giovedì 10 novembre 2011

PORTA MANTOVA.: L'INTERVENTO DI CLARA SCAPIN, consigliere provinciale

 Volentieri pubblico l'intervento su Porta Mantova di Clara Scapin, consigliere provinciale:

"La Soprintendenza chiede al Comune di Legnago un nuovo progetto per coprire Porta Mantova.
Per fortuna che c’è la Soprintendenza !
C’è ancora tempo per ragionare su Porta Mantova.

L’Amministrazione di Legnago aveva deciso di coprire i resti e di riaprire al traffico tutto Corso della Vittoria, per questo aveva stanziato 175.000 euro nel piano delle opere pubbliche.
Coprire i resti archeologici della 600esca Porta Mantova, una delle pochissime testimonianze storiche rimaste di Legnago come città murata ? Parliamone .
Ma asfaltare quel tratto e riaprirlo al traffico automobilistico no! Sarebbe un errore grave per Legnago, un rifugiarsi in un modello superato di pensare  alla vita e allo sviluppo del suo centro.
In tutta Europa si cerca di togliere il traffico automobilistico dal centro storico, nelle piccole e nelle grandi città e si è visto che dove si allargano le isole pedonali si ottengono benefici per tutti : riduzione dello smog, aumento della vivibilità, della sicurezza stradale, e per i negozianti innalzamento oltre il 20% del volume d’affari delle attività commerciali.
L’Italia a 30 anni dalla sua prima isola pedonale è in ritardo rispetto all’Europa, ma sta avviandosi verso questa strada.
Legnago non può andare in controtendenza, ha il compito d’essere capofila della Pianura Veronese valorizzando il centro storico come luogo di incontro, di manifestazioni, di cultura, ma anche di commercio di qualità, in alternativa agli anonimi Centri Commerciali, frutto di un’altra cultura e di un’altra storia" .  

Clara Scapin

Commento: Sono d'accordo con tutte le considerazioni sul mantenimento della pedonalizzazione della zona di Porta Mantova.
Non credo che sia una scelta giusta quella di seppellire Porta Mantova per vari motivi che ho spesso ricordato nei miei post e che sintetizzo:
      - E' uno spreco assurdo  di denaro pubblico cancellare un'opera realizzata dalla passata amministrazione (che ha utilizzato donazioni di privati per la realizzazione, spendendo pochi soldi propri): il comune spenderà 175.000 €, già stanziati, per l'interramento, più una forte somma di denaro (parecchie decine di migliaia di euro di sicuro) per ottemperare alle prescrizioni della Soprintendenza, che ha imposto, nel caso in cui  il Comune voglia interrare i resti, la ricostruzione in superficie con pietre di colori diversi, il disegno della pianta della Porta per tutta la sua area.

     - E' giusto che i legnaghesi e tutti coloro che visitano la nostra bella città, abbiano l'opportunità di scoprire, in una zona centrale, un brano della propria storia di città murata (e non, come sembrano volere gli  amministratori leghisti, solo  a parole legati alle radici della storia locale, seppellire le proprie radici).

     - Per quanto riguarda il problema reale dei mattoni rovinati al contatto con gli agenti atmosferici, la Soprindendenza, già nel 1999, poco prima delle elezioni amministrative, aveva dato l'autorizzazione di sostituirli con mattoni nuovi per esterno, di uguale forma e colore degli originali. Con una spesa molto ridotta, se ci fosse la volontà di mantenere aperto lo scavo, il problema dei mattoni si sarebbe potuto e si potrebbe risolvere.

    

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