sabato 5 aprile 2014

USA: Monument Valley

Foto di Luigi Bologna, sett. 2012

Gli altipiani e le rocce della Monument Valley sono stati immortalati soprattutto da due film western di John Ford: Ombre rosse (1938) e La conquista del West (1942).






La valle ospita circa 100 Navaho, molti dei quali discendono da famiglie che si rifugiarono qui nel lontano Ottocento.




Monoliti di oltre 600 metri di altezza, cumuli scolpiti, ponti naturali, archi e gole intagliate si ergono nella valle ed affascinano per le loro forme e per i colori vivissimi.




La Monument Valley si trova nell'angolo nord-orientale dell'Arizona, al confine con lo Utah.




Ad ogni monolite rosso è stato attribuito un nome: Camel Butte, Sentinel Mes, Three sisters, Big Chief, Elephant Butte.





Il territorio della Monument Valley è amministrato dai Navaho







Gli stessi Navaho organizzano visite guidate con i fuoristrada.






Nell'inverno 1863-1864 le truppe della cavalleria degli Stati Uniti distrussero i campi e le proprietà  dei Navajo.




I soldati americani, guidati dal colonnello Kit Carson, uccisero tutti i Navajo che trovarono sulla loro strada.





La cavalleria americana spinse i Navajo sul Canyon de Chelly finché la fame non li costrinse alla resa.





Durante la Long Walk (Lunga Marcia), migliaia di Indiani furono obbligati a marciare fino a Fort Sumner.





                                         Fort Sumner si trovava nelle pianure del New Mexico.





                                     Nel 1868 i Navajo sopravvissuti ritornarono nelle loro abitazioni.







   Ciò era stabilito da un trattato per la creazione di una riserva di circa 14250 kmq.

                      Oggi la Navajo Nation, come gli stessi indiani amano chiamarla, comprende quasi 70.000 kmq di altipiani desertici e foreste.






Qui si vede una caratteristica abitazione Navajo, costruita con una struttura di legno ricoperta interamente da fango e paglia essicati.





Un'altra casa Navajo. La Navajo Indian reservation costituisce la più grande riserva degli Stati Uniti.





All'interno della casa in legno e terra un'anzianissima signora Navajo è interta a tessere per i turisti, che le lasciano volentieri la mancia.





                                    I Navajo noleggiano cavalli per le escursioni dei turisti.





La lingua dei Navajo è talmente complicata che l'esercito degli Stati Uniti la usò con successo come codice segreto durante la seconda Guerra Mondiale.

























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