lunedì 24 gennaio 2011

PANNELLI SOLARI: sì, ma solo se non deturpano il paesaggio

I fatti:

1. Nelle nostre campagne si stanno diffondendo a macchia d'olio le installazioni a terra di centrali fotovoltaiche che occupano vari ettari di terreno.
2. Lungo la superstrada per Verona, in comune di Oppeano, è stata realizzata una barriera sonora costituita di pannelli fotovoltaici della lunghezza di quasi due chilometri. Un record.
3. Alcune rotatorie sono state coperte da pannelli fotovoltaici.


Commento
L'uso del fotovoltaico mi vede assolutamente favorevole. In un paese come l'Italia, dove il sole non manca, è una buona cosa che venga incentivato l'uso di pannelli fotovoltaici, che che utilizzano energia pulita.

Ma i pannelli fotovoltaici non vanno installati dappertutto.

Vanno bene, secondo me, sui tutti i tetti delle case non di pregio storico e non situate in centri storici.
Vanno benissimo su tutti i tetti dei capannoni industriali (che sono numerosissimi in tutto il Veneto.
Possono essere accettabili, anche se non sempre esteticamente, quando occupano lo spazio di grandi rotatorie.

Non vanno bene, invece, quando sono installati a terra in zone agricole, sia perché sottraggono ulteriore terreno all'agricoltura, che ha già avuto colpi mortali da una cementificazione spesso selvaggia, sia perché deturpano il paesaggio agrario, che è un valore importantissimo della nostra Italia.
Non vanno bene neppure lungo autostrade o superstrade (per esempio ad Oppeano), perchè costituiscono un abbruttimento del paesaggio del territorio, che rimane nel tempo (per qualche decennio). Nel caso specifico di Oppeano, perché, dopo la costruzione della superstrada, il piano regolatore ha dato la possibilità di costruire case a pochi metri di distanza dalla superstrada, quando la stessa normativa regionale prevedeva una distanza minima di 60 metri? E' ovvio che chi acquista una casa vicinissima alla superstrada è fortemente disturbato dai rumori, e quindi chiede l'installazione di pannelli fonoassorbenti, ma il problema non sussisterebbe se le distanze fossero state quelle, ragionevoli, previste dalla legge. Si è quindi pensato di correre ai ripari installando pannelli fotovoltaici che potevano avere anche la funzione di produzione di energia elettrica. Con un risultato veramente pessimo dal punto di vista paesaggistico.

La materia va, secondo me, regolamentata al più presto, prima che i danni siano irreparabili. Per prima deve essere la regione a varare il regolamento. Ed anche gli stessi comuni devono darsi delle regole precise. Per non lasciare il campo aperto agli speculatori che non guardano in faccia niente e nessuno.

2 commenti:

clara scapin ha detto...

purtroppo in regione e in provincia manca un piano energetico che dia regole ed indirizzi,così il territorio è in balia dell'iniziativa di privati chehanno come unico scopo sfruttare gli incentivi,alterando così l'idea originale di fotovoltaico come energia pulita per salvaguardare l'ambiente! E a pagare gli incentivi siamo tutti noi cittadini con una voce specifica nella bolletta dell'enel!

pannelli fonoassorbenti ha detto...

Sono d'accordo, l'energia verde è sicuramente importante ma lo è anche la conservazione del territorio, dell'agricoltura e dei prodotti tipici. Le grandi centrali fotovoltaiche portano avanti una logica latifondistica...

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