I Fatti: La Commissione edilizia, in scadenza, può essere rinnovata. La Giunta decide per il rinnovo. Nella maggioranza le defezioni di Martinelli (Lega) e Zamperlin (PdL) non danno la garanzia che la nuova maggioranza della Commissione sia di PdL e Lega; anzi, è quasi sicuro, visti i numeri, che l'elezione in Consiglio dia il risultato di 3 per la maggioranza e 3 per la minoranza.
Infatti con sei membri da nominare e un voto per ciascun consigliere, la Commissione potrebbe essere composta in pareggio: tre commissari alla maggioranza e tre alla minoranza.
Per questo PdL e Lega ritirano il punto, già presentato per la discussione, dall'Ordine del Giorno del Consiglio Comunale e mettono all'Ordine del Giorno del Consiglio successivo (24 novembre) un cambiamento del numero dei Commissari edilizi da eleggere: non più 6, ma 7, in modo da garantirsi la maggioranza nella Commissione edilizia al riparo da "imboscate" dei compagni di alleanza.
Commento:
1. Afferma Paolo Longhi, ex assessore PdL defenestrato dalla giunta, nel suo blog:
"Cambiare le regole del gioco quando si sta giocando e perdendo sarà pure un'ottima strategia per garantirsi la vittoria, ma non è certo etico".
Non si può che essere d'accordo: la Giunta ha formalmente la possibilità di cambiare in corsa le regole del gioco, perché con i numeri della propria maggioranza lo può tecnicamente fare, ma nella sostanza fa un'operazione assolutamente spregevole, calpestando le elementari norme etiche.
2. Nel passato recente, prima dell'amministrazione Rettondini, nella Commissione edilizia si era istaurato un clima di collaborazione, garantito prima (fino a quando la legge nazionale lo ha consentito) dall'assessore ai Lavori Pubblici e poi, quando la legge ha vietato la presenza di 'amministratori' nella Commissione edilizia, dal Dirigente dell'Ufficio Tecnico, in cui l'appartenenza dei commissari all'una o all'altra forza politica era assolutamente indifferente: quasi tutte le decisioni, dopo attenta analisi, venivano prese all'unanimità e se c'erano perplessità da parte di uno o più commissari, si discuteva a fondo e si rinviava la decisione alla seduta successiva.
Oggi sembra invece che anche la Commissione edilizia sia usata per spararsi l'un contro l'altro: una degenerazione del significato della Commissione stessa.
Tanto più che da qualche anno i Comuni non sono obbligati ad eleggere la Commissione edilizia, ma le pratiche possono essere definite esclusivamente a livello tecnico.
Quindi per Legnago, nella situazione in cui questa maggioranza ha ridotto la Commissione edilizia, è sicuramente meglio non eleggerla e lasciare che siano i tecnici dell'Ufficio Tecnico a definire tutte le pratiche edilizie, con forte risparmio di energia e con minor speco di buon senso.
1 commento:
Sono completamente d'accordo!
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