Un bellissimo percorso pedonale nella golena dell'Adige tra Legnago e Villa Bartolomea.
Qualche giorno fa ho avuto l'occasione di percorrere, con la mia nipotina, il nuovo percorso di un chilometro e quattrocento metri nella golena lungo l'argine dell'Adige tra il ponte ferroviario e l'inizio dell'area a Giardino delle Erbe officinali gestito dall'Associazione "La Verbena". Un tratto soltanto, quindi, della complessiva sistemazione dell'area golenale di Legnago tra il ponte Limoni e Villa Bartolomea. E' stata una piacevole sorpresa positiva: il Parco realizzato presenta degli scorci naturalistici bellissimi. Il sentiero è coperto, per uno spessore di parecchi centimetri, di pezzettini di legno ottenuti dalla frantumazione di alberi morti; ti sembra di camminare su un tappeto di velluto, una sensazione estremamente piacevole. Ogni tanto, sul lato del fiume, una staccionata con apposite finestrelle a diverse altezze (adatte ad adulti e bambini), consente di osservare, senza arrecare disturbo, gli uccelli: numerosi tabelloni colorati descrivono, in italiano e in inglese (i nomi di piante ed animali anche in tedesco) le piante e gli animali presenti nella zona e le principali caratteristiche dell'habitat. Sono poi state messe a dimora numerose piante, soprattuttto sul lato ovest, in modo che non si presentino "buchi". Durante il percorso abbiamo incontrato alcuni operatori volontari dell'"Associazione La Verbena" che stavano tenendo pulito tutto il percorso. Un'attività veramente preziosa. Verso il ponte della ferrovia, poi, alcune piante morte sono state trasformate in sculture dai colori sgargianti. Per la realizzazione di questo percorso vanno ringraziati tutti coloro che hanno collaborato e collaborano alla progettazione, alla realizzazione ed alla manutenzione, dall'allora assessore all'ambiente dott. Alessandro Pozzani, il Genio Civile ed il Consorzio Valli Grandi, dai quali è partita l'idea e la progettazione, alla passata ed all'attuale amministrazione comunale, alla Regione Veneto, che, attraverso i fondi della Comunità Europea ha finanziato il larga parte la realizzazione, all'Associazione "La Verbena". Una sinergia che è un esempio positivo di buona amministrazione pubblica.
Dopo essere uscito dal percoso (a nord, vicino al ponte ferroviario), ho visto che un'auto entrava proprio nel sentiero naturalistico pedonale. Sembra impossibile, ma ci sono evidentemente persone che se ne fregano del bene comune e che non hanno rispetto né per gli altri né, in fondo, per se stessi. Per questo, purtroppo, è necessario che all'inizio ed alla fine di questi percorsi sia fisicamente impedito l'accesso alle auto, o con sbarre o con costacoli inamovibili.
Questo parco "Fiume che vive" è un'altra opera pubblica che avvicina gli abitanti del Basso Veronese al proprio fiume più importante ed alla natura, assieme alla passerella pedonale, agli ascensori che collegano Legnago con Porto ed all'asfaltatura della ciclabile sull'Adige (per ora) da Roverchiara a Castagnaro. Il Parco può e deve anche diventare una risorsa per tutti i nostri ragazzi e giovani. Spero che tutte le classi, dalle materne alle superiori, abbiano la possibilità di fare visite guidate a questa meravigliosa realizzazione.