Foto di Luigi Bologna, febbraio 2008
LA SIRIA, VISITATA PRIMA DEI TERRIBILI AVVENIMENTI DI GUERRA DEGLI ULTIMI ANNI
Museo archeologico: è ricco di opere d'arte provenienti dai siti più famosi del paese come Ebla, Mari, Palmyra, ecc.
Particolare di tralci decorativi
Moschea Omayyad, in mezzo ai resti di Templi romani
La Moschea di Omayyad fu costruita nel 705 sul sito di vecchi templi e di una cattedrale cristiana. E' uno dei più maestosi monumenti dell'Islam. A tutte le donne che desiderano entrare viene consegnata una tunica di color grigio scuro da indossare all'interno dell'area della Moschea. Le scarpe vanno lasciate all'entrata.
Piazzale antistante la Moschea. Pullula di donne e bambini perché è sabato, giorno di festa.
Piazzale antistante la Moschea
L'interno della Moschea è ricco di tappeti e stucchi. Sul fondo: la tomba di San Giovanni; ci dicono che contiena la sua testa...
L'interno della Moschea
Particolari esterni e interni della Moschea
Mausoleo di Saladino, che morì a Damasco nel 1193
Mausoleo di Saladino
Mausoleo di Saladino
Mosaici del Mausoleo di Saladino
Palazzo Azem: era la residenza del Governatore di Damasco.
Museo Azem: esterno
Cortile del Museo Azem, ricco di presenze femminili. Qui abbiamo visto parecchie ragazze col burqa
Particolare del Palazzo Azem, oggi Museo di Arti Popolari
Il Suk di Damasco
........ colori.......
.................... odori .....
..... colori e odori ......
Splendida casa damascena, oggi Hotel
Ballo del Derviscio in un ristorantino di Damasco
Cava di roccia basaltica sulla strada per Bosra
Shaba: anfiteatro romano
Shaba: anfiteatro romano, interno
Bosra; antica capitale del Regno nabateo
Bosra
Bosra
Bosra
Bosra
Bosra
Bosra
Bosra: teatro romano di 15 mila posti, perfettamente conservato
Si è conservato nel tempo perché protetto dalla cittadella musulmana
Lavoro al telaio
Pecore con una pennellata di colore per essere riconosciute dal pastore
Bosra: donne e bambini
Bosra
Bosra
Bosra
Bosra
Maalula: caratteristico paesino abbarbicato sulla roccia. Qui si parla ancora la lingua aramaica. A Maalula ci sono i conventi dei Santi Sergio e Bacco.
Maalula: Convento di Santa Tecla.
Sulla via del deserto verso Palmira.
Sulla via del deserto verso Palmira.
Sosta nel deserto a Cafè Bagdad
Nel deserto: Beduino che macina il caffè
Alle soglie di Palmyra: l'agnello preparato per il pranzo.
Palmyra: Il Tempio di Bel
Palmyra
Palmyra
Palmyra
Palmyra
Palmyra
Palmyra. Si noti il rapporto in altezza uomo-colonna
Palmyra
Palmyra
Palmyra
Palmyra
Palmyra
Palmyra
Palmyra
Palmyra: i bambini ci guardano
Poco lontano da Palmyra
Poco lontano da Palmyra
Palmyra all'alba
Palmyra all'alba
Palmyra all'alba
Palmyra all'alba
Palmyra all'alba
Palmyra all'alba
Palmyra all'alba
Palmyra
Palmyra
Caravanserraglio con lapidi delle Legioni romane
Caravanserraglio
Fu la più importante e più nota costruzione militare fortificata dell'Ordine militare dei Cavalieri dell'Ospedale di S. Giovanni di Gerusalemme, più noto come Ordine Ospedaliero prima di diventare Ordine dei Cavalieri di Rodi e infine Ordine dei Cavalieri di Malta - oggi S.M.O.M. (Sovrano Militare Ordine di Malta).
Krak dei Cavalieri
Krak dei Cavalieri
Krak dei Cavalieri
Krak dei Cavalieri
Krak dei Cavalieri Particolare della facciata della Cappella
Hama: Le norie. Le norie misurano fino a 20 metri di diametro. Il territorio intorno al fiume Oronte è notevolmente più alto del fiume. Le norie furono costruite per ATTINGERE ACQUA DAL FIUME e riversarla in una capillare rete idrica, che la convoglia nei campi e negli orti vicini.
Le norie sono presenti ad Hama fin dal 5° sec. d.C., ma le ruote visibili oggi sono state progettatenel XIII sec. dagli Ayyubidi, che ne costruirono circa 30.
Oggi ne sopravvivono 17, disseminate lungo il tratto di fiume che attraversa la città; tutte sono state ristrutturate e ricostruite in tarda epoca mamelucca e ottomana.
HAMA, città sul fiume Oronte, ricca di norie
Le norie continuano a girare ancora oggi, ma solo in primavera ed estate.
D'autunno e d'inverno le acque del fiume Oronte vengono deviate altrove, verso sistemi di irrigazione più moderni, riducendo la portata del fiume.
Noria
HAMA: gran parte della città vecchia fu distrutta dai bombardamenti del 198 Nel complesso è costituita solo da due strette vie parallele.2, che ne hanno risparmiato solo una piccola parte.
