sabato 7 gennaio 2012

Lettera di Fiorello Stopazzolo su Porta Mantova

Ho ricevuto una lunghissima lettera di Fiorello Stopazzolo, da tutti conosciuto a Legnago per la passione per la sua terra, la sua storia e le sue tradizioni. E' lunghissima, ma la pubblico integralmente (tranne qualche piccolo ritocco linguistico - mia deformazione professionale) perché offre spunti molto importanti per la discussione e l'approfondimento.
Saranno quindi bene accolti in questo blog anche altri interventi sul tema di Porta Mantova e sulla valorizzazione del patrimonio storico.


Lettera di Michele Sanmicheli ai cittadini di Legnago che vogliono seppellire  Porta Mantova (tramite Fiorello Stopazzolo)
                                                          Aldilà 3 gennaio 2012

 I RESTI PORTA MANTOVA

Posizioni
Sindaco Rettondini
La Copertura dei resti era un punto della campagna elettorale che portò all’insediamento della nuova amministrazione. Quindi potrà sempre dire (finché gli oppositori non faranno un censimento per sentire il parere dei cittadini) di avere il parere favorevole della maggioranza dei cittadini.
Dice no alla sostituzione dei mattoni.

Luigi Bologna, ex assessore ai lavori pubblici dell'Amministrazione Gandini, ( dal suo sito Legnago Flash )
“...la migliore idea, per me, resta comunque la sostituzione dei mattoni rovinati con altri resistenti al gelo delle stesse dimensioni e colore, così come la Soprintendenza aveva autorizzato nel 2009)”
Dice no al tratto di strada di collegamento tra Corso della Vittoria e Piazza Garibaldi.

Tommaso Casari , consigliere di opposizione
Si oppone alla strada.
Accetta il ricoprimento come una continuazione di Piazza Garibaldi e propone la zona solo come pedonale-verde per eventi di piazza.

Dalla sua lettera a Nalin, assessore ai lavori pubblici:
L'Ente veronese (Sovrintendenza alle Belle Arti ) impone (giustamente) un disegno in superficie con materiali differenziati: voi ci volete fare passare sopra una strada indicandone la carreggiata con borchie di metallo? Non lo trova quanto meno riduttivo e di poco senso? Partendo dal principio condivisibile che i resti vanno conservati e ricoperti [qui Luigi Bologna dissente: che vadano conservati, sì; che vadano ricoperti per farci passar sopra la strada,no!], Lei è convinto che un progetto di tale natura si realizzerà mantenendo un impegno di spesa di 175.000 € o, più verosimilmente, l'intero intervento comporterà un aumento inevitabile dei costi?

In virtù della professione che esercitava prima di assumere l'incarico di Assessore e proprio per la sensibilità che compete ad un 'Architetto', Le chiedo di riflettere sull'opportunità di riconsiderare l'intero intervento.

Ripropongo e spero di poter condividere con Lei l'idea che già presentai in Consiglio Comunale lo scorso anno, ovvero quella di ripensare all'area archeologica di Corso della Vittoria come ad un nuovo luogo urbano di aggregazione che ricordi la presenza della porta della città e la sappia reinterpretare. Sono certo che valorizzandola risponderemmo alle esigenze della cittadinanza e alle richieste dei commercianti.
Alcune città italiane hanno accolto questo tema proponendo risposte differenti ed originali. In questo senso sarebbe interessante ed innovativo aprire il progetto a nuove soluzioni attraverso un 'concorso di idee' per giovani professionisti. Si darebbe spazio alla circolazione del pensiero e voce ai più giovani (in un momento di difficoltà del settore) in grado di dare un contributo 'costruttivo' ed 'avanguardista' al tema in questione.

La bontà di una amministrazione non si misura solo attraverso il termometro del pareggio di bilancio (esercizio doveroso ed auspicabile sempre), ma anche e soprattutto se sa interpretare la complessità. Ciò significa, a mio umile modo di vedere, captare le occasioni più interessanti e fornire soluzioni non banali, in grado di connotare i propri spazi urbani -intrisi di memoria storica- come luoghi di qualità e non solo come linee da inserire semplicemente nello stradario comunale aperto al traffico.
Un cordiale saluto
Tommaso Casari, Consigliere Comunale"

Paolo Longhi (ex assessore ai lavori pubblici dell'Amministrazione Rettondini)
Quando gli dissi che l’ok della Sovrintendenza dell'estate scorsa era stato estorto ( non può un ente delle Belle Arti …..), che la dichiarazione in L’Arena “ salvaguardare i resti di Porta Mantova sotterrandoli” faceva ridere i sassi, e che Legnago si sarebbe sputtanata nel mondo, lui difese la decisione dell’Amministrazione per spirito di gruppo.
Ora ( vedi sito Legnago Flash di Luigi Bologna ) torna ad avere una visuale diversa sui valori e sul prestigio della Città.

