Ricevo e volentieri pubblico, da Clara Scapin, consigliere provinciale, un resoconto dell'incontro sull'inceneritore a pollina.
E' una relazione molto interessante sia per capire l'iter burocratico per la realizzazione dell'inceneritore, sia i risvolti politici:
L’inceneritore in oggetto è quello che riguarda il progetto di una società privata , appena costituita controllata da AGSM, AMIA e DRV, che intende realizzare un inceneritore da 40.000 tonnellate, a griglia mobile alimentato da pollina e plastica residua per produrre energia .
Il costo del progetto è di 17 milioni di euro !
Il dirigente provinciale del settore ambiente, ing. Poli, presente durante la discussione, ha precisato che " la Provincia non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione in merito; se fosse realmente un impianto per produzione di energia da fonti rinnovabili, il soggetto proponente potrebbe ricorrere ad una Autorizzazione Unica . Una procedura semplificata che valuta contestualmente la sostenibilità ambientale e l’approvabilità del progetto. Di competenza quindi Regionale, la Provincia interverrebbe con diritto di voto in conferenza dei servizi assieme a Comune, ULSS, Arpav". “Procedura semplificata" vuol dire più facilità ad ottenere l’autorizzazione in quanto l’incenerimento è considerato recupero non smaltimento, quindi sarà in deroga anche allo strumento urbanistico e producendo energia avrà anche gli incentivi .
Mi sembra che la situazione sia grave e pericolosa!
I Comuni del rodigino sono in allarme perché un inceneritore comprometterebbe il loro piano di polo logistico per ditte artigianali, in quanto attività incompatibili con un inceneritore. Mi chiedo se il nostro Comune di Legnago abbia presente che a Torretta non c’è solo la discarica, ma un progetto turistico per natanti visto che il canale con i suoi 135 Km di lunghezza collega Mantova al mare Adriatico e tocca Torretta (dove sarebbero da valorizzare anche le Valli Grandi ), ma anche un porto fluviale per merci che toglie dalle strade oltre 1800 tir all’anno.
L’attracco di 150 metri, completato ancora nel 2007 con un investimento di 4,9 milioni di euro, non ha ancora una gestione ! Un inceneritore al suo fianco lo affosserebbe, l’Amministrazione se ne assuma le responsabilità !
Responsabilità per il futuro di Legnago, per i problemi di inquinamento ambientale, per lo sviluppo, per la qualità della vita, per i rapporti con i comuni limitrofi .
L’assessore De Lorenzi, presente in commissione come consigliere provinciale, non è intervenuto nella discussione.
Troppe incertezze, incongruenze, contraddizioni, silenzi; i cittadini non capiscono e temono.
Clara Scapin
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