domenica 6 aprile 2014

Follina, Treviso

domenica 10 giugno 2012

Foto di Luigi Bologna, 2012

 La  Basilica. Misura 40 metri di lunghezza, 24 di larghezza e 16 di altezza. E' situata a nord del monastero e la sua facciata è rivolta ad ovest. Sulla facciata, maestosa e sobria, sopra il portale d'ingresso, c'è un affresco raffigurante la Vergine in Trono col Bambino, fra San Bernardino e San Romualdo. Più in alto, tra alte e strette finetre trilobate, c'è un elegante rosone che permette alla luce di entrare in chiesa quando è il tramonto.




La scalinata davanti alla Basilica. Follina fu scelta da alcuni monaci dell'Ordine di San Benedetto di Verona come centro monastico intorno all'anno 1000. Essi lavorarono la lana e dalla "follatura" prese nome il paese.




                                                      Targa dell'antico Lanificio Andretta




                                Antico Lanificio Andretta, ora Casa per Anziani




La basilica. Nel 1146 12 monaci cistercensi vennero da Chiaravalle e si sostituirono ai Benedettini. Il monastero fu protetto per secoli da una grande fasmiglia, i Da Camino, che donarono ai monaci grandiestensioni di terreno collinare.




L'interno della Basilica è austero ed armonioso. Le arcate sono rette da massicce colonne di pietra. La navata centrale e l'arco di trionfo (che divide la navata dal presbiterio) sono arricchite con affreschi in due fasce. Nella prima è raffigurata la chiesa apostolica; nella seconda ci sono angeli ed elementi naturali.




 L'abside, di forma quadrata e ad arco ribassato, conduce al punto centrale: sull'altar maggiore, al centro del politttico gotico intagliato e laminato in oro che raffigura Santi e Beati dei Servi di Maria, è inserita la statuetta della Madonna del Sacro Calice.




 Il chiostro, terminato nel 1268, dà la possibilità di accedere a molti altri ambienti, tra cui lo Scriptorium, il Refettorio e la cucina. Lo stile è romanico.




 Il significato metaforico del chiostro (da ScuoleInRete/sentieri didattici): l'apertura in alto indica la ricerca di Dio, perché permette di rivolgere lo sguardo al cielo.




Nel centro del giardino, diretti verso ogni punto cardinale, ci sono quattro sentieri disposti a croce che partono da una fontana: i sentieri simboleggiano i quattro fiumi dell'Eden che irrorano e nutrono la flora del giardino e la fauna rappresentata sui capitelli delle colonne circostanti.




I lati del chiostro, in base alle raffigurazioni presenti in un capitello, scandiscono il giorno: quello nord, con la civetta, indica la notte e il relativo ufficio delle letture; quello ovest, con il gallo, la mattina, e indica che i monaci devono essere desti per l'Opus >Dei (la lode di Dio) cui sono chiamatgi; quello sud, con i frutti di una palma, il pomeriggio, e rappresenta appunto il frutto del lavoro dei monaci (dell'Opus Manuum).



































La fontana, di base ottagonale che significa perennità, sembra il calice di un fiore da cui sgorga llinfa vitale, cioè l'acqua, che poi si riversa in una vasca circolare. Ciò significa che il cielo (simboleggiato dalla forma circolare della vasca, genera la vita (l'acqua) che si espande (tramite i sentieri-fiumi) verso la terra (rappresentata dalla forma quadrata dell'edificio).




Le 36 coppie di colonnine lisce, disposte attorno al giardino, rappresentano la comunità dei credenti, e sono interrotte da alcune colonne singole finemente lavorate che simboleggiano i Padri della Chiesa.




Agli angoli del chiostro ci sono quattro robuste colonna: come l'edificio si posa su queste, così il Cristianesimo ha alla base i quattro evangeli.




                                                                 Un lato del chiostro





                                                             Ingresso al Refettorio




                                                      Apertura del Chiostro verso l'esterno




                                         L'interno del Refettorio, ora Museo e Sala conferenze




Altre immagini di Follina:































































La Torre, che si vede sullo sfondo, è la paret più antica del complesso abbaziale. Nel 1200, infatti, la torre venne incorporata durante la costruzione della chiesa. Alta 30 metri, dalle purissime linee romaniche, venne costruita con pietre nella parte inferiore e con mattoni in quella superiore.









































Palazzo Gera Savoini Tandur (affreschi sec. XVIII; cortile interno e loggiato: sec.XVII)

1 commento:

Unknown ha detto...

Ho visitato l'Abbazia di Follina: un vero gioiello inserito in un Borgo veramente unico.

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