lunedì 20 dicembre 2010

Perché cambia il Regolamento del Consiglio Comunale

 La maggioranza del Consiglio comunale ha approvato numerose modifiche al regolamento in vigore.
Le minoranze diventano meno importanti.
Più forti i poteri di Giunta e Sindaco. 

I fatti: 
 
Il 13 dicembre scorso la maggioranza del Consiglio Comunale ha approvato una lunga serie di modifiche del regolamento comunale. I cambiamenti  si possono così riassumere:
  1.   adattamento di alcune norme a leggi nuove, per esempio il riferimento legislativo in materia di indennità di  presenza e rimborsi spese (legge 142/1990 sostituita dal Testo unico, d. legs. n. 267/2000);
  2.  utilizzazione della posta elettronica per la convocazione dei consiglieri invece della lettera.
  3. nuova regolamentazione dei lavori consiliari:

       - ad ogni consigliere comunale ed assessore viene ridotto il tempo di ciascun intervento:
       a)   da 15 a 10 minuti nella fase di discussione del punto all'ordine del giorno;
       b) riduzione da 10 a 5 minuti del tempo per la dichiarazione di voto da parte del capogruppo;
       c) per fatto personale sono assegnati 10 minuti (anziché 15) al consigliere che ha chiesto ed ottenuto la parola e 5 minuti al consigliere "che risulti responsabile dell'incidente"(anziché 10);

       - inammissibilità di "emendamenti seriali e/o emulativi, aventi l'evidente finalità di ostacolare i lavori del consiglio" (chi stabilisce se gli elementi hanno tale finalità? Il presidente del Consiglio);

       - maggiori poteri al Presidente del Consiglio comunale:
             - può dirimere direttamente situazioni "ingarbugliate" o convocare la "conferenza dei capogruppo";  
             - "qualora un consigliere persista nel suo comportamento "non corretto" il Presidente può    disporne   l'allontanamento dall'aula fino alla conclusione della trattazione dell'argomento, avvalendosi, se necessario, delle Forze dell'ordine comunque presenti nella sala consiliare".

            - maggiori poteri agli assessori: mentre nel precedente regolamento un assessore poteva intervenire nel dibattito solo su un argomento di cui era relatore, nel nuovo regolamento ciascun assessore può intervenire su qualsiasi argomento, anche se non ne è il relatore;

           - impossibilità per il singolo consigliere di presentare proposte da discutere in Consiglio. Il nuovo regolamento prevede che la richiesta sia "sottoscritta da almeno un quinto dei consiglieri" e che sia corredata da una serie di pareri.
 

Commento:

Per quanto concerne i punti 1 e 2 si tratta di adeguamenti dovuti ai cambiamenti della legge o dovuti alla tecnica. Sono adeguamenti condivisibili.

Per quanto riguarda gli altri cambiamenti, che sono decisamente più sostanziali, si può facilmente capire che  si vuole dare minore possibilità di intervento alle minoranze e maggiori "poteri" al Presidente del Consiglio comunale, al Sindaco ed agli assessori.

Le modifiche riducono gli spazi democratici e vogliono confinare le minoranze in un ruolo sempre meno propositivo e sempre più marginale.

"A comandare siamo noi della maggioranza", sembrano suggerire queste variazioni del regolamento.

2 commenti:

____ ha detto...

Gigi non è così! Tra l'altro la possibilità di presentare proposte - che come scrivi tu sarebbe possibile solo col supporto di 1/5 dei consiglieri - è relativa ad atti aventi forma e contenuto di delibera; le mozioni, e gli odg posso ovviamente essere presentati anche da un singolo.
Quanto al resto io dico: parleremo tutti, parleremo un po' meno...Peraltro anche nello scorso mandato gli assessori intervenivano nel dibattito, come testimoniano tanti verbali di seduta.
Ciao! Paolo

Luigi Bologna ha detto...

Paolo, è corretta la tua precisazione iniziale, che peraltro non smentisce quanto avevo scritto. Però il senso dell'operarione "modifica del regolamento" è chiaro: un giro di vite sulle modalità democratiche di partecipazione consiliare. La delibera votata dalla maggioranza recita che "le modifiche sono tutte connotate da logicità e ragionevolezza, mirando a ricercare un reale punto di equilibrio tra l'esigenza dei consiglieri di avere a disposizione il più ampio spazio possibile... e l'interesse pubblico all'ordinata ed efficace articolazione delle attività del consesso". In realtà non è così: l'Amministrazione gode, come recita la delibera "di ampia discrezionalità" e i vincoli temporali introdotti restringono in modo irragionevole gli interventi dei consiglieri comunali,"compromettendo così il sano confronto delle opposte opinioni". So che tu e la maggioranza non direte mai di essere d'accordo con questa affermazione, ma la delibera parla da sola.Ciao. Luigi

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