ALTRI PARERI
Assessore al Turismo De Lorenzi ? Non ho notizie
Direzione Musei Fioroni e Ambientale ? Non ho notizie
Maria Fioroni , cosa direbbe nel riscontrare che i suoi successori non si sono espressi  ?
Archeoclub ?  Non ho notizie
Associazione degli Architetti ? Non ho notizie
Legambiente ? Non ho notizie
Arsenal di Vienna, dove sono raccolti documenti e mappe della Fortezza . E’ stato informato ? perché Legnago fa parte anche della Storia Austriaca. E noi legnaghesi non possiamo distruggere quello che non ci appartiene completamente. Avrebbe difeso l’Austria uno degli avamposti del suo Impero? Avrebbe mosso l’Europa per dichiararlo patrimonio della storia (non solo austriaca, ma anche napoleonica e veneziana )?
E’ stato informato l’ente che cura la storia dei progetti di Sanmicheli ?
Quale sarebbe stato il parere di Piccinato, l’urbanista di Legnago  sulle scelte di viabilità ?
Quale sarebbe stato il parere di G.B.Cavalcaselle, Maestro della Conservazione e del Restauro ?
((( il Nostro nel corso dell’ anno 2011- 150° dell’Unità è stato dichiarato dal Ministero dell’Amministrazione Pubblica nel sito della Repubblica Italiana Patriota dell’Unità quale SERVITORE DELLO STATO , in internet due pagine , riportate poi nel sole 24 Ore e ne L’Arena assieme a Magagnato. Tre volte patriota :
1 per meriti artistici per lo studio, la catalogazione , la attribuzione delle opere d’arte di autori italiani, in Italia e all’Estero
2  partecipo’ come combattente ai moti del 48. Nei libri esistenti questa notizia è riportata in una paginetta. Questo aspetto di iscritto alla Giovane Italia e poi alla Giovane Europa, dei compiti ricevuti da Mazzini e da un generale veneziano,di aver combattuto e di essere stato condannato a morte dagli austriaci, di essersi salvato per un caso all’estero con l’aiuto di Mazzini, non è mai stato studiato ed onorato come ad esempio Frattini, che oltre che condannato fu ucciso.
3  E’ stato inoltre riconosciuto come patriota per l’attività di salvataggio del patrimonio artistico nazionale dell’Italia unita avendo cercato di mettere ordine negli elenchi delle opere per impedirne il trafugamento all’estero e per aver svolto a Firenze e a Roma nel Ministero ( che poi divenne dei Beni Culturali ) il ruolo di conservatore e sistemazione degli elenchi delle opere nazionali viaggiando nelle varie Regioni.

Legnago è così. Nemmeno si è accorta in un mare di eventi finanziati per il 150° dell’unità di questo riconoscimento della Repubblica Italiana Ministero dell’Amministrazione per G.B.Cavalcaselle. A costo zero senza fare alcun progetto a riguardo e senza richiedere finanziamenti avrebbe potuto inserire il nome G.B.Cavalcaselle assieme a Frattini, Scarsellini , ai Garibaldini, in opuscoli , libretti e mostre fatte per il 150°. )))

Sono stati informati il Ministro Galan ( Beni Culturali ) ed il Capo dello Stato di questo seppellimento ?
Sono stati informati che Legnago preferisce fare una strada
di cui non è stata dimostrata l’utilità piuttosto che curare dei beni culturali ?
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Tenendo conto che Rettondini ( che ha il potere e ha piantato il suo chiodo in maniera fissa) e Bologna ( che pure
difende la proprie idee ) non hanno fatto ( o almeno io non sono informato  ) indagini tipo :
1 Quanti sono i commercianti, bar, negozi, banche, Assicurazioni favorevoli alla riapertura al traffico? Hanno valutato la eventuale perdita di profitto degli anni di chiusura?
2 Quale potrebbe essere l’incidenza della viabilità sull’inquinamento ?

3   Quanti sono effettivamente i favorevoli al mantenimento dei resti ?

propongo quanto segue :


PROPOSTA di MINIMA  

Nel caso di interramento ( che del resto è già stato deciso e iniziato ), si realizzi un plastico dei resti e  della porta  ambedue in scala OPPORTUNAMENTE RIDOTTA e venga posizionato ai due lati della nuova strada, ben in vista come due monumenti, a memoria perenne del passato storico della città.
Questa realizzazione, che soddisferebbe esigenze estetiche,  di studio e memoria,  potrà essere decisa da questa amministrazione o da una più lungimirante, quando verrà quantificata la spesa e resa possibile la disponibilità.

(((A questo proposito, Legnago non riceve più finanziamenti dalla Regione come CITTA’ MURATA .
A livello Provinciale è stato creato l’ente che può dare fondi “ CITTA’ FORTIFICATE ” . Chi mi può dare informazioni sul motivo per cui Legnago non è ancora stata inserita ?
Nonostante i resti e i libri di storia “Vivere in fortezza” , Iconografia , Historia di Legnago, ……. , di Ferrarese, Dal Cer, Berro, Boscagin….. questo ci fa capire quanto in basso siamo nella bassa.)))




PROPOSTA di MASSIMA (estensione della MINIMA)
La proposta dei due plastici ( vedi, per es., Italia in Miniatura di Bergamo … ) sarebbe automaticamente il punto di partenza per un Progetto Generale di realizzare un plastico di tutta la Fortezza.
Nel plastico potrebbero essere inserite anche le chiese e gli altri monumenti stori di grande interesse.  Per quanto riguarda le mura , si potrebbe segnare a pavimento, con materiali differenti dall’asfalto e dalla pietra dei marciapiedi , la linea delle mura ( ormai coperte da Canossiane, Banca, Stefanel, Museo Archeologico …. ).
Dove possibile, si potrebbero progettare dei pannelli in bassorilievo da posizionare in verticale su pareti degli edifici cittadini a integrazione dei plastici a terra.
La visione della fortezza antica verrebbe ulteriormente arricchita.

ALTRA PROPOSTA IN EXTREMIS di SALVATAGGIO DEL
CADAVERE (promosso da privati di un paese vicino a Legnago si sta organizzando un raduno attorno ai  resti per un funerale simbolico per venerdì 6 gennaio ore 18 ), MA ANCHE DI SALVATAGGIO DEL PRESTIGIO DELLA CITTA’
E che acconterebbe :
-      i favorevoli al mantenimento dei resti così come sono, restando in futuro la possibilità di interventi
-      i favorevoli al nuovo tratto di strada

Partendo dal presupposto che tra i due contendenti qualcuno deve cedere ,
-      A) perché gli oppositori non cedono e non si inginocchiano davanti al sindaco ( che ha diritto e dovere davanti ai propri elettori e col loro appoggio di realizzare quanto promesso in campagna elettorale ) e non gli dicono che forse ha ragione lui per la viabilità e la soluzione tecnica delle opposte esigenze e che quindi approvano la costruzione del tratto di strada.

-       B) Perché il nostro Sindaco non dovrebbe accettare questo cedimento degli oppositori e concedere la vita all’aria ai resti di Porta Mantova e il suo continuo deperimento e non accontentarli ( gli oppositori ) ? ( in questa fase dei lavori si potrebbe togliere solo la sabbia ed il telo lasciando le malte di protezione superficiale, lasciando a dopo la crisi e ai posteri la decisione di opportuni interventi )

-       C) I due ultimi paragrafi non sono in contrasto tra di loro se si pensa come soluzione tecnica ad un tratto di strada di due careggiate con marciapiede e relative ringhiere di protezione lungo 25 metri costruito solo con travi di ferro a doppio T e pannelli superiori per creare il fondo stradale. Praticamente un ponte, un tratto di strada sopraelevato rispetto ai Resti  che non vengono toccati e continuano ad essere visibili da tutti i lati come prima.

-       Il livello inferiore delle travi potrebbe essere quota Piazza Garibaldi da una parte e quota Corso della Vittoria dall’altro. E allora il piano strada sarebbe 30-40 cm superiore alle due quote. Questa differenza di livello potrebbe essere attenuata in pendenza a modo di dissuasori e la visibilità dei Resti sarebbe maggiore.

-       Come mai un tale progetto non è stato elaborato prima dai nostri Uffici Tecnici Comunali ? O non si è fatto un libero concorso ?

-       Ci  saranno penali per l’annullamento del contratto con la impresa dei lavori in corso ? Potrebbe questa stessa impresa eseguire il ponte in ferro anziché ….

-       Non ho idea dei costi complessivi e della convenienza di questo progetto. Anche se questa non ci fosse,

-       il grande vantaggio di prestigio sarebbe che il Sindaco potrebbe dire di avere trovato una soluzione tecnica salvando capra e cavoli e di avere accontentato la maggior parte di cittadini possibile senza danneggiare nessuno.

-       Un chiaro esempio di Comune ben amministrato.


Cordiali saluti
-       Fiorello Stopazzolo

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