorni non c'è altro di meglio! Ci si gonfia un po' troppo per niente!

Luigi Bologna ha detto...

Mi spiace, ancora una volta, l'anonimato. Entrando nel merito: non è affatto vero che "si fa presto a riempire il teatro". &22 posti caratterizzano un teatro di dimensioni medie/ medio-piccole. Teatri con un maggior numero di posti ci sono nei capoluoghi di provincia, che hanno un pubblico potenziale ben più vasto di quello di Legnago. E riuscire a gestire una stagione teatrale con il teatro quasi sempre pieno è un ottimo risultato di cui anche i cittadini possono sentirsi orgogliosi. L'anonimo lettore ha dimenticato che nel passato, non molto remoto, pochissime erano le serate in cui il teatro era pieno. Spesso era semivuoto.
Segno che è maturato il gusto del pubblico e che la programmazione è molto buona. Né è poi così vero che "nei dintorni non c'è altro di meglio". Oltre ai già ricordati teatri dei paesi del legnaghese, c'è una valida stagione teatrale a Villa Bartolomea, a Cologna Veneta,ad Asparetto, a Nogara, oltre che, naturalmente, nelle città vicine. Il fatto che sia cresciuto il numero degli abbonati, che tutti gli spettacoli di prosa e di balletto facciano l'esaurito, non è affatto un risultato scontato. Non mi pare quindi accettabile l'esclamazione finale: non si tratta di "gonfiamento per niente", ma di soddisfazione per tutti coloro che si danno da fare per una buona programmazione e per il pubblico che sente il Teatro come "suo".

elena ha detto...

Non è neanche vero che in un passato non molto remoto il teatro fosse sempre vuoto. Anche prima del 2006 la prosa ha sempre fatto il tutto esaurito al teatro salieri. Bastavano gli abbonamenti, proprio come bastano adesso. E tra l'altro il numero complessivo degli spettacoli era più alto dell'attuale. Anche per la danza si assisteva a un trend positivo che è continuato fino ad oggi. Soltanto la musica -classica e non moderna come quella di oggi- aveva problemi. Quindi complimenti per il successo di pubblico ma non esageriamo con queste lodi. Credo che la Fondazione metta a disposizione del Teatro Salieri un budget tale da poter organizzare spettacoli di maggiore qualità rispetto ai teatri limitrofi. Ci mancherebbe altro che il teatro fosse vuoto.

clara scapin ha detto...

soddisfazione, orgoglio e speranza per il nostro Teatro Salieri che è riuscito a diventare motore culturale non solo della Pianura Veronese e questo perchè la politica si è messa a suo servizio ed ha cercato di favorire le condizioni per lavorare al meglio.
E' un'eredità questa che non bisogna disperdere!

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