MALTA
Entrando a La Valletta si rimane colpiti dall'imponenza delle mura che furono scavate nella roccia viva. Il fosso, alto e largo, doveva servire come deterrente per gli assalti nemici.
Appena entrati a La Valletta, sulla dx, si incontra il nuovo Palazzo del Parlamento, non ancora ultimato (nella foto in alto, sulla sx e nella foto in basso, a dx). La gradinata porta verso i Giardini Barakka
La Valletta: La nuova sede del Parlamento
La Valletta: Via della Repubblica. Nel 1566 fu fatta la posa della prima pietra della nuova capitale di La Valletta. Gli edifici furono inalzati nello stile dell'epoca (tardo Rinascimento e Manierismo)
La Valletta: La Chiesa di Santa Caterina
La Valletta: L'Albergia di Castiglia. I Cavalieri di San Giovanni costruirono 7 Albergie, di cui 5 ancora esistenti. La più imponebte è questa, di cui vediamo un salone
La Valletta: Via dei Mercanti: particolare di un portale
La Valletta: Chiesa di San Domenico
La Valletta: una delle caratteristiche scalinate
La Valletta: Interno della Concattedrale di San Giovanni. completata nel 1576, la Chiesa conventuale dell'Ordine del Cavalieri di San Giovanni è un'esplosione di opere d'arte barocche:altari d'oro e d'argento, gruppi statuari, marmi policromi, pitture preziose (pensiamo ai dipinti del soffitto di Mattia Preti e, soprattutto, alle due tele di Caravaggio conservate nell'Oratorio)
La Valletta: Concattedrale di San Giovanni. Il pavimento è coperto da 400 lapidi di marmo policromo
La Valletta, Concattedrale di San Giovanni: sculture di un altare
La Valletta: Palazzo del Granmaestro. Questo palazzo era la residenza ufficiale del Gran maestro, e qui si tenevano le riunioni del Consiglio e le cerimonie ufficiali. Gli Inglesi adibirono il Palazzo a residenza ufficiale e ufficio del Governatore. Il Palazzo è attualmente la sede del presidente della Repubblica
La Valletta: Palazzo del Gran Maestro: l'Armeria. Il Palazzo raccoglie un'importante collezione di armi e armature del Cinque, Sei e Settecento
La Valletta: Palazzo del Gran Maestro: Cortile interno
La Valletta: Palazzo del Gran Maestro: corridoio
La Valletta: piazza della Repubblica, fotografata dal Palazzo del Gran Maestro
La Valletta: piazza della Repubblica, fotografata dal Palazzo del Gran Maestro
La Valletta: Chiesa anglicana di Sain Paul
La Vattetta: battenti di un portone
La Vattetta: battenti di un portone
La Vattetta: battenti di un portone
La Valletta: La sacra Infermeria dell' Ordine. Oggi è un Museo, ma nel passato i cavalieri provvedevano al soccorso medico necessario a tutti
La Valletta: La Sacra Infermeria. Nei vari saloni sono ricostruite varie scene del tempo passato
La Valletta: La Sacra Infermeria.
La Valletta: Museo Nazionale Archeologico: Dama dormiente. Questa statuetta famosissima è stata trovata nell'Ipogeo di Hal Saflieni, a Paola, una cittadina a pochi chilometri da La Valletta e risale al periodo neolitico. L'Ipogeo di Hal Saflieni è un sito straodinario: si tratta di un'area sepolcrale che fu scavata nella roccia 3500 anni a.C. Il complesso sotterraneo ci dà un'idea precisa di come apparissero i templi in superficie. L'ipogeo può essere oggi visitato da un massimo di 80 persone al giorno per garantire la giusta protezione al sito (temperatura, umidità,...) e il biglietto d'ingresso, che va prenotato in anticipo, costa 30 €
La Valletta: le mura
La Valletta: Giardini Barrakka: il tradizionale sparo dei cannoni alle ore 12
La Valletta: Giardini Barrakka, ore 12: in attesa dello sparo dei cannoni
Mosta: l'interno de La Rotunda, chiesa costruita su imitazione del Panteon poco più di cent'anni fa. Durante la seconda guerra una bomba trapassò la cupola, ma non esplose e questo fatto fu interpretato come un miracolo
La Valletta: tramonto sul porto grande
Birku (Vittoriosa): Il Palazzo dell'Inquisitore. Il Palazzo è costituito da numerosi passaggi, stanze, celle carcerarie.
Birku: Yatcht di lusso nel porto
Birku (Vittoriosa): I caratteristici balconi.
