venerdì 8 ottobre 2010

POLO DEL TEMPO LIBERO DI ANGIARI

Sì della Regione al mega centro commerciale di Rossetto ad Angiari.

I fatti:
Il 28 settembre,  a Venezia è stato approvato ("sub judice", perché il Consiglio di Stato non si è ancora pronunciato sul ricorso) il progetto definitivo di quello che ufficialmente è stato chiamato "Parco multifunzionale del Lavigno" e comunemente, con un neologismo orrendo, "divertimentificio". L'investimento dei privati sarà di circa 130 milioni di euro. E' previsto un parco acquatico di 14.000 metri quadrati con cupola trasparente che d'estate si apre, con piscine, saune, scivoli. Ci sarà una struttura per giochi elettronici; 4 o 5 sale cinematografiche; bowling, pista per gokart elettrici, punti di ristorazione. Oltre a ciò , un'area commerciale di 20mila metri quadrati, su tre piani, con licenza per 14.000 mq. Sul progetto pende un ricorso del Consiglio di Stato che, secondo le dichiarazioni rilasciate da Roberto Rossetto a "Primo Giornale" del 5/10, non preoccupa perché "noi siamo in regola con tutte le carte e i permessi". Il Polo, che potrebbe in futuro avere una metratura doppia di quella attualmente prevista, sarà pronto nel 2013.

Commento:
1. Non entro nel merito di questa ulteriore autorizzazione regionale per grande distribuzione: l'impressione è che non ci sia la volontà di governare lo sviluppo del commercio regionale e che, per non inimicarsi nessuno, politici e tecnici regionali lascino fare nuovi insediamenti senza una programmazione precisa.

2. L'iter di costruzione del Polo di Angiari prosegue nonostante sia ancora pendente il parere del Consiglio di Stato. Se non andasse in porto questo progetto, il Comune di Angiari rischia di "dover restituire a Rossetto qualche milione di euro già versati come oneri dalla società che costruirà il mega divertimentificio" (Primo Giornale  del 5/10/2010). Quindi il Comune di Angiari permetterà di procedere con i lavori con "il rischio che il secondo grado di giudizio poi blocchi tutto"(id.). Conseguenza possibile, se questo avvenisse (e non si può escludere) è che la costruzione, già in stato avanzato, venga bloccata e rimanga uno scheletro nella pianura della Bassa. A meno che poi non si trovi poi un'altra strada ( e non è da escludere) per riempire in qualche modo la struttura. 
Non sarebbe stato più semplice e lineare attendere il parere del Consiglio di Stato?
E il Comune, come può incassare i soldi degli oneri dal privato che costruisce se non è matematicamente certo che il privato possa costruire?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non c'è nessuna costruzione in stato avanzato.
Quello che è sempre di più in stato avanzato è il pressapochismo delle persone.

Luigi Bologna ha detto...

Il contesto lascia capire abbastanza chiaramente che "lo stato avanzato" è ipotetico. L'espessione "in stato avanzato" significa: "anche se in stato avanzato".

VERONA: I DISEGNI MIEI E DI MARISA LONARDI RELATIVI A VERONA

 Disegni di Luigi Bologna e Marisa Lonardi Piazza delle Erbe Lungadige (che non c'è più) Piazza delle Erbe  Lavori sull'Adige nei pr...