giovedì 28 gennaio 2021

VERONA: SAN GIORGIO IN BRAIDA

 VERONA: SAN GIORGIO IN BRAIDA



                                                            L'ESTERNO

La chiesa di San Giorgio è situata nella parte settentrionale della città, sulla riva sinistra dell'Adige. 





Costruita alla fine del XV secolo, è affiancata da una maestosa cupola  e da un campanile attribuiti a Michele Sanmicheli, il maggiore architetto veronese dell'epoca.


Guardando la facciata in marmo bianco della chiesa di San Giorgio in Braida si notano elementi tipici della architettura rinascimentale, come la presenza della serliana del piano superiore, ed altri tipici del seicento, come la voluta che ne divide i due piani. 


La facciata è stata terminata nel XVII secoolo

 Nelle due nicchie ai lati del portone vi sono le statue di San Giustiniano e San Giorgio, che viene ritratto secondo la tradizionale iconografia come un giovane soldato di bell'aspetto. 




La cupola COLPISCE PER L'EQUILIBRIO CON CUI SI INSERISCE NELL'AMBIENTE circostante, per la maestosità che aggiunge a tutto il complesso e per il magistero con cui fu terminata, nonostante le difficoltà di lavorare su un edificio preesistente. Iniziata nel 1484 fu terminata nel 1604, molto dopo la morte del grande architetto.




 Anche il campanile (seppur incompiuto) testimonia la maestria del Sanmicheli nel costruire gli edifici rispettando l'armonia del contesto, che esso esprime con la sua naturale simmetria rispetto a quello del Duomo, sulla sponda opposta del fiume. La torre si presenta con la base a bozze di pietra bianca, sovrastata da una finestra con timpano spezzato in mezzo a pilastri angolari di ordine ionico. Sopra di essi corre una ricca trabeazione, dove i motivi liturgici si ripetono in modo costante, e nel secondo ordine si apre una cella campanaria in cotto.







L'INTERNO

















                    Felice Brusasorzi: La manna


                            Paolo Veronese, Martirio di San Giorgio, Altare maggiore
La parte superiore della pala è occupata dal gruppo della Vergine col Bambino tra i Santi Pietro e Paolo. A livello un po' più basso: le tre Virtù teologali. In basso la scena terrena si distingue da quella celeste per il violento contrasto cromatico e il forte plasticismo delle figure, che sembrano emergere dalla superficie del dipinto.

Annunciazione, Giovanni Francesco Caroto (1480-1555)



                                        Annunciazione, Giovanni Francesco Caroto


                        Gerolamo dei Libri: Madonna della Cintura con ai lati i Santi Zeno e                             Lorenzo


        Madonna della Cintura, Gerolamo dei Libri, particolare della Madonna col                     Bambino.




  Madonna della Cintura, Gerolamo dei Libri, particolare degli angeli


                                                Caroto e altri: Polittico

                                    Caroto, Polittico, riquadro della predella


         

                     Caroto, Polittico, riquadro della predella




                                
 Caroto, Polittico, riquadro della predella

















                            Tintoretto: Il Battesimo di Cristo



                                        I tre angeli, Felice Brusasorci



                                La Pentecoste, Domenico Robusti (1526c.-1635), figlio di Jacopo                                         Robusti,  detto il Tintoretto


                                    Noli me tangere


 
                                 L'Assunta tra i Santi benedettini, Pasquale Ottino
                                 


                                      


        Paolo Farinati: La manna


            Paolo Farinati

                Il Cristo verde



            Particolare di ex voto

            Ex voto



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