lunedì 8 febbraio 2010

EDIFICIO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE? ABBATTIAMOLO!

Il Sindaco Rettondini ha deciso di abbattere il paraboloide dell'Area ex Pasqualini - Montecatini per dare la possibilità al privato di costruire ulteriori edifici; in cambio il privato costruirà la nuova Caserma dei Carabinieri.

I fatti:

Il Piano regolatore prevede nell'area ex Zuccherificio una zona di interesse collettivo. L'accordo del Piano particolareggiato Comune - Proprietà prevede che su quell'area, di 4.300 metri quadrati, ceduta al Comune di Legnago che ora ne è proprietario, sorga la nuova Caserma dei Carabinieri. L'attuale Caserma ormai è poco funzionale e, in parte, inagibile. Un eventuale intervento di ristrutturazione, oltre che poco funzionale, sarebbe estremamente costoso. Di qui la necessità di pensare alla realizzazione di una nuova Caserma. La localizzazione prevista dal Piano regolatore è buona: zona vicinissima al centro, comoda per le immissioni stradali verso tutte le località. L'Amministrazione Gandini aveva approvato uno Studio di fattibilità nel 2005; l'amministrazione Rettondini ha redatto il Progetto preliminare che prevede la realizzazione di una palazzina con otto alloggi e la centrale operativa. Costo: quattro milioni e mezzo di euro. Ci sono i soldi? La Regione, attraverso l'Assessore Giorgetti, ha promesso il contributo di un milione di euro. Ne mancano all'appello tre e mezzo.

La Soluzione proposta dalla Giunta:

Fare un accordo con la Società Ellegi, soggetto attuatore del recupero dell'Area ex-Montecatini -Pasqualini, all'interno del quale si preveda che Ellegi costruisca a sue spese la nuova Caserma dall'altra parte della strada. In tal modo il Comune, senza spendere un soldo delle casse comunali, garantirebbe la nuova Caserma ai Carabinieri.

La contropartita scellerata:

Naturalmente la Società Ellegi non farà una donazione al Comune, ma avrà in cambio un valore almeno pari in ulteriori metri cubi edificabili (da precisare) nell'area ex Pasqualini. Dove, dal momento che gli standard urbanistici non consentono altra metratura in quell'area? Ed ecco il coniglio che appare sotto il cilindro: fare una variante, da approvare in Consiglio Comunale, per modificare la convenzione già sottoscritta tra Comune ed Ellegi Il paraboloide non sarà più ristrutturato a spese di Ellegi e ceduto al Comune come previsto, ma verrà abbattuto per lasciar posto a quei nuovi metri cubi di edificabilità che la Giunta concorderà coi privati. Il paraboloide è una delle migliori costruzioni di fabbricati industriali dell'inizio del secolo scorso, opera di uno dei più importanti architetti civili dell'epoca. Ora appare appesantito dalle tettoie non originali; ma, ripulito dalle superfetazioni, è un mirabile esempio di archeologia industriale. Ha una superficie amplissima: circa 8 mila metri quadrati: potrebbe contenere quasi due campi di calcio regolari. Una volta ristrutturato c'era l'intenzione di farlo diventare un importante contenitore culturale. C'erano avanzate trattative con privati per collocarvi Cinema Multisala, booling, spazi per giovani, ristorazione, ecc. Poi sono intervenute le elezioni. Questo progetto, affidato, come il resto dell'area edificabile, all'architetto svizzero di fama mondiale Mario Botta, avrebbe mantenuto in vita il paraboloide che, con l'Edificio 13 nell'area di fronte, avrebbe costituito un bellissimo biglietto da visita per chi entra a Legnago. Invece ora si prospetta il suo abbattimento. Si dirà: ma questa operazione consente di fare finalmente la nuova Caserma, che altrimenti rischia di non essere costruita. Ci sono delle alternative, estremamente realistiche, per il finanziamento della Caserma, che variano uno a seconda dell'impegno economico che vuol assumersi il Comune.

Le alternative per finanziare la costruzione della Caserma:

1. Se il Comune vuole intervenire con un investimento diretto consistente: Puo contrarre un mutuo con una Banca per la cifra rimanente (3,5 milioni di €). Questa cifra può ridursi se il contributo di altri Enti, per esempio la Regione aumenta il proprio (invece di un milione potrebbe, per esempio, concorrere con tre). E questo, con un po' di impegno da parte degli amministratori legnaghesi, è un obiettivo raggiungibile.

2. Se il Comune non vuole investire direttamente denaro per quest'opera (che diventerebbe a costo zero):

A) Operazione Vecchia Caserma: L'attuale Caserma è collocata in una posizione centrale di Legnago ed ha un ottimo valorei immobiliare. Se necessario, il Comune può ulteriormente valorizzarla. Potrebbe fare un bando in cui si preveda che l'impresa (o società) vincitrice si impegni a realizzare prima la nuova Caserma e poi, una volta trasferiti i carabinieri nella nuova sede, possa attuare l'edificazione sul sedime della vecchia Caserma.

3. Se la Giunta vuole applicare i Criteri utilizzati quando ha chiuso lo "Sportello stranieri": Il Comune di Legnago deve cercare il coinvolgimento economico di tutti i Comuni della zona, proporzionalmente al numero di abitanti, in quanto i carabinieri fanno un servizio per una comunità molto più ampia di quella legnaghese. L'intervento economico di ogni singolo Comune sarà ridotto al minimo. In tal caso, come è stato dichiarato per lo Sportello Stranieri, la nuova costruzione partirà dopo che l'accordo è stato trovato con tutti gli altri Comuni.

La terza proposta è volutamente un po' provocatoria, ma mi sembrava doveroso farla per dimostrare quanto peregrina sia sata l'argomentazione addotta dalla Giunta in occasione della chiusura dello Sportello stranieri (si veda l'articolo in questo blog).

Invece molto realistiche e praticabili mi appaiono le prime due. Se si adottasse una di queste soluzioni il paraboloide diventerebbe un contenitore culturale che potrebbe attirare giovani (e meno giovani) da tutta la zona circostante; si eviterebbe la distruzione di un edificio di grande interesse storico-artistico; si risparmierebbe a Legnago uno scempio urbanistico, inevitabile se al posto del paraboloide si decidesse di costruire ancora molto. Ma la sensibilità per la storia, la cultura e l'arte, dimostrata da questa Giunta (si veda il capitolo Porta Mantova) non mi fa sperare niente di buono. Mi auguro, ancora una volta, di sbagliarmi.

1 commento:

clara scapin ha detto...

bella ricostruzione! è la risposta all'incompetenza arrogante di questa amsministrazione ,in ogni campo scelgono la soluzione più facile del momento ,non c'è un'idea di bene futuro del paese,che peccato per Legnago! tieni svegle le nostre coscienze con i tuoi scritti!!!ciao Clara

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