HAMA: L'INTERNO DI UN PALAZZO. Nel 1982 i Fratelli Musulmani fomentarono una rivolta ad Hama. Il Presidente Hafez al Assadnon esitò a radere al suolo la città, massacrando 20 mila persone.
APAMEA: fondata all'inizio del 3° sec. a.C. da Seleuco I, un ex generale dell'esercito di Alessandro Magno, divenne un importante centro commerciale e una delle 4 principali città dell'impero che prese il suo nome.
Il nome Afamia (it. Apamea) è stato dato da Seleuco in onore della moglie persiana Afamìa.
Grazie alla presenza di ricchi pascoli, Apamea divenne famosa per i suoi cavalli. Oggi sono le pecore i visitatori assidui delle rovine archeologiche.
Apamea fu conquistata dal generale romano Pompeo nel 64 a. C. e ritornò al suo splendore nel II sec. d.C., quando gran parte della città fu ricostruita dopo il rovinoso terremoto del 115 d.C.
Nel periodo di maggiore prosperità Apamea aveva una popolazione di 500.000 abitanti.
Apamea nel 540 e n3l 612 venne messa a sacco dai Persiani. Nel 637 la Siria fu conquistata dai musulmani e Apamea si avviò verso il declino definitivo.
Apamea riconquistò una certa importanza durante le Crociate, dopo che nel 1106 il comandante normanno Tancredi ne prese possesso.
Nel 1149 Nureddin riconquistò Apamea. Nel 1157 la città fu rasa al suolo da un devastante terremoto.
Apamea, però, non venne del tutto abbandonata: sotto il regno dei Mamelucchi, su una collinetta, sorse una cittadella con un piccolo villaggio.
Nella immediata vicinanza della strada principale, ai piedi di una collina che porta ad Apamea, si trova un Khan ottomano restaurato che risale al XVIII sec.e che veniva usato come scalo commerciale sulla rotta per la Macca da Costantinopoli.
Apamea: a circa 400 mt dalla strada principale, ci sono i resti di una villa romana con un imponente ingresso e un cortile con colonnato.
L'elemento principale delle rovine di Apamea è il cardo, la via principale che va da nord a sud, contraddistinta per gran parte della sua lunghezza da due colonnati paralleli.
Con i suoi 2 km il cardo di Apamea è più lungo di quello di Palmira.
EBLA I gruppi italiani che dal 1964 hanno scavato in questo sito hanno scoperto che alla fine del III millennio a.C: Ebla era una delle città -stato più importanti e potenti della Siria.
Recentemente gli scavi hanno portato alla luce oltre 15 mila tavole di argilla con iscrizioni in un dialetto sumero, dalle quali è emersa una grande quantità di informazioni su ogni genere di argomento.
Il sito di Ebla sorge su un'altura. Le rovine più interessanti sono probabilmente quelle denominate "Palazzo G", immadiatamente ad est dell'acropoli dove sono visibili i resti di una scalinata regale, mura e sale colonnate.
Ebla
CITTA' MORTE: Risalgono al periodo in cui questa zona rientrava nella sfera di influenza di Antiochia. Si calcola che ci siano circa 600 siti distinti. Non si sa perché queste città siano state abbandonate
CONVENTO-ABBAZIA DI SAN SIMEONE - 476 d.C.
CONVENTO-ABBAZIA DI SAN SIMEONE
CONVENTO-ABBAZIA DI SAN SIMEONE
CONVENTO-ABBAZIA DI SAN SIMEONE
CONVENTO-ABBAZIA DI SAN SIMEONE
CONVENTO-ABBAZIA DI SAN SIMEONE
INTERNO DEL MUSEO NAZIONALE DI ALEPPO: queste due studentesse di Archeologia sognano di ottenere una borsa di studio a Siena. Sono innamorate dell'Italia e delle sue bellezze archeologiche
Interno di un ristorante di Aleppo - Particolare
ALEPPO: Sulla sommità di un'altura all'estremità orientale del suq sorge la CITTADELLA, il punto di riferimento più evidente di Aleppo, che domina la città e che un tempo era il centro delle sue difese.
L'altura sulla quale si erge la cittadella non è artificiale; in origine fungeva da luogo di culto. Durante le Crociate servì da base per i musulmani.
ALEPPO - CITTADELLA_ Per entrare si attraversava il fossato su un ponte a gradini sostenuto da 8 arcate e situato sul lato meridionale. Su questo ponte gli aggressori che si apprestavano ad attaccare il possente mastio fortificato si trovavano notevolmente esposti, mentre dalla caditoia si riversava su di loro una pioggia di frecce e di olio bollente.
Superato il primo portale, collocato a destra anziché di fronte per impedire le cariche con l'ariete, si trova una successione di cinque svolte ad angolo retto con tre serie di porte rivestite di acciaio che costituivano una barriera formidabile contro qualsiasi aggressore.
ALEPPO - CITTADELLA: Sotto il regno dei Mamelucchi (1250-1517 d.C.) furono intrapresi lavori di ricostruzione e fortificazione, i cui risultati sono quelli sopravvissuti fino ad oggi.
ALEPPO - CITTADELLA: Interno della Moschea
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ALEPPO - CITTADELLA: Interno della Moschea
ALEPPO: IL SUQ
ALEPPO - CITTADELLA: Interno della Moschea
Cartamonete siriane