lunedì 11 aprile 2011

Argentina 2: La zona di SALTA

Foto di Marisa Lonardi e Luigi Bologna, marzo 2011

Salta è la più interessante delle capitali del nord ovest argentino. Ha un buon clima, splendidi edifici, una ricca produzione artigianale. Questa zona, sismica, è ricca di storia. Fino al 1450 circa gli abitanti del luogo vivevano tranquilli; poi arrivarono gli Inca, che imposero le loro regole, senza però usare le armi. Poi, 80 anni dopo, arrivarono gli spagnoli, che non ebbero alcun rispetto per le antiche culture. La giovane e bravissima guida Vanessa, appassionata di storia e di antropologia, ci ha raccontato che in un primo tempo i Gesuiti svolsero un'importante e positiva azione culturale, insegnando e, a loro volta, apprendendo, la lingua quechua. Tradussero opere spagnole in quechua e tradussero dal quechua.


Poi i gesuiti furono scacciati dagli stessi Spagnoli, che erano interessati soltanto ai tesori delle miniere della zona. Così si perse gran parte di quella cultura. Si sta cominciando in questi ultimi anni a studiare alcuni di questi libri scritti dai Gesuiti.


L' attività economica principale  della zona di Salta è l'agricoltura, in particolare tabacco e canna da zucchero. C'è anche produzione di aglio, cipolle, mais, patate, girasole, alberi da frutta. A Cafayate c'è un'uttima produzione di uva e vino.


Un tempo, attraverso queste montagne dai colori vivissimi, si svolgeva un attivo commercio con il deserto cileno di Atacama: le lunghe carovane di lama trasportavano i carichi (ognuno dei lama non portava più di 35 kg). Gli Spagnoli, che avevano il loro porto ufficiale in Perù, costruirono un percorso per andare dall'Atlantico al Pacifico, il Camino Real; lungo il percorso avevano bisogno di posti di ristoro: così nacquero molte città, per esempio Termas Rejes. In questa città l'anno scorso si è verificata una frana che ha distrutto parte dell'albergo e delle piscine termali (famose per la cura delle artriti); l'onda di fango ha lasciato un metro di sedimenti. Il Municipio ha ricostruito le piscine, che oggi sono attive.


Nella zona ci sono giacimenti di petrolio (non lo si sta però estraendo, essendo più ricchi i giacimenti del sud) e gas naturale. A Cachi ci sono miniere di uranio. Proprio in quest'ultima zona ci sono state forti proteste per l'inquinamento.


Oggi, lungo queste strade, ci sono frequenti controlli di polizia, sia fissi che mobili. La vicinanza di Cile e Bolivia favorisce infatti un contrabbando di prodotti di abbigliamento e di elettrodomestici che, particolarmente in Bolivia, costano molto meno.  C'è inoltre un intenso traffico di droghe. 
Nella foto sopra: collina dei sette colori: la sua composizione è quarzite nei veri stadi di ossidazione.


Humahuaca: al mercato. Humahuaca (8.000 abitanti) alla fine del'500 si sviluppò rapidamente grazie alla sua posizione privilegiata lungo il Camino Real per l'Alto Perù.






Carrubo secolare








Tilcara: le rovine del Pucarà furono scoperte da Ambrosetti nel 1903 e da allora scavi e studi non sono mai stati interrotti. Non si è affatto sicuri che i tetti ricostruiti siano uguali agli originali. Anche l'arco ricostruito sulla sommità non rispetta l'originale. Il Pucarà era un luogo di difesa dall'alto (con lance, frecce di ossidiana, fionde)


Veduta dall'alto del Pucarà

La vegetazione intorno al Pucarà




L'azione dei fiumi è particolare: quando non piove c'è l'azione di sedimento che crea dighe che spostano il percorso dell'acqua; ciò è possibile perché il letto è molto largo. A volte sono a rischio i terreni vicini al fiume, che sono i più fertili.


Quebrada de las Conchas


Nei pressi di Quebrada de las Conchas


Nei pressi di Quebrada de las Conchas


Nei pressi di Quebrada de las Conchas



Salta: La Cattedrale

Salta


Salta: Santa Catalina: Questa chiesa è meta di pellegrinaggi anche perchè una donna del luogo una volta allla settimana riceve in silenzio i visitatori, impone loro le mani: se svengono significa che guariscono dal loro male, altrimenti no; in quest'ultimo caso potranno provare un'altra volta: lei non vuole nulla in cambio.

Salta: manifestazione prelelettorale



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