Foto di Luigi Bologna, ottobre 2011
Masada: scalinata d'ingresso.
Masada: plastico della Fortezza
Masada è stata iscritta nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco nel 2001.
Masada costituisce il complesso difensivo romano più completo conservato fino ai nostri giorni.
Il sito venne fortificato tra il 103 e il 76 a.C. prima di cadere nelle mani di Erode il Grande nel 43 a. C.
Il sovrano rafforzò il complesso con una cerchia di mura presidiata da torri di difesa, oltre ad aggiungere una caserma e una serie di arsenali e magazzini.
Masada: la passerella
L'accampamento romano a forma trapezoidale
Erode morì per cause naturali nel 4 a.C., senza aver mai avuto bisogno di utilizzare il rifugio di Masada. Nel 66 d.C. gli Ebrei si ribellarono ai Romani, scatenando la Prima Guerre Giudaica.
Gli Zeloti espugnarono la Fortezza di Masada, presidiata da un'esigua guarnigione. Dopo quattro anni la rivolta venne soffocata. I Romani assediarono questa roccaforte.
Giuseppe Flavio, storico ebraico del I sec. d.C., è l'unico a raccontare l'assedio. I Romani schierarono 8000 uomini in otto accampamenti situati alle pendici della montagna (si veda foto sotto) e, utilizzando schiavi ebrei, iniziarono a costruire un enorme terrapieno per poter raggiungere le mura della fortezza con le macchine da guerra.
Il terrapieno costruito dai Romani per accedere alle mura con le macchine da guerra.
All'interno di Masada vi erano quasi 1000 persone tra uomini, donne e bambini, con viveri e acqua a sufiicienza per poter sopravvivere diversi mesi.
Una volta completata la rampa (v. fig. sopra) i Romani vi trasportarono le loro macchine da guerra. A quel punto gli Zeloti iniziarono a dar fuoco alle loro case e ai loro beni per evitare che i Romani se ne impossessassero.
Successivamente vennero estratti a sorte 10 uomini ai quali venne affidato il compito di uccidere tutti gli altri abitanti; nove di essi vennero poi uccisi dal decimo compagno che, rimasto solo, si tolse la vita.
Quando i Romani riuscirono ad entrare nella fortezza trovarono solo due donne e cinque bambini sopravvissuti: erano riusciti a nascondersi.
Per gli israeliani di oggi, o almeno per una parte di loro, l'eroismo degli Zeloti durante l'assedio di Masada è divenuto un simbolo della resistenza ebraica.
Nel IV e V sec. il sito venne occupato da una comunità di monaci bizantini e in seguito se ne perse il ricordo. Il sito fu riscoperto solo all'inizio del sec. XIX.
Nel 1963 furono avviate indagini sistematiche, nel corso delle quali il sito fu scavato, restaurato e parzialmente ricostruito.
Nelle tre foto sopra si vedono i Magazzini: gli archeologi vi hanno trovato centinaia di vasi che un tempo contenevano grandi quantità di olio, vino e cereali.
Veduta dalla terrazza panoramica
Panorama
Veduta dalle mura
Masada: particolare
Le pareti del Palazzo settentrionale di Erode erano ricoperte di affreschi che imitavano il marmo e il pavimento del piccolo bagno era riscaldato.
Le terme di Erode
L'ambiente più grande era il calidarium, dotato di un ipocausto che permetteva di riscaldare tutta la stanza
L'aria, scaldata da fuochi sotto il pavimento, circolava nell' intercapedine ed usciva da tubi in terracotta posti all'interno dei muri.
Masada
La Torre fu costruita all'epoca di Erode; al piano inferiore erano tenuti i colombi; al piano superiore vi era una posto di guardia.
Masada
La cisterna dell'acqua
Veduta dalle mura
Masada: veduta dalle mura
Masada
Veduta dalle mura
La funivia
(continua)
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