Birku (Vittoriosa)
Birku (Vittoriosa)
Birku (Vittoriosa): unaPorta d'ingresso alla città. Birku era la vecchia capitale dell'isola di Malta, protetta dal Forte Sant'Angelo e da possenti mura
Birku (Vittoriosa): Couvre Porte, l'entrata principale di Birku
Birku: la Porte di accesso alla città erano tre, tutte ben difese e protette all'interno da possenti bastioni
Birku vista da Senglea
Birku: Tradizionale festa dei ceri
Cospicua e la Chiesa parrocchiale dedicata all'Immacolata Concezione. Cospicua è la seconda penisola ad affacciarsi sul Porto Grande di fronte a La Valletta.
Senglea è la terza città- promontorio ad affacciarsi sul Porto Grande di fronte a La Valletta
Senglea
Senglea
Senglea
Senglea: Porte d'accesso alla città fortificata
Senglea: La Chiesa parrocchiale
San Giuliano: Portomaso
Mdina: Porta principale di accesso. Mdina rimase il centro principale dell'amministrazione e l'unica città fortificata fino al XVI secolo. Nel 1539 le isole (Malta, Gozo e Comino) furono cedute ai Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni.
Mdina: le mura. L'arrivo dei Cavalieri di San Giovanni determinò una diminuzione di importanza della città di Mdina, perché essi si stabilirono vicino alla zona portuale, prima a Birku e poi a La Valletta.
Mdina: l'interno della Porta principale. Sotto l'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni Mdina subì un periodo di decadenza, che trovò il suo culmine nel terremoto distruttivo del 1693. Dopo il terremoto il Gran Maestro Manoel De Vilhena fece ricostruire la nuova Porta e numerosi edifici pubblici.
Mdina: La Cattedrale di S. Paul. E' stata costruita dopo il terremoto del 1693 su progetto di Lorenzo Gafà. Accanto alla Cattedrale, il Museo della Cattedrale custodisce una preziosa collezione di dipinti, paramenti sacri e una rara serie di incisioni di Albrecht Durer
Mdina: Cattedrale di S. Paul: mosaici del pavimento
Mdina: Cattedrale di S. Paul, interno
Mdina: Cattedrale di S. Paul, interno: paricolare del pavimento
Mdina:Chiesa delle Carmelitane
Mdina: Chiesa delle Carmelitane, interno
Mdina: una delle tipiche strette e tortuose vie
Mdina
Mdina
Mdina
Mdina: Palazzo Falzon
Mdina: Palazzo Falzon
Mdina: veduta della città da Palazzo Falson
Mdina
Mdina: Palazzo Vilhena
Mdina: panorama dalla fortezza
Rabat: Grotta di San Paolo. Secondo la tradizione è il luogo nel quale San Paolo trascorse tre mesi nel 60 d.C. dopo il suo naufragio. Sopra la Grotta è stata edificata una Chiesa dedicata a San Paolo
Rabat: Catacombe
Rabat: rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale, nei pressi delle catacombe
Rabat: una via caratteristica
Rabat: un tratto dell'acquedotto romano
Malta:Zurrieq: Blue Grotto
Malta:Zurrieq: Blue Grotto
Malta:Zurrieq: Blue Grotto
Malta: Zurrieq: Blue Grotto
Malta: Zurrieq: Blue Grotto
Malta: Zurrieq: Blue Grotto
Malta: Ghar Lepsi
Malta: Marsascala
Malta: Marsaxlokk
Paola: i Templi neolitici di Hal Tarxien
Paola: i Templi neolitici di Hal Tarxien
Malta: La costa nord occidentale
Mellieha: la spiaggia
Mellieha: la spiaggia
GOZO
Gozo è la seconda isola dell'arcipelago maltese
Gozo: sito neolitico di Ggantua:
Due templi poggiano uno sull'altro. Il più grande è il più antico,
costituito dalle tre absidi interne. In seguito furono costruiten altre
due absidi, mentre fu eretto un altro tempio che si appoggia su quello
più antico.Gozo: Museo di Ggantua: statuetta del periodo neolitico
Gozo: Museo di Ggantua: statuetta del periodo neolitico
Gozo, La Cittadella: La Chiesa dell'Assunzione di Nostra Signora
Gozo, La Cittadella.
Nel 1551 sbarcarono a Gozo i pirati e, dopo un assedio di tre giorni, portarono via quasi tutti gli abitanti riducendoli in schiavitù.
Gozo, La Cittadella: imponenti lavori di restauro stanno restituendo l'aspetto originario a questo bellissimo borgo
Gozo: il Santuario di Ta Pinu. E' una famosa chiesa che attira devoti non solo dall'isola, ma anche dall'estero.
Gozo: Statua della ragazza alla quale secondo la tradizione apparve la Madonna
Gozo, Santuario di Ta Pinu; le prime stazioni della Via Crucis
Gozo
Gozo: Klendy bay
Gozo: Ramla bay
Gozo: Azure window
Gozo: Azure window
Gozo: Azure window
Gozo: Fungus rock
Gozo: Fungus rock COMINO
Comino: Laguna blu
Comino: Laguna blu
Comino: Laguna blu
Comino
Comino
Comino
Comino
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