domenica 2 ottobre 2011

PD DIVISO

Da l'Arena del 02 ottobre 2011, Stefano Nicoli



Commento:
 Nel momento in cui il PdL legnaghese è spaccato in tante anime, in cui la Lega rischia di essere stritolata dalle sue stesse decisioni, che cosa fa il centrosinistra? Si divide, naturalmente, secondo una tradizione che sembra abbastanza consolidata, facendo il gioco del centro-destra. Si dirà: ma c'è ancora tempo prima delle elezioni per recuperare! 

Ciò che manca, purtroppo, è l'unità di intenti che nei dieci anni 1999-2009 la Rosa aveva garantito con le sue modalità di lavoro: tutte le decisioni (vincolanti per tutti) venivano prese dal gruppo consiliare della Rosa; partiti e personalismi erano tenuti fuori dall'Amministrazione. Garante per tutti era il sindaco.

Chi ha voluto far finire l'esperienza della Rosa (ed è stato più d'uno) ha oggi la responsabilità della sconfitta elettorale e delle divisioni attuali.

E questi non sono bei segnali per il futuro. 
Si vede che la lezione elettorale del 2009 non è servita.

Il parere di Marco Caregaro (04 ottobre 2011)

Pur considerando perfettamente logico e lineare il tuo ragionamento sulla situazione che caratterizza attualmente nel centrosinistra legnaghese, con particolare riferimento al gruppo consiliare, mi permetto di evidenziare alcuni elementi che forse non ti sono totalmente chiari. Come Partito Democratico, sotto la Segreteria di Clara Scapin abbiamo iniziato più di un anno fa (16 mesi fa per la precisione) a ragionare con le forze civiche del centrosinistra legnaghese rappresentate in Consiglio Comunale, (cioè "Liberinsieme" e "Legnago al Centro") sulla strategia politica da adottare in vista delle prossime elezioni amministrative. La nostra proposta è, in sintesi, che il Partito Democratico sia promotore e fulcro di una coalizione che sia la più ampia possibile su alcuni temi prioritari per il futuro della nostra città. Riteniamo inoltre che il candidato sindaco debba essere scelto con un metodo nuovo rispetto al passato, cioè con le primarie di coalizione. Attorno a questa proposta abbiamo riscontrato due atteggiamenti diversi da parte delle forze civiche che ho citato in precedenza. Mentre "Liberinsieme" ha mostrato fin dall'inizio grande disponibilità e interesse a capire e condividere il nostro progetto, "Legnago al Centro" ci ha fatto chiaramente capire di voler costruire un gruppo nel quale "prima vengono le persone" e che sia "slegato dai Partiti", con una "lieve" contraddizione di fondo: questo gruppo accetterebbe ben volentieri che 2 o 3 iscritti al PD decidessero di far parte del loro progetto. Inoltre, il gruppo di "Legnago al Centro" non è disposto ad accettare le primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco in quanto le ritiene "strumento di schieramento politico". In tutta questa vicenda, quindi, i "personalismi" c'entrano ben poco e le divergenze con il Partito Democratico, a fronte delle quali si rende necessaria, a mio modestissimo avviso, la divisione in Consiglio Comunale, sono essenzialmente di natura politica. Concludo con un'ultima considerazione: se, come mi auguro, il progetto del Partito Democratico prevarrà e se il centrosinistra riuscirà a vincere le prossime elezioni comunali a Legnago, il sindaco sarà senza alcun dubbio una figura di garanzia, anche (ma non solo) in considerazione del fatto che verrà scelto con le primarie di coalizione.

1 commento:

Marco Caregaro ha detto...

Caro Gigi,
pur considerando perfettamente logico e lineare il tuo ragionamento sulla situazione che caratterizza attualmente nel centrosinistra legnaghese, con particolare riferimento al gruppo consiliare, mi permetto di evidenziare alcuni elementi che forse non ti sono totalmente chiari. Come Partito Democratico, sotto la Segreteria di Clara Scapin abbiamo iniziato più di un anno fa (16 mesi fa per la precisione) a ragionare con le forze civiche del centrosinistra legnaghese rappresentate in Consiglio Comunale, (cioè "Liberinsieme" e "Legnago al Centro") sulla strategia politica da adottare in vista delle prossime elezioni amministrative. La nostra proposta è, in sintesi, che il Partito Democratico sia promotore e fulcro di una coalizione che sia la più ampia possibile su alcuni temi prioritari per il futuro della nostra città. Riteniamo inoltre che il candidato sindaco debba essere scelto con un metodo nuovo rispetto al passato, cioè con le primarie di coalizione. Attorno a questa proposta abbiamo riscontrato due atteggiamenti diversi da parte delle forze civiche che ho citato in precedenza. Mentre "Liberinsieme" ha mostrato fin dall'inizio grande disponibilità e interesse a capire e condividere il nostro progetto, "Legnago al Centro" ci ha fatto chiaramente capire di voler costruire un gruppo nel quale "prima vengono le persone" e che sia "slegato dai Partiti", con una "lieve" contraddizione di fondo: questo gruppo accetterebbe ben volentieri che 2 o 3 iscritti al PD decidessero di far parte del loro progetto. Inoltre, il gruppo di "Legnago al Centro" non è disposto ad accettare le primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco in quanto le ritiene "strumento di schieramento politico". In tutta questa vicenda, quindi, i "personalismi" c'entrano ben poco e le divergenze con il Partito Democratico, a fronte delle quali si rende necessaria, a mio modestissimo avviso, la divisione in Consiglio Comunale, sono essenzialmente di natura politica. Concludo con un'ultima considerazione: se, come mi auguro, il progetto del Partito Democratico prevarrà e se il centrosinistra riuscirà a vincere le prossime elezioni comunali a Legnago, il sindaco sarà senza alcun dubbio una figura di garanzia, anche (ma non solo) in considerazione del fatto che verrà scelto con le primarie di coalizione.

Marco Caregaro

VERONA: I DISEGNI MIEI E DI MARISA LONARDI RELATIVI A VERONA

 Disegni di Luigi Bologna e Marisa Lonardi Piazza delle Erbe Lungadige (che non c'è più) Piazza delle Erbe  Lavori sull'Adige nei pr...