martedì 28 dicembre 2010

Beni comunali all'asta. Sarà ceduta l'ex Italgas

I fatti (da l'Arena di venerdì 17 dicembre 2010, pag. 38, di Stefano Nicoli):

LEGNAGO. Il Consiglio ha stabilito di alienare l'area di viale dei Caduti adibita a parcheggio.
Di fatto verrà venduta ai vicini solo la potenzialità edificatoria del sito e saranno conservati i posti auto L'ente incasserà 1,1 milioni di euro

La coperta è sempre più corta anche a Palazzo de' Stefani dove la crisi di liquidità si fa sempre più sentire. E così l'amministrazione, per poter riempire il serbatoio di una macchina ormai in piena riserva, ha pensato di disfarsi dell'area ex Italgas, uno dei più importanti gioielli di famiglia tanto più trattandosi del maggiore parcheggio pubblico del centro storico. Con l'intento di recuperare fondi preziosi per migliorare il patrimonio comunale e riuscire a coprire una parte di quei 14 milioni di euro necessari ad aprire i 19 cantieri inseriti dalla Giunta nel piano delle opere pubbliche.
Il via libera all'alienazione dei 2.304 metri quadrati, dislocati tra via Gramsci e viale dei Caduti, è arrivato lunedì scorso dal Consiglio quando si erano fatte le sei di mattina. Malgrado la maggioranza fosse ormai stremata dall'eccezionale prova di forza dell'opposizione, che per otto ore ha cercato di intralciare l'adozione del nuovo regolamento consiliare sparando una raffica di 132 emendamenti, l'occasione era troppo ghiotta per andarsene a dormire. L'operazione - licenziata all'alba da Lega e Pdl, mentre il capogruppo del centrosinistra Damiano Ambrosini non ha votato la delibera pur restando in aula al pari dei colleghi Claudio Marconi, Silvio Gandini e Bruno Tagliaferro - porterà infatti nelle rinsecchite casse municipali un milione e 152mila euro. Almeno stando al prezzo a base d'asta equivalente a 500 euro per metro quadrato e sempre che vi sia un acquirente interessato.
Il vantaggio della vendita non si riduce tuttavia all'aspetto economico. Chi si aggiudicherà l'ex Italgas sarà infatti obbligato al mantenimento ad uso pubblico del parcheggio con posti auto non inferiori alle 80 piazzole attuali. Inoltre, dovrà accollarsi l'impegno convenzionale assunto dal Comune nel 2002 con la ditta «Bovolone srl». Ovvero quello di garantire, fino al 23 ottobre 2022, la quota di stalli riservati ai clienti dell'attività commerciale svolta in via Matteotti dalal società in questione. Dove sta dunque la convenienza dell'acquisto di un parcheggio che dovrà restare tale?
«Di fatto, grazie ad un'attenta ricostruzione urbanistica e giuridica», ha spiegato ad un'assemblea assonnata Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «andiamo a cedere unicamente la potenzialità edificatoria dell'area in questione stabilita dalle norme tecniche di attuazione del Prg in 6.912 metri cubi. Dando così l'opportunità ai proprietari confinanti, una decina in tutto, di ampliare edifici esistenti con sopraelevazioni di altezza superiore anche al limite di zona di 16,50 metri, con una quantità di posti auto privati nel rapporto di 1,5 volte il numero dei futuri alloggi».
Pendolari e residenti non corrono perciò il rischio di dover rinunciare al parking a sosta libera. Anzi, grazie ad emendamento presentato dallo stesso Longhi, l'amministrazione godrà di un diritto di superficie e potrà realizzare anche un'area di sosta multipiano.

Commento:
L'impressione è che si tratti di un'invenzione che dà la possibilità di inserire un milione e 152 mila euro come voce di entrata del bilancio (sognata, ma utilizzabile per confondere le idee del cittadino, dando la possibilità formale di inserire nel bilancio una spesa per opere pubbliche di pari importo) , più che di un progetto che abbia una minima possibilità di trovare attuazione. 
Comunque fra un anno ci ritroveremo per verificare gli  sviluppi che di questo progetto.

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