giovedì 30 ottobre 2014
mercoledì 29 ottobre 2014
Autobus pubblici: qualche riflessione dopo l'episodio di Torino
I fatti:
Leggo su " La Stampa" 24/10/2014
nadia bergamini,
lodovico poletto
borgaro torinese (torino)
C’è un bus a Torino che ha una fermata davanti ad uno dei campi
nomadi più grandi della città. Il bus 69: percorso piazza Stampalia,
arrivo a Borgaro, primissima cintura della città. Quel grosso autobus
giallo è da anni al centro di polemiche, proteste, petizioni, pagine
Facebook che ne denunciano la pericolosità. «Gli zingari ci
aggrediscono». «Hanno tagliato i capelli ad una ragazzina». «Ci sputano
addosso». «Nessuno interviene». Questione calda. Anzi, caldissima. E
adesso il sindaco di Borgaro, uomo pragmatico e stufo di ascoltar
proteste, ha preso una decisione. Costringere Atm, la società che
gestisce il servizio di trasporto pubblico, a sdoppiare la linea. Alcune considerazioni:
Non è mia intenzione dare una valutazione dell'episodio di Borgaro torinese (sdoppiamento della linea per i nomadi); ma il fatto di cronaca, con i suoi svipuppi, mi ha posto immediatamente di fronte alla domanda: perché si deve arrivare a questi punti estremi ed assurdi prima di prendere le decisioni che possono risolvere alla radice il problema?
Analizziamo alcuni aspetti della questione.
Un po' dappertutto in Italia molti viaggiano senza biglietto. I controlli sono scarsi e poco efficaci.
Si può risolvere su tutto il territorio nazionale questo problema? Sì, basta copiare le esperienze di Paesi in cui tutti, senza eccezioni, pagano il biglietto ( per esempio Malta, ma ce ne sono tanti altri).
Occorre operare in varie direzioni, secondo me, con precise direttive nazionali (e non regionali o locali):
1. Gli autobus pubblici devono avere una sola porta d'entrata-uscita, in modo che tutti i passeggeri, nel salire, passino accanto all'autista.
2. L'autista deve avere anche funzioni di riscossione e controllo. Deve fare il biglietto a chi non ce l'ha, deve controllare i biglietti o gli abbonamenti di chi sale; deve poter far scendere chi non ha il biglietto. Per fare tutto ciò impiega pochissimo tempo). In caso di violenza o di arroganza inaccettabile da parte di qualcuno, deve poter chiamare i controllori esterni, dotati di autorizzazione ad intervenire e, se necessario, le Forze dell'Ordine (vigili urbani, Polizia,...), che devono far rispettare la legge e punire i trasgressori.
3. Dev'essere previsto, in ogni città che abbia un servizio pubblico di autobus, un certo numero di controllori che, durante tutto il giorno, la sera, la notte, i giorni di festa, verifichino che tutti i passeggeri dei vari autobus delle varie linee abbiano il biglietto e siano in condizione di non nuocere altri altri passeggeri. Per esempio, nel caso in cui ci siano persone ubriache, le fanno scendere alla prima fermata, in modo che non nuociano agli altri passeggeri con schiamazzi o peggio.
Essi si spostano velocemente da un autobus all'altro, senza sosta. I trasgressori vengono fatti scendere alla prima stazione e, nel caso di recidivi, denunciati.
Gli stessi controllori verificano anche la corretta gestione del denaro da parte degli autisti.
Quali sono, in Italia, gli ostacoli da superare per giungere ad una gestione di questo tipo?
A) Stabilire per legge le norme che devono valere su tutto il territorio nazionale. Le resistenze, anche forti, verranno dagli Enti che oggi gestiscono i servizi urbani di trasporto. Diranno che è un attentato alle autonomie, che lo Stato è accentratore, che le normative devono essere lasciate alle singole regioni o province ....
B) Modificare (gradualmente) tutti gli autobus esistenti e acquistarne di nuovi con le caratteristiche adeguate (una sola porta di accesso/uscita, telecamera in ogni autobus per il controllo da parte dell'autista, macchinetta per la stampa dei biglietti da parte dell'autista, ...);
C) Modificare il mansionario dell'autista, facendolo diventare anche controllore e distributore di biglietti. le resistenze arriveranno, fortissime, dai sindacati di categoria, che diranno che queste ulteriori mansioni sono degli aggravi intollerabili, che l'autista, viene distratto dal suo compito di guidare il mezzo, che lo stipendio che prende l'autista non può comprendere anche queste nuove mansioni, che il servizio verrebbe appesantito con una perdita di tempo per controllare ed emettere i biglietti (cosa che in realtà non si verifica se non im minima parte), ecc.;
D) Creare un corpo di controllori convenientemente preparati ed ai quali assegnare precise responsabilità
E' possibile superare tutti questi ostacoli?
Se c'è la volontà politica e un governo autorevole che abbia a cuore la legalità, l'eguaglianza dei diritti e doveri dei cittadini, la sicurezza dei viaggiatori, è certamente possibile, anche in Italia. Certo, ci si dovrà scontrare col corporativismo sindacale, si dovranno fare investimenti di una certa importanza, ma si otterranno dei risultati che potranno ridare fiducia al cittadino che si sposta coi mezzi pubblici
Per quanto riguarda poi la sopraffazione e/o la violenza esercitata all'interno dei mezzi pubblici:
- Chi compie atti violenti o incivili deve essere denunciato dall'autista del bus all'autorità. Tali atti non possono essere in alcun modo tollerati, se non si vuole assistere ad una progressiva escalation della vionenza stessa.
ALASKA
Le foto sono state scattate da Luigi Bologna nel giugno 2014
Il viaggio è stato realizzato in crociera da Seattle a Ketchikan a bordo della Pearl Norvegian.
Il viaggio ci è piaciuto, ma il limite -notevole- è stato proprio l'aver scelto una crociera, che non risponde alle nostre (mie e di mia moglie) aspettative: troppo tempo trascorso in nave, l'attività di bordo (cucina sempre aperta a tutte le ore, ristoranti e bar in abbondanza, negozi di tutti i tipi, casinò, aree giochi...) non rispondono ai nostri "gusti" turistici. Per questo le cose che ci sono piaciute di più in Alaska sono state le escursioni facoltative fuori dalla nave.
Ci ripromettiamo comunque di fare un altro viaggio nell'Alaska più vera.
Lo skyline di Seattle dalla Norvegian Pearl
La scia della nave, verso Juneau, capitale dell'Alaska
La nave in sosta nel porto di Juneau
La salita in funivia verso il Mount Roberts, a qualche centinaia di metri sopra Juneau
Mount Roberts: nel negozio all'uscita dalla funivia sono in vendita oggetti in avorio di tricheco
Nello stesso negozio c'è un laboratorio dove un giovane artigianosta colpendo un grande totem. I visitatori che lo desiderano possono provare a dare qualche colpo di scalpello
Scendendo dalla funivia si può ammirare il paesaggio di Juneau avvolto da una leggera nebbia
Juneau, capitale dell'Alaska, è un piccolo paese dove dominano i negozi per turisti
Juneau
Juneau
Juneau
Juneau: totem
Da Juneau verso lo Yukon canadese: numerosissimi sono i laghi di varie dimensioni. Fino a due settimane fa erano gelati.
Verso lo Yukon: un treno si ferma in riva al lago
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon. Chi mai poteva pensare di trovare un deserto di sabbia in Alaska? Eppure...ecco il Carcoss Desert
... e nel deserto c'è pure una particolare flora
Piante del deserto
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon. Un Askie esplora una tana; sente dei rumori e si gira verso di noi
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Yukon
Yukon
Yukon
Yukon: a poche decine di metri dal nostro pullman, sbuca un orso vicino ai binari
Yukon
Yukon
Yukon
Cascata nello Yukon
Skagway è una cittadina di soli 1800 abitanti. D'estate, ogni giorno, ci sono circa 5000 visitatori. La città ha numerosi edifici che risalgono all'epoca della corsa dellìoro del Klondike.
Skagway. Nell'estate del 1897, quando a Seattle si diffuse la notizia della scoperta di giacimenti d'oro, Skagway aumentò la sua popolazione fino a 10000 abitanti nel 1897. In pochi anni i filoni si esaurirono e il numero piombò a 500 anime nel 1902, ma molti edifici sopravvissero.
Skagway: in questo locale tutto sembra essersi fermato all'inizio del Novecento (... anche perché uomini e animali sono di cera)
Skagway: un tipico locale di fine Ottocento
Glacier Bay: con la nave ci avviciniamo a una serie di ghiacciai con fronte sul mare
Glacier Bay
Glacier Bay
Glacier Bay
Glacier Bay
Con la nave dal Glacier Bay verso Ketchikan
Immagini dall'idrovolante
Immagini dall'idrovolante
L'idrovolante plana dolcemente sulle acque di un lago blu prima di rialzarsi in volo
Immagini dall'idrovolante
Immagini dall'idrovolante
Immagini dall'idrovolante
Immagini dall'idrovolante
Immagini dall'idrovolante: Ketchikan
Immagini dall'idrovolante: Ketchikan
Ketchikan: uno spettacolo, a pagamento, che ricorda nle antiche attività degli abitanti
Ketchikan: uno spettacolo, a pagamento, che ricorda nle antiche attività degli abitanti
Il viaggio è stato realizzato in crociera da Seattle a Ketchikan a bordo della Pearl Norvegian.
Il viaggio ci è piaciuto, ma il limite -notevole- è stato proprio l'aver scelto una crociera, che non risponde alle nostre (mie e di mia moglie) aspettative: troppo tempo trascorso in nave, l'attività di bordo (cucina sempre aperta a tutte le ore, ristoranti e bar in abbondanza, negozi di tutti i tipi, casinò, aree giochi...) non rispondono ai nostri "gusti" turistici. Per questo le cose che ci sono piaciute di più in Alaska sono state le escursioni facoltative fuori dalla nave.
Ci ripromettiamo comunque di fare un altro viaggio nell'Alaska più vera.
Lo skyline di Seattle dalla Norvegian Pearl
La scia della nave, verso Juneau, capitale dell'Alaska
La nave in sosta nel porto di Juneau
La salita in funivia verso il Mount Roberts, a qualche centinaia di metri sopra Juneau
Mount Roberts: nel negozio all'uscita dalla funivia sono in vendita oggetti in avorio di tricheco
Nello stesso negozio c'è un laboratorio dove un giovane artigianosta colpendo un grande totem. I visitatori che lo desiderano possono provare a dare qualche colpo di scalpello
Scendendo dalla funivia si può ammirare il paesaggio di Juneau avvolto da una leggera nebbia
Juneau, capitale dell'Alaska, è un piccolo paese dove dominano i negozi per turisti
Juneau
Juneau
Juneau
Juneau: totem
Da Juneau verso lo Yukon canadese: numerosissimi sono i laghi di varie dimensioni. Fino a due settimane fa erano gelati.
Verso lo Yukon: un treno si ferma in riva al lago
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon. Chi mai poteva pensare di trovare un deserto di sabbia in Alaska? Eppure...ecco il Carcoss Desert
... e nel deserto c'è pure una particolare flora
Piante del deserto
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon. Un Askie esplora una tana; sente dei rumori e si gira verso di noi
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Verso lo Yukon
Yukon
Yukon
Yukon
Yukon: a poche decine di metri dal nostro pullman, sbuca un orso vicino ai binari
Yukon
Yukon
Yukon
Cascata nello Yukon
Skagway è una cittadina di soli 1800 abitanti. D'estate, ogni giorno, ci sono circa 5000 visitatori. La città ha numerosi edifici che risalgono all'epoca della corsa dellìoro del Klondike.
Skagway. Nell'estate del 1897, quando a Seattle si diffuse la notizia della scoperta di giacimenti d'oro, Skagway aumentò la sua popolazione fino a 10000 abitanti nel 1897. In pochi anni i filoni si esaurirono e il numero piombò a 500 anime nel 1902, ma molti edifici sopravvissero.
Skagway: in questo locale tutto sembra essersi fermato all'inizio del Novecento (... anche perché uomini e animali sono di cera)
Skagway: un tipico locale di fine Ottocento
Glacier Bay: con la nave ci avviciniamo a una serie di ghiacciai con fronte sul mare
Glacier Bay
Glacier Bay
Glacier Bay
Glacier Bay
Con la nave dal Glacier Bay verso Ketchikan
Ketchikan, grazie alla ricchezza di legname e di salmoni, fu fondata nel 1880. Ancor oggi è attiva l'industria di lavorazione del salmone, ma l'attività principale è quella turistica.
Ketchikan: decidiamo di fare un volo in idrovolante
Immagini dall'idrovolante
L'idrovolante plana dolcemente sulle acque di un lago blu prima di rialzarsi in volo
Immagini dall'idrovolante
Immagini dall'idrovolante
Immagini dall'idrovolante
Immagini dall'idrovolante: Ketchikan
Immagini dall'idrovolante: Ketchikan
Ketchikan: uno spettacolo, a pagamento, che ricorda nle antiche attività degli abitanti
Ketchikan: uno spettacolo, a pagamento, che ricorda nle antiche attività degli abitanti
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