Ricevo dal Comitato antinucleare di Legnago e volentieri pubblico:
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2010/20-ottobre-2010/centrale-nucleare-mantovano-si-pdl-lega-tosi-compreso-1703991961759.shtml
AMBIENTE E TERRITORIO
Centrale nucleare nel Mantovano
Sì di Pdl e Lega (Tosi compreso)
Ipotesi Viadana, meno di 100 chilometri da Verona. Favorevole il sindaco: serve energia. Giorgetti: l’avrei fatta in Veneto. Legambiente: impatto devastante
VERONA — A volte ritornano. Dopo anni, o decenni. Così, come era tramontata, rispunta l’ipotesi di una centrale nucleare e riecheggia il nome di Viadana, cuore padano tra Mantova e il Po, tra i possibili quattro siti italiani che potrebbero ospitarne una. E mentre il paese agricolo del Mantovano comincia a rispolverare i cartelli di protesta di 25 anni fa, quando insorse contro l’ipotesi del nucleare sotto casa, anche nel Veronese si accende il dibattito. Perché Viadana è a neanche cento chilometri di A22: poco più di un’ora di strada. E il nucleare, da Chernobyl in poi, fa ancora paura. Il caso è esploso all’indomani delle dichiarazioni del ministro allo Sviluppo economico Paolo Romani, che ha ipotizzato in Lombardia uno dei siti per la costruzione delle quattro centrali nucleari pattuite con i francesi di Edf. Dove? Il Corriere della Lombardia ha quotato Viadana, già nell’elenco pre-referendum anni ’70. Luogo ideale, per la vicinanza all’acqua e l’area poco urbanizzata. E se a livello nazionale insorgono i Verdi, in ambito locale il fronte del sì vede in testa il sindaco Flavio Tosi, l’assessore regionale Massimo Giorgetti e quello provinciale Fabio Venturi. Agli antipodi ambientalisti e Pd. Il pensiero di Tosi è che il nucleare serve: «Premesso che la decisione spetta al governo, dico che l’energia nucleare è la più pulita che ci sia, lo sostiene anche Umberto Veronesi, uno che di tumori se ne intende. E poiché
Lo contraddice Michele Bertucco, di Legambiente, che ricorda come gli impianti non siano mai esenti da rischi: «I casi di incidente sono dietro l’angolo e l’impatto ambientale sarebbe devastante. Bisogna investire nelle energie alternative: fotovoltaico, eolico, geotermico e idroelettrico». Vincenzo D’Arienzo, candidato alla segreteria provinciale del Pd, prende di petto Tosi: «Alla faccia del federalismo, sta accettando che a casa nostra ci caccino di tutto: il Cie, l’inceneritore, le strade a pedaggio e ora pure il nucleare. Tutto il peggio arriva qui». L’assessore regionale all’Energia Massimo Giorgetti, dice sì «perché la scelta nucleare è del governo visto che non abbiamo né gas, né petroli, né carbone e neppure metano». Agli ambientalisti ricorda che
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