giovedì 13 maggio 2010

STRAORDINARIO! IL CONCORSO BLINDATO CONTRO LE RACCOMANDAZIONI POTREBBE ESSERE VINTO DA DUE CONCORRENTI BOCCIATI TRE MESI FA NELLA PROCEDURA PER MOBILITA'

I fatti ( i periodi tra virgolette sono riportati da l'Arena di giovedì 13 maggio, SN.)

Tra i 14 candidati che hanno superato la "durissima selezione" ( i candidati presentatisi alla prova scritta erano 136) ce ne sono due, "il cereano Michele Magelti e il legnaghese  Corrado Pesarin, entrambi laureati in giurisprudenza e tutti e due già in servizio in altri comandi", che hanno superato la prova scritta. Gli stessi due "erano stati rispediti a casa giusto tre mesi fa in occasione della procedura per mobilità indetta dall'amministrazione [di Legnago, ndr]per integrare l'organico dei vigili e risoltasi in un nulla di fatto con la bocciatura dei candidati in lizza. Anche in quel primo tentativo, riservato a candidati già pratichi del mestiere, a presiedere la commissione era stato il segraterio generale Alessandro Ballarin. Il quale ora, di fronte allo stupore che sta suscitando in città l'esito della selezione... non ci vede nulla di strano. 'Non è che da febbraio ad oggi, precisa il dirigente, i due agenti in questione siano diventati più bravi e competenti meritandosi così l'assunzione mancata tre mesi fa. E non è cambiato nemmeno il metro di valutazione della commissione. Semplicemente, aggiunge, la procedura di mobilità, a differenza del concorso, dove si parte da zero, non era incentrata sull'idoneità o meno dei candidati che non si poteva mettere in discussione [dal momento che erano già in servizio da tempo, ndr]. Ma su altri criteri, a partire dalla loro propensione a lavorare in strada' ".

Commento

E' la terza volta che affronto questo argomento, che è diventato ormai paradigmatico. Se ancora ci fossero stati dubbi sul fatto che questo concorso non sia "blindato contro le raccomandazioni",  basterebbero le informazioni sopra riportate per fugarli del tutto. Non credo che ci sia bisogno di tante analisi. Ma vale comunque la pena di soffermarci su qualche aspetto ancora.
Innanzi tutto va ricordato che, se nella procedura per mobilità del febbraio scorso ci fossero stati due vigili di altri comuni che hanno partecipato alla selezione ad essere ritenuti idonei, l'attuale concorso non si sarebbe fatto. Insomma la commissione, anche allora presieduta, come ricorda l'Arena, dal segretario generale del comune di Legnago, ha ritenuto che nessuno dei candidati presentatisi fosse preparato e adatto a fare il vigile a Legnago (forse in altri comuni sì, dove già  esercitavano, ma a Legnago no). Adesso, invece, dai test "antiraccomandazione bilanciati a risposta multipla", due di essi  risultano adatti, almeno a presentarsi al colloquio orale. Magìa delle "prove bilanciate antiraccomandazione"!
Ma merita un cenno anche la risposta del segretario generale, secondo il quale, nella procedura di mobilità, il criterio usato per superare la prova non è l'"idoneità dei candidati" a fare il vigile, ma "la propensione a lavorare in strada". Cosa significa, che questa propensione a lavorare in strada non ci dev'essere per tutti i vigili? O che non va  riscontrata attraverso"i test bilanciati a risposta multipla" per tutti i candidati?  Se fosse così, a che cosa servirebbero i test?
Che quindi non "ci sia nulla di strano" nell'ammissione all'orale dei due concorrenti è veramente un'affermazione sbalorditiva.
A meno che non siamo tornati alla situazione di Babele, quando  il linguaggio non era più uno strumento di comunicazione, ma un elemento di generale ed assoluta confusione, in quanto ognuno parlava una lingua diversa